Calcio » 25/11/2012
CND: S. Antonio A.-Brindisi=4-1. Di Ferdinando Garramone
Sant’Antonio Abate (4-3-3): Apuzzo, Lettieri (1’st Zambardino), Giordano, Morella, Salvatore, Punziano, Tedesco, Temponi, Martone (19‘st Volpicelli), Corsale, Schettino (25‘st Carrella).
A disp.: Grenni, Buonocore, Amendola, Carnicelli.
All.: Mr. Mancuso (Carannante squalificato).
Brindisi (4-3-1-2): Cialdini, Franchina (30’st Procida), Sain, Sireno, Cacace, Mirabet, Bartoccini (24’st Lucà), Fusco (12’st Staiano), Albano, Rizzi, Villa.
A disp.: Agostini, Allocca, Assane Mboup, Mariano.
All.: Mr. Francioso.
Arbitro: Sig. Colosimo di Torino.
Reti: 13’, 33’pt, 39’st Tedesco (S), 20’pt Corsale (S), 30’ pt Villa (B).
Note: giornata con cielo velato, terreno di gioco in sintetico, spettatori 500 circa (30 circa ospiti), ammoniti Franchina e Rizzi (B), Tedesco, Salvatore e Giordano (S), espulsi Cacace (B) al 18’pt, Morella (S) al 20’st e Salvatore (S) al 26’st, rec. 1'pt e 4‘st.
Sant’Antonio Abate – Il “solito” Brindisi - rimaneggiato, sfortunato e sciupone - rovina l’ennesima prestazione generosa con alcuni errori incredibili in difesa ed in attacco ed esce pesantemente sconfitto per 4-1 anche dal delicato confronto diretto esterno con il Sant’Antonio Abate, ritrovandosi così in piena zona play-out a quota 14 dopo 13 giornate.
Disastroso, in particolare, il primo tempo, chiuso sul 3-1 per gli avversari ed in inferiorità numerica per via dell’ennesima espulsione (rimediata al 18’ da Cacace) che ha compromesso ulteriormente una partita importante.
Una tripletta di Tedesco e la punizione di Corsale, intramezzati dal classico ”gol della bandiera” del redivivo Villa per i biancoazzurri, hanno sancito la settima sconfitta del Brindisi nelle ultime 8 gare.
A fine gara, i tifosi brindisini hanno chiesto ai calciatori di sfilarsi la maglia.
In settimana si aspettano decisioni ufficiali della dirigenza e dello staff tecnico, chiaramente in discussione, considerata la difficile situazione di classifica e la necessità impellente di trovare una soluzione valida per uscire da una evidente crisi di identità, di gioco e di risultati.
Urge una inversione di marcia per arginare una pericolosa caduta libera.
Ferdinando Garramone
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