Calcio » 04/11/2011
Crisi Brindisi: il racconto delle ore più convulse
Quelle trascorse potranno essere ricordate tra le 24 ore più frenetiche del calcio brindisino. La crisi societaria, determinata da contrasti più o meno latenti e diversi invii di reciproche raccomandate, è esplosa in tutta la sua gravità.
Tutto è cominciato con un incontro svolto nella sede sociale nel pomeriggio di Mercoledì. Un vero e proprio faccia a faccia che era stato richiesto da alcuni tifosi per capire la portata di una crisi che – fino ad allora – non era mai stata “ufficializzata”.
L’incontro, a cui erano presenti tutti i soci del sodalizio biancazzurro tranne De Finis, è durato soltanto alcuni minuti, giusto il tempo per far esplodere contrasti insanabili tra il Presidente Quarta e la restante parte del gruppo societario.
Successivamente De Finis, Sernicola, Roma, Galluzzo e Spinelli si sono dati appuntamento all’Hotel Internazionale. E dall’incontro è venuto fuori il primo comunicato che rende noti alla stampa – e quindi all’opinione pubblica – i dissapori all’interno della SSD Città di Brindisi.
Il comunicato riporta forti accuse al Presidente Quarta che sarebbe responsabile di non aver rispettato il mandato che avrebbe ricevuto dall’Assemblea dei soci e di apparire “sordo” alla richiesta di convocazione dell’Assemblea. I sottoscrittori del documento, asserivano di aver convocato per il 9 Novembre l’assemblea straordinaria dei soci per la nomina delle nuove cariche statutarie ed - infine – attestavano piena solidarietà e fiducia alla triade “Boccolini, Sensibile e Giannattasio” e confermavano a segretario generale della società il Sig. Venneri.
A stretto giro di posta Quarta rigettava le accuse e precisava che Galluzzo, De Finis e Spinelli non avevano la qualifica di soci e quindi non avevano alcun titolo per richiedere l’assemblea straordinaria o compiere atti in nome della società.
E che Galluzzo, De Finis e Spinelli non potessero ritenersi parte della compagine sociale lo ha spiegato anche l’avvocato di Quarta, Pasquale Saponaro, nel corso di “Calcio d’inizio”, la trasmissione di Puglia Tv condotta da Mariella Lonoce.
Saponaro ha chiarito che il passaggio di quote tra la R.A. Costruzioni (Roma) e Sernicola (da un lato) e Galluzzo, De Finis e Spinelli dall’altro, è inefficace in quanto avvenuto senza l’esercizio del diritto di prelazione ai soci, una modalità resa obbligatoria dallo Statuto societario.
In effetti, l’art. 11 dello statuto impone a chi desidera alienare le proprie quote, l'obbligo di informare per iscritto gli altri soci almeno 30 giorni prima della vendita. In tal modo essi permettono l’esercizio del diritto di prelazione, ossia la possibilità che le quote siano acquistate allo stesso prezzo da soggetti già appartenenti alla compagine sociale.
In definitiva Quarta, impugnando l’atto di cessione delle quote per il mancato rispetto delle norme statutarie, rivendica la lesione del suo legittimo diritto ad essere l'acquirente privilegiato delle quote. L'effetto è che il passaggio avvenuto è da considersi nullo, quindi inefficace.
Insomma, Quarta - potenzialmente - ha in mano la maggioranza assoluta della società e De Finis, Galluzzo e Spinelli, non essendo iscritti nel libro dei soci, non avrebbero alcun ruolo in seno alla Ssd Città di Brindisi.
Giovedì mattina vi sarebbe stato un incontro tra De Finis, Sernicola, Roma, Galluzzo e Spinelli ed il notaio che ha redatto l’atto di cessione delle quote. E – a quanto pare – lo stesso notaio avrebbe confermato che l’atto è viziato, quindi non perfezionato e, pertanto, opponibile e censurabile da un eventuale giudice.
Questa informazione appare aver precipitato ulteriormente la situazione. E come la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, nel pomeriggio, è arrivata la contestazione da parte della tifoseria che – secondo quanto appreso dalla Curva Sud e dai vari forum internet – era già stata programmata per martedì pomeriggio ma che non si era svolta perché Boccolini aveva concesso una pausa agli allenamenti.
Obiettivo esplicito di uno striscione e dei cori è stato Aldo Sensibile, ritenuto il responsabile degli attriti societari. A Sensibile, che aveva già concluso anticipatamente e burrascosamente le esperienze brindisine alle corti di Salucci e dei Barretta, si contestano – tra le altre - alcune operazioni di mercato e la forza con la quale avrebbe imposto il segretario Venneri (pubblicamente difeso dai "5 soci" sebbene non risulta mai annunciato dalla società e - probabilmente - non è mai stato contrattualizzato) a discapito di alcune scelte “locali” inizialmente assunte dalla società.
Una contestazione dura che ha rischiato di degenerare anche per l’atteggiamento “di sfida” assunto da Sensibile ma, per fortuna, ben presto tutto è finito e la squadra ha potuto allenarsi.
La contestazione ha comunque avuto un effetto dirompente. Boccolini è apparso molto amareggiato, Giannattasio – invece - è stato il primo a far sapere che avrebbe lasciato Brindisi.
Per le ore 19.00, Boccolini, Giannattasio, Sensibile, assieme a De Finis, Galluzzo, Roma, Spinelli e Sernicola hanno convocato una conferenza stampa invitando soltanto parte degli organi di informazione. Al termine – sempre con un comunicato girato ad una ristretta cerchia di mass media – hanno voluto abbandonare la società. I toni di entrambe le note sono duri, al limite (se non oltre) della querela, ma il succo è lo stesso: tutti lasciano la società al suo destino.
Ma la vita deve andare avanti ed avanti ci va.... La squadra è già partita in pullman per Marano, dove domani affronterà l’Internapoli Camaldoli. In panchina andrà Enzo Gagliano, l'allenatore della Juniores, coadiuvato da Roberto Taurino.
Nei primi giorni della settimana sarà comunicato il nome del nuovo allenatore. E’ anche probabile che il Brindisi scelga di avvalersi delle prestazioni di un direttore sportivo, chiamato a puntellare una squadra che in più occasioni ha dimostrato di aver un gruppo tecnicamente rispettabile ma che presenta carenze in alcuni ruoli e doppioni in altri.
La prima impressione dei ben informati è che la Città di Brindisi non molla… anzi.
Ore.Pi. |