Calcio » 16/12/2012

CND: Città di Brindisi-Matera=2-1

Città di Brindisi: Novembre, Assane, Staiano, Sireno (90' Manco), Mirabet, Cacace, Bartoccini, Mariano (57' Fusco), Lucà (80' Procida), Tedesco, Greco. A disp.: Agostini, Frasciello, Fusco, Manco, Rizzi, Procida, Vantaggiato. All. Ciullo
Matera: Bianco, Ferrenti (84'Mauro), Quaqquarelli, Marinucci, Calabuig, Ruggiero, Muro (65' Pinna), Silvestri, Ceccarelli, Caputo, Todino. A disp.: Pino, Bifulco, Mauro, Cardore, Mirri, Colantuoni, Puinna. All: Favarin
Arbitro: Luciano di Lamezia T. coadiuvato da Sangiorgio e Amato di Catania
Reti: 37' Ceccarelli, 70' Bartoccini, 84' Tedesco
Ammoniti: Muro, Silvestri, Tedesco, Bartoccini, Novembre
Espulso:

Prima apparizione assoluta per il rinnovato Città di Brindisi e ritorno al successo dopo un lungo digiuno.
Dopo le diverse sconfitte consecutive che hanno condotto al cambio di allenatore (Ciullo al posto di Francioso) ed aperto una seria discussione sul futuro del calcio locale (a cominciare dall'analisi sulla spinosa questione societaria), torna a parlare il campo.
Di fronte ai biancazzurri c'è il forte Matera di mister Favarin, squadra che nelle aspettative della vigilia era ascritta di diritto tra le principali pretendenti al salto di categioria.
Dopo l'ingresso in dirigenza di Enzo Carbonella, ci sono volti nuovi anche in prima squadra. A partire da due brindisini: il portiere Cristiano Novembre e dall'attaccante Mino Tedesco. Nell'undici iniziale, privo degli squalificati Laboragine e Albano, Ciullo da spazio anche a due giovani di casa, Mariano e Lucà.
In panchina siedono Rizzi e Andrea Manca.

Nella prima parte della gara, è il Brindisi che fa la partita. I biancazzurri sono ben messi in campo e giocano con una buona dose di agonismo. Le V biancazzurre peccano di concretezza e solidità offensiva e per vedere il primo tiro in porta occorre attendere ben 26 minuti: Tedesco ben imbeccato da Sireno, tira forte ed impegna a terra il portiere Bianco. Al 28' è sempre Tedesco a provarci dalla distanza ma l'estremodifensore lucano è piazzato ed attento.
Il Brindisi pressa e detiene il pallino del gioco per tutto il primo tempo, mentre gli ospiti appaiono lontani dall'essere quello spauracchio che avrebbero dovuto rappresentare prima dell'avvio del campionato.
Ma, come accade spesso nel mondo del calcio, alla prima azione degna di tal nome, passa in vantaggio la squadra che gioca peggio: al 37' l'ex Ceccarelli ha la palla buona al limite dell'area, controlla a seguire e batte Novembre con un preciso diagonale da sinistra a destra.
La reazione del Brindisi è flebile ed il primo tempo termina con il vantaggio dei viaggianti.
Al rientro in campo, il Matera sfiora subito il raddoppio colpendo un palo su azione susseguente a calcio d'angolo. Subito dopo Novembre compie due prodezze salvarisultato: la prima su Muro (respinta ad una mano), la seconda su Caputo (tocco provvidenziale ad alzare sopra la traversa).
Nei primi minuti sono gli ospiti che conducono le danze grazie ad una netta supremazia a centrocampo, dove Caputo smette di essere l'abulico spettatore del primo tempo e comincia a dettare i tempi di gioco della sua squadra.
Al 10' Ciullo opera la prima sostituzione: fuori Mariano (buon avvio ma in calo di fiato già dopo 30 minuti), dentro Giulio Fusco. La sostituzione ha l'effetto di rendere subito più tonici i biancazzurri ed il Brindisi ritorna ad avere un maggiore possesso di palla.
Favarin corre ai ripari sostituendo Muro con Pinna ma non è mossa sufficiente perchè al 20' il Brindisi pareggia: calcio di punizione di Greco, mischia in area lucana e Bartoccini è il più lesto ad avventarsi sulla sfera e spingerla oltre la linea.
A 10' dal termine Ciullo gioca la carta Procida, mandando sul terreno di gioco il 18enne brindisino al posto di Lucà (grande lottatore ma troppo più leggero del suo diretto marcatore Calabuig). E proprio Procida propizia il gol del vantaggio del Brindisi: Cacace recupera palla a centrocampo, serve Procida che dal fronte sinistro lascia partire un cross delizioso spinto in porta da Mino Tedesco.
Le ultime fasi del match sono intense: il Matera si butta a capofitto in avanti per trovare la rete del pareggio ed il Brindisi opera di rimessa. L'unico rischio corso dai biancazzurri di casa è un tiro da lontano di Pinna che termina fuori dallo specchio della porta. Ma l'occasione più ghiotta capita sui piedi di Procida che, al 2' di recupero, si vede respigere da Bianco un tiro a botta sicura.
Dopo 5' di recupero l'arbitro fischia la fine e dà sfogo all'urlo di liberazione del popolo biancazzurro.