Calcio » 24/08/2003

Tim Cup: Il Brindisi si presenta a Lecce

La grande confusione regnante nel mondo del calcio ha portato alla clamorosa protesta di gran parte dei club di serie B che hanno deciso di non disputare le partite della seconda giornata della Coppa Italia TIM.
Alla protesta si sono associate le uniche due squadre di serie A chiamate ad affrontare la prima fase, Ancona e Lecce; pertanto è saltato l'atteso derby tra giallorossi e Brindisi programmato per le 20:30 di Domenica 24 Agosto al Via del Mare di Lecce.
La società del Brindisi Calcio ha deciso di presentarsi ugualmente a Lecce (cosi come hanno fatto il Genoa a Livorno e la Salernitana a Pescara, il Catania ad Avellino, la Sambenedettese contro l'Ancona, il Teramo contro il Martina e la Pro Patria a Como).
L'arbitro, Ayroldi di Molfetta, ha ricevuto solo la distinta della formazione biancazzurra ed ha atteso i 45 minuti previsti dal regolamento; pertanto la vittoria dovrebbe essere assegnata a tavolino al Brindisi (utilizziamo il condizionale perchè con tutti gli accadimenti di questi tempi non si sa mai...).
Il patron del Lecce, Semeraro, ha dichiarato ad Anna Saponaro, di Puglia Tv, che dispiace perdere tre punti ma la protesta civile della sua società è tesa a salvaguardare il futuro del calcio.
Il direttore generale del Brindisi, Carbonella, pensando a tutti i tifosi biancazzurri che attendavano quest'incontro, si è detto dispiaciuto della mancata disputa dell'evento.
Carbonella ha, inoltre, confermato che il Brindisi non avrebbe voluto giocare l'incontro per protestare contro la sentenza della Camera arbitrale del Coni che ha riammesso in serie C1 l'Aquila, ledendo i diritti del Brindisi.
La scelta di presentarsi a Lecce è, invece, motivata dal fatto che il Brindisi, anche se partecipa alla Coppa Italia Tim appartiene, pur sempre, alla Lega Professionisti Serie C (a differenza delle squadre di serie A e serie B); quindi, come tutte le altre squadre di serie C impegnate in giornata nella coppa Italia di lega C, non ha aderito alla protesta dei club di B. Aggiungiamo noi che, al pari del Brindisi, la maggioranza delle squadre di serie C impegnate nella coppa Italia maggiore hanno scelto di presentarsi agli incontri (parliamo ad esempio di Pro Patria, Teramo, Sambenedettese... Pisa e Martina, invece, hanno levato alta la protesta ma sicuramente per ben altro motivo che non l'allargamento della serie B a 24 squadre).
A tergo dell'incontro si registra la decisione del presidente Morosi per la quale il Brindisi Calcio, nei prossimi giorni, dovrebbe dare mandato ad un legale di esperire ogni azione a tutela degli interessi della società, lesi dalla sentenza del lodo arbitrale.