Basket » 27/02/2011
Serie A: Enel Brindisi-Varese=96-79
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Parziali: 23-23, 39-38, 63-54
Brindisi Lang 13, Roberson 19, Vorzillo n.e., Maresca 6, Infante 2, Gallea n.e., Dixon 8, Diawara 24, Giovacchini 4, Tourè 20. Coach: Bechi.
Varese:De Martini, Goss 12, Mian n.e., Rannikko 10, Righetti, Galanda 2, Ryan, Kangur 12, Lenotti n.e., Fajardo 19, Stipcevic 12, Slay 12. All. Recalcati.
Arbitri: Paternicò, Lo Guzzo, Filippini
Note: Tiri: Brindisi 25/44 (57%) da due, 6/18 (33%) da tre, 31/62 (50%)liberi; Varese 21/29 (72%) da due, 9/32 (28%) da tre, 10/11 (91%) liberi. Rimbalzi: Brindisi 41, Varese 30. Palle Rec/Per: Brindisi 21/12, Varese 11/21.
Larga e convincente vittoria della New Basket Brindisi che asfalta Varese, ribalta il -13 dell'andata ed abbandona l'ultimo posto in classifica.
E' stato un successo di squadra, di una compagine concentrata e determinata in cui tutti e otto gli uomini chiamati sul parquet hanno offerto un grande contributo personale. Nel contesto del team fa piacere segnalare la buona prestazione di Giovacchini (ottimo in difesa e lucido nella distribuzione del gioco contro la zona), un Tourè in netta ripresa e la ottima prova di Diawara, l'uomo che, più di tutti, ha fatto male a Varese (con gli otto falli subiti e i 24 punti realizziti).
La gara.
Dopo il saluto ad Albano e Flavia Pennetta tributato da un PalaPentassuglia gremito come al solito, la palla a due vede schierati da una parte Dixon, Roberson, Diawara, Tourè e Lang, dall'altra Goss, Slay, Rannikko, Fajardo e Kangur.
Il primo quarto vive di un incredibile equilibrio. Brindisi e Varese si affrontano a viso aperto con ottimi giochi offensivi. Nei biancazzurri spicca l'ottima vena realizzativa di Roberson (14 punti in 10 primi più una tripla annullata a fil di sirena) mentre Varese si affida principalmente a Slay. La gara è tesa ma gli arbitri sono tra i migliori della categoria e la tengono ottimamente in pugno. Varese commette troppi falli ma i lombardi hanno anche il merito di cercare di cambiare il corso dell'incontro. La zona di Recalcati crea qualche problema a Dixon ma Bechi da fiducia a Maresca e Giovacchini. Quest'ultimo, in particolare, mostra di avere una migliore lettura della difesa avversaria e innesca la classe pura di Roberson per un finale di tempo che entusiasma il pubblico locale. Finisce 23-23, un punteggio che la dice tutta sull'intensità e sulla bontà dei giochi offensivi.
Nel secondo quarto la gara cambia radicalmente. Recalcati e Bechi ordinano maggiore attenzione in difesa e le polveri degli attaccanti si bagnano. Per contare le retine centrate da Brindisi e Varese nei primi cinque minuti bastano tre dita di una mano. Nella seconda parte del quarto il punteggio ricomincia a salire ma la gara rimane intensa, equilibrata e fallosa. Brindisi domina sotto le plance, Varese sparacchia dalla lunga distanza ma è molto più precisa da sotto (un solo tiro da due sbagliato nei primi 20 minuti). Si torna negli spogliatoi sul 39-38.
Al rientro in campo, Brindisi accelera nel tentativo di far pendere la bilancia dalla sua parte. Nei primi tre minuti sono due bombe di Goss e Ranniko ed un canestro di Fajardo a tenere in piedi gli atleti di Recalcati. Ma la gara ha la svolta quando Bechi azzecca il quintetto che costringe Varese ad un black out di quattro minuti. In campo fanno la differenza Maresca, Giovacchini ed Infante e Varese perde i nervi. Fajardo si becca un antisportivo e sotto i colpi di Tourè la Cimberio crolla da 47-46 a 59-46. Sul +12 il PalaPentassuglia si scalda e a poco valgono le prodezze di Goss che consentono a Varese di cominciare l'ultimo periodo con qualche speranza di successo (63-54).
Le velleità di Galanda e compagni durano pochissimo. Giusto il tempo che Diawara scateni tutta la sua classe nel miglior quarto mai giocato con la maglia dell'Enel. Il francese a tratti è incontenibile e Brindisi vola a +14. Varese cerca il colpo di coda a metà del periodo: si porta a -8 (75-67) ma i canestri di Dixon, Diawara e Lang suonano il gong. A 2'57'' dal termine Brindisi conduce 83-67 e, allora, Varese comincia a giocare solo per perdere con un distacco inferiore ai 13 punti (tante quante sono le lunghezze inferte a Brindisi nella gara di andata). Ma la Brindisi di oggi è squadra quadrata e solida e riesce a mantenere sufficiente lucidità e concentrazione fino al 40', per terminare la gara con un vantaggio ancora maggiore: finisce con un soddisfacente 96-79.
Una vittoria che ci voleva. Una vittoria che regala maggiore serenità all'ambiente e una nuova iniezione di fiducia ai tifosi. Adesso tutti insieme prepariamoci ad affrontare la fase più importante della stagione con la consapevolezza che Brindisi potrà dire ancora la sua e riuscire a salvare la Serie A. Un traguardo che la Brindisi sportiva merita di conservare e dal quale è necessario partire per ottenere soddisfazioni sempre più importanti. |