Basket » 07/06/2012
LegaDue, G1 P.O.: Enel Brindisi-Pistoia=79-47
Parziali: 25-14, 39-24, 63-30
Enel Basket Brindisi:
Maestrello, Formenti 3, Renfroe 21, Ndoja 8, Borovnjak 15, Callahan 8, Zerini 8, Giuri 2, Gibson 14, Vorzillo. Coach: Bucchi
Pistoia: Mathis, Jones 10, Tuci, Toppo 8, Galanda 4, Hardy 14, Evotti, Saccaggi 4, Gurini 4, Tavernari 3. Coach: Moretti
Arbitri: Martolini, Calbucci, Ciaglia
L'Enel Brindisi annienta Pistoia in un PalaPentassuglia gremito in ogni ordine di posto per la prima gara dell'atto finale del campionato di LegaDue 2011-2012.
Una vittoria schiacciante in una gara in cui si sono affrontate due squadre apparse troppo lontane fisicamente e mentalmente. Tanto forte Brindisi, quanto debole Pistoia. Brindisi - ancora imbattuta nei playoff - ha sciorinato la sua classica prestazione volitiva in difesa e, a tratti, dirompente in attacco. E la grossa prestazione dei padroni, assieme al calore del pubblico, ha ubriacato Pistoia, facendola giocare molto sotto il suo livello. Ma gara 1 è solo una partita e siamo certo che già da domenica prossima Galanda e compagni suoneranno uno spartito più consono al loro valore.
La gara:
Bucchi sceglie il solito startin' five: Renfroe, Gibson, Maestrello, Callahan e Borovnjak. Moretti, l'ex di turno, schiera Hardy, Jones, Toppo, Saccacci e Galanda.
Brindisi parte subito forte con un libero di Boro ed una tripla di Gibson. Dopo il canestro di Hardy, Alex Renfroe mette a segno due centri, uno dei quali vale "tre", e dopo meno di due minuti, i padroni di casa sono 9-2.
I biancazzurri stringono le maglie difensive dimostrando immediatamente di aver studiato molto bene i movimenti offensivi di Moretti. Ad esempio Callahan è ben attento a posizionarsi nella linea di passaggio della "palla fuori" per il tiro pesante di Galanda e Renfroe non lascia un metro di libertà a Saccaggi. E così Brindisi vola a 14-4 ed a 5'28'' dal termine del primo quarto è in vantaggio addirittura per 18-6. Il time out che Moretti è costretto a chiedere viene accolto da un fragoroso applauso del pubblico di casa.
L'ingresso di Tavernari per Galanda non sposta più di tanto gli equilibri anche perchè i toscani soffrono la pressione difensiva dell'Enel e continuano a sbagliare tantissimo (soprattutto dalla grande distanza, 0/6 nel primo quarto). Brindisi rifiata per qualche minuto ma ad 1' dal termine Renfroe regala il massimo vantaggio di +13 e Giuri ha addirittura la palla del +16 ma sbaglia e lascia che Pistoia concluda il quarto a -11 (25-14)
L'avvio del secondo quarto è piuttosto lento e troppo tattico. Brindisi e Pistoia vanno a segno una volta a testa nei primi 2'30'' (27-16). Nei seguenti due minuti Brindisi continua a difendere alla morte e Pistoia - sparacchiando da fuori - continua l'astinenza. I locali vanno a segno con Renfroe e Zerini e a 5'18'' dal riposo lungo (31-16) Moretti è costretto a fermare nuovamente l'incontro.
Galanda e compagni ne traggono giovamente realizzando un minibreak di 6-0 subito fermato da Bucchi con un tempestivo time-out. I consigli del coach romagnolo hanno effetto perchè Brindisi mette un tampone al piccolo passaggio a vuoto e va al riposo su un rassicurante +15 (39-24)
Al rientro in campo, una schiacciata di Boro su splendido assist di Gibson, infiamma il caldissimo impianto di conrada Masseriola. Brindisi continua a "sputare sangue in difesa" e per la squadra in maglia rossa andare a canestro appare una impresa alquanto ardua. A fendere la retina Enel è Jones dopo oltre 3'40'' dal ritorno sul parquet ma è un fuoco di paglia perchè una bomba di Renfroe, seguita da una transizione a canestro di Boro portano Brindisi al +24 a metà del terzo quarto (50-26).
Pistoia appare sempre di più la brutta copia della squadra che aveva tenuto testa alla neopromossa Reggio Emilia per quasi tutta la stagione. Ad attestarlo basti pensare all'incredibile parziale di 0/20 dalla grande distanza nei primi 27 minuti dell'incontro. E mentre i toscani continuano a balbettare Brindisi, seppur con Gibson sotto i suoi standard di punti, volano a + 30 a 2' dal termine del terzo quarto (58-30).
Praticamente la gara termina qui. La fine del periodo (63-33) viene accolta dalla standing-ovation del pubblico seguita dalla classica sciarpata.
L'ultimo quarto si gioca per onor di firma. Brindisi arriva anche a +35 (75-40) ma lo spettacolo lo offre soprattutto il pubblico: Canti, applausi e ola diventano l'attrazione maggiore della serata. Sul parquet si devono segnalare le circostanze del riposo concesso da Bucchi a gran parte dei suoi e l'ingresso di Vorzillo. Finisce 79-47. Anche questo è un modo per far ritrovare alla città di Brindisi il sorriso e la serenità persa in settimane troppo tristi. |