Basket » 11/12/2005
Accade solo a Brindisi...
Brindisi-Pistoia è il match clou della giornata di serie B d'Eccellenza.
Di fronte due delle pretendenti al salto di categoria. Bonaccorsi e compagni non vedono l'ora di riscattarsi dalle opache prestazioni degli ultimi tempi,
delusioni appena mitigate dalla vittoria contro un inguardabile Cecina.
Fuori piove. La pioggia che cade da ieri sul capoluogo adriatico ha interrotto il suo imperversare solo per un ora durante il pomeriggio. Poi ha ripreso a scendere. C'è preoccupazione per il riproporsi dell'esondazione che poco tempo fa ha messo in ginocchio la città. Ma il Palazzetto dedicato a Big Elio Pentassuglia è stracolmo di gente. L'atmosfera è proprio quella delle grandi occasioni.
Le squadre sono in campo alle 17.30. Parte il riscaldamento. Alle 18.00, come previsto, il via alle ostilità, dopo la presentazione dei roster.
Brindisi va in vantaggio con Camata; Pistoia risponde due volte con Mocavero, la seconda con un tiro da oltre la linea dei sei metri e ventincinque. 2-5.
In campo è battaglia. Sul parquet si scivola, ma è un evento a cui i tifosi brindisini sono abituati. Si, proprio abituati, tant'è che nessuno si stupisce, sembra tutto normale.
Ma effettivamente di normale non c'è nulla.
A ricordarcelo sono i signori Tirozzi e Castelluccio, due fischietti tra i migliori della categoria, entrambi in odore di serie A. E che i due direttori di gara meritino la massima serie lo si deduce anche dal coraggio che hanno nel sospendere la gara dopo appena 1' e 31'' di gioco, davanti a ben 3000 spettatori. Dieci minuti di attesa. Poi l'annuncio: la gara è rinviata. Nessuno pare sorprendersi più di tanto. Arrabbiarsi si. E la rabbia del palazzo si indirizza sul parterre autorità.
Un "vergogna, vergogna" che risuona alto nelle orecchie di chi ha il dovere di tutelare e promuovere Brindisi, anche attraverso un team sportivo.
All'uscita dall'impianto più di qualcuno sostiene che "queste cose accadono solo a Brindisi".
E' vero. E' una vergona. E' vero. Certe cose accadono solo a Brindisi.
E quel che è più grave è che accadono dopo che per un estate intera il Palazzetto è stato interessato dai lavori di ammodernamento.
Soldi dei contribuenti che evidentemente sono stati spesi male se i cittadini di Brindisi devono subire anche quest'onta.
Quella del 11 Dicembre 2005 resterà una delle pagine più negative mai scritte nella storia dello sport brindisino.
A cosa serve sapere chi è realmente il responsabile di questa situazione?
Pare assurdo che il Comune (come scritto in un comunicato stampa) fermi lavori già appaltati e li lascia incompleti mettendo a repentaglio l'incolumità degli atleti e provocando una brutta caduta d'immagine per l'intera città.
Ed appare assurdo che la società, attraverso il patron, eviti di ammettere che il palasport rappresenti una vergogna
e non trovi di meglio che giudicare "frettolosa" una decisione presa anche nel suo interesse. Quello di tutelare il materiale umano a sua disposizione.
Nessuno porge le scuse... nessuno si assume la responsabilità... nessuno pensa a come ovviare l'increscioso inconveniente...
E' vero, accade solo a Brindisi...
Le immagini di Maurizio Pesari: clicca qui
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