Basket » 03/05/2011
B Dil: playoff: Capo d'Orlando-Ceglie=82-59
Parziali: 22 - 18 / 24 - 12 / 15 - 21 / 21 - 8
UPEA CAPO D’ORLANDO: Albertinazzi 7, Agosta 8, Rossi 5, Zampolli 23, Caprari 19, Caruso 7, Saponi 11, Peresini 2, Crisà, Caula n.e. Coach Condello.
MIACARD BASKET CEGLIE: Marra 2, De Bellis 13, Faggiano 3, Motta 13, Brunetti 3, Chirico 15, Consoli 3, Marinelli 7, Laneve n.e., Ucci. Coach Binetti.
Arbitri: Enrico Boscolo di Chioggia (Ve) e Sebastiano Carraro di Noale (Ve).
Perde la MIACARD, ma perde anche la città di Capo D’Orlando. Da profondo innamorato della regione Sicilia in cui passo tanti giorni ogni anno, esco dal Pala Fantozzi sconfitto 3 volte. La prima come esponente e tifoso dell’A.D. Basket Ceglie, la seconda come amante dello sport senza condizionamenti esterni e la terza proprio come profondo estimatore della Sicilia e dei siciliani. Premesso questo, non possiamo esimerci di fare la semplice cronaca di quanto successo nel secondo quarto della partita tra ORLANDINA e MIACARD CEGLIE.
Un Albertinazzi innervosito, non sappiamo ancora quanto dai giocatori gialloblù e quanto dal proprio compagno Zampolli che gli ha regalato un bel posto all’ombra negandogli i riflettori, provoca e monta su un finimondo che poteva essere ben risparmiato a tutto vantaggio dello sport. Dopo un inaspettato ed improvviso scambio verbale tra Albertinazzi e Marinelli il Pala Fantozzi esplode. La struttura di Capo D’Orlando, ancora lontana dal contenere il pubblico delle grandi occasioni, ha sui suoi spalti almeno una trentina di facinorosi che non hanno nulla a che fare con lo sport e che non aspettavano altro che vedere incitamento da chi dovrebbe insegnare altri valori. La multa che la FIP ha comunicato, nei confronti della società siciliana per tentata invasione di campo, non rende certo l’idea di quello che gli arbitri hanno certamente visto e sentito. Così come non possiamo non credere che gli arbitri non abbiano notato qualcuno a centrocampo, in pieno parapiglia, che pur essendo dirigente dei siciliani non era inserito a referto. Nel clima di intimidazione personale - a Marinelli (che ha avuto l’unico torto di entrare nel mirino di un play in scarsa vena giornaliera) ed alla panchina della MIACARD – oltre che ambientale, è andata in scena tutta quella simbologia e quel frasario che ricordano al mondo una serie di luoghi comuni che certo non aiutano la terra probabilmente più bella ed affascinante d’Italia. Assediata la panchina ospite, minacce di morte, le dita che mimavano la pistola in bocca mentre venivano tirati pugni e calci alla panchina cegliese, hanno condizionato in maniera evidente il prosieguo della gara. C’è voluto il tardivo intervento della security dell’impianto (ma le forze dell’ordine dov’erano?) ed il coraggio sportivo di coach Binetti che per sedare gli animi ha messo in panchina un incolpevole Marinelli, uomo in più della MIACARD nella prima parte della gara.
Il Ceglie ci ha sicuramente messo del suo in una gara in cui salvare la prestazione di un singolo in tutti i 40 minuti è davvero difficile. Abbiamo assistito ad un primo quarto in cui il pick and roll tra De Bellis e Marinelli ha messo in ginocchio i padroni di casa scivolati anche sul -6. La varietà di soluzioni dell’Orlandina ed un Zampolli inarrestabile hanno riportato il punteggio sull’equilibrio con cui è terminata la frazione. Detto questo dell’attacco gialloblù, sin dalle prime battute la difesa ha iniziato a concedere così come ha concesso per tutta la gara, ricordando quell’abulia vista forse solo in casa del Martina in questa stagione. In termini difensivi, il risveglio è arrivato nel terzo quarto, quando si sono attenuate le conseguenze di quanto verificatosi nei 10 minuti precedenti. Il secondo quarto è davvero impossibile da commentare dal punto di vista sportivo. Altra nota di cronaca, altrettanto dolente, l’infortunio occorso a Caruso, che è apparso piuttosto grave. La terza frazione, dicevamo, ha regalato la rimonta della MIACARD, guidata, in difesa, da un Ucci che è riuscito pienamente ad arginare lo straripante Zampolli, e, in attacco, da Chirico che ha infilato le sue uniche 3 bombe di tutta la gara. Purtroppo per gli ospiti, raggiungere il -8 nel terzo quarto ha rappresentato un fuoco di paglia perché nell’ultima frazione i gialloblù sono letteralmente scomparsi dal parquet. Gli ultimi minuti, maturati già i 20 punti di distacco, sono solo serviti ai 2 coach per far riposare i giocatori più provati.
Lo sviluppo della gara ha visto coach Binetti iniziare il primo quarto con De Bellis in cabina di regia, Chirico e Motta sugli esterni, Faggiano e Marinelli sotto le plance. Il coach dell’Orlandina Condello risponde con Rossi, Zampolli, Caprari, Caruso, Saponi. La partita inizia sotto il segno di Ceglie, che fin da subito è deciso a prendere in pugno la partita. De Bellis, Marinelli e Motta firmano il primo mini – break in favore della formazione cegliese (2-8). Ceglie dimostra nei primi minuti di gioco di avere le idee più chiare rispetto ai siciliani e grazie a Chirico allunga nuovamente nel punteggio. Qualche errore al tiro dei messapici permette ai siciliani con Zampolli e Caprari di impattare nel punteggio (14-14), ma un altro canestro di Marinelli permette alla MIACARD di riportarsi in vantaggio. La partita vive qualche momento di “pausa” nel quale le squadre non riescono a segnare. Faggiano segna un canestro da sotto dopo una bella azione di tutta la squadra di Binetti, ma due tiri liberi di Saponi permettono agli orlandini di chiudere in vantaggio una prima frazione di gioco equilibrata (22-18). Nel secondo quarto Capo d’Orlando grazie alle giocate di Albertinazzi, Caruso e Caprari riesce a costruire un vantaggio che tocca la doppia cifra. La partita si innervosisce per quanto già detto sopra. Ci sono moltissimi errori da entrambe le parti. Vengono fischiati due falli consecutivi ad Agosta, che con atteggiamento poco sportivo irrita Marinelli. I tiri liberi del rasta della MIACARD e di Luca De Bellis cercano di tenere a galla Ceglie che comunque appare abbastanza innervosito dai continui atteggiamenti poco sportivi di vari giocatori siciliani ed intimidito dal clima che si è venuto a creare nel Pala Fantozzi. Capo d’Orlando sfrutta questo momento e vola a + 16, 46-30, punteggio con il quale si chiude il 2° quarto. Nel terzo quarto la MIACARD rientra con uno spirito più deciso. Motta segna i primi due punti della terza frazione. I siciliani accusano un black-out dovuto alla buona difesa messa in atto dalla squadra di coach Binetti. In attacco finalmente si sbloccano i giocatori messapici dalla lunga distanza. Chirico trova due bombe consecutive, e dai 6.75 va a segno anche Luigi Brunetti. La partita che sembrava dall’esito scontato appare riaperta da un Ceglie deciso e voglioso. I giocatori di coach Binetti infatti recuperano 6 punti agli orlandini e chiudono sotto di 10 punti il terzo quarto dopo essere arrivati anche sul -8. Nella frazione finale, Zampolli e Agosta trovano subito due canestri consecutivi che permettono ai siciliani di allungare nel punteggio. La troppa frenesia dei giocatori messapici, non permette a Ceglie di limitare i danni. A quel punto i giocatori cegliesi mollano un po’ e a nulla servono i canestri generosi di Marra (penetrazione) e Consoli dai 6.75. La partita scorre via senza altri colpi di scena e con i messapici con la testa già a gara 2.
Partita da un punteggio forse eccessivo per quello che si è visto nel complesso sul parquet. Peccato perché Ceglie arrivata al -9 non ha realizzato i tiri che potevano permettergli di avvicinarsi ulteriormente ai siciliani, ma da quel -9 bisogna ripartire ed affrontare con uno spirito del tutto diverso gara 2 perché ogni partita è una storia a parte. Questa squadra ha tutto per mettere in difficoltà i siciliani ricordando anche le due partite della regualer season. La serie è ancora lunga. I giocatori della MIACARD devono dimenticare al più presto gli imbarazzi visti in gara 1, che non possono appartenere a gente esperta che vuole superare il turno, e fare tesoro anche dell’esperienza maturata proprio contro l’Orlandina nelle due sfortunate gare di campionato. Confidiamo in quello che i giocatori messapici hanno fatto vedere più volte durante questo campionato contro squadre sulla carta ben più forti di loro ed aspettiamo fiduciosi gara 2 che, ricordiamo, si svolgerà c/o il Pala gentile di Ostuni alle h 20.30 di Giovedì 5 Maggio. Nel gruppo cegliese e in coach Binetti c’è ancora tanta fiducia e non ci resta che aspettare per vedere l’esito di gara 2 e sapere sei i playoff del Ceglie continueranno.
COMUNICATO STAMPA BASKET CEGLIE |