Basket » 29/04/2005

New Basket: voltiamo subito pagina, ma seriamente!!! di M.Scotto

Il punteggio dice tutto di un partita da dimenticare per la Prefabbricati.
Il Brindisi è stato in partita al solo primo quarto di gioco e poi è crollato di fronte ad una squadra, che ha solo dalla sua parte la voglia di vincere e la freschezza atletica, dovuta al fatto di affrontare questi play off con lo spirito giusto.
La Prefabbricati invece è arrivata a questi incontri carica di responsabilità, con l’obbligo di superare il turno, con innegabili problemi di tenuta atletica per alcuni dei giocatori più importanti. Ma soprattutto non funziona l’approccio alla gara.
A Brindisi, alla prima gara, si è vinto dopo un tempo supplementare e per un errore da mini basket di Maggio che da solo, in terzo tempo, ha sbagliato un canestro che neppure un bimbo di sei anni sbaglia.
Ma archiviamo, e subito, la figuraccia rimediata ieri in una palestra da anni sessanta e con un gioco che non c’è stato, ovviamente dalla parte del Brindisi.
Si parla da più parti di Melfi come bestia nera del Brindisi. Ma chi lo fa dimostra di capire poco di basket.
Oggi l’ostacolo più difficile da superare si chiama proprio Prefabbricati Pugliesi.
Ci spieghiamo meglio: è l’approccio ai play off che non va bene.
I ragazzi di Bianchi dovrebbero capire che non è la stessa cosa disputare una gara di play off dalle normali partite di campionato, dove si può anche giocare con sufficienza, dove si può anche recuperare all’ultimo quarto, dove insomma ci si può risparmiare per un parte della gara.
I play off esaltano le doti di grinta, determinazione, di voglia di vincere. Ieri, scusateci ragazzi, ma da parte vostra di questa voglia ce n’era veramente pochina.
Ma ovviamente le responsabilità non stanno solo dalla parte dei giocatori.
Infatti l’allenatore non può essere lasciato da parte, quando la sua formazione non riesce ad esprimersi e non è in gara per tre quarti della partita, si fa fischiare tecnici e così via.
Bianchi, da noi intervistato ieri mattina, alla nostra domanda su cosa avesse preparato per difendersi dall’aggressione e dalla velocità del Melfi, ci ha risposto con un po’ di sufficienza, che non si poteva preparare nulla e che la sua squadra ha delle caratteristiche quasi immutabili. Insomma, secondo questa teoria, anche domenica dovremo aspettarci la fotocopia della partita di domenica scorsa.
Noi non siamo d’accordo con il coach e lo diciamo con spirito costruttivo perchè vogliamo che la Prefabbricati vinca questo campionato.
Le partite si vincono e si perdono in palestra, quando ci si prepara con gli allenamenti. Lo sanno tutti coloro che fanno questo mestiere.
Quindi coach, rimbocchiamoci le maniche e ricostruiamo lo spirito agonistico di questa formazione sotto il profilo psicologico, ma soprattutto prepariamo in questi due giorni una difesa più attenta, una migliore disposizione in campo per un equilibrio fra attacco e difesa e soprattutto, coach, durante le partite giriamo meglio gli uomini a disposizione, perchè tutti sappiamo che non si può chiedere a tutti la stessa freschezza atletica, sempre, nell’arco dei 40 minuti.
E poi tutti assieme scendiamo in campo convinti che fra di noi ed il Melfi c’è un abisso tecnico e che non è degno del nome di Brindisi e della maglia che si porta in campo, prendere 20 punti e rischiare di non superare il turno, utilizzando l’ultima spiaggia della terza gara, che è sempre un terno a lotto.

Mario Scotto