Basket » 14/01/2006

C1/G: presentazione di Stamplast Ceglie – Molfetta

La vittoria ottenuta in casa contro il Santa Maria a Vico ha ridato il sorriso e il morale alla Stamplast Ceglie, che scacciati i malumori e le polemiche per la sconfitta di Bari, è ritornata a brillare e a giocare saggiamente.
Adesso la squadra cegliese è attesa da un “ tour de force” terribile. In calendario, a partire da domenica prossima, Molfetta in casa, Marigliano fuori, pausa facile col Battipaglia in casa e il Bisceglie dell’ex Bosco fuori, a chiudere il cerchio.
Un mese di continui esami per la Stamplast e per il suo allenatore. Il mese della verità che dovrà fare chiarezza sulle potenzialità e sui limiti della formazione brindisina. Apre la serie degli appuntamenti “suspence” la capolista Molfetta, stasera al PalaTodisco (fischio d’inizio h 18, arbitri i signori Silvestro e Perrone di Napoli), campione d’inverno al giro di boa con 24 punti, a due sole lunghezze da Bisceglie e Marigliano, miglior attacco di tutto il campionato (1212 punti) e la miglior difesa (994 punti subiti), squadrone costruito bene in ogni reparto allenato da coach Carolillo, che ha nell’ex Arcangelo Leo e Francesco Teofilo due stelle di primo piano.
Le due formazioni si conoscono bene, e tutte le volte che si sono incontrate hanno sempre dato vita a partite combattute e accese sino all’ultimo secondo.
Sarà la rivincita della sfida playoff dello scorso anno, conclusasi infelicemente per il Ceglie guidato all’epoca da Coco Romano che con la sconfitta casalinga del 1° maggio, dovette dire addio ai sogni di gloria di approdare in B2.
La bilancia pende dalla parte del Ceglie, favorito perché gioca in casa, perché avrà il pubblico delle grandi occasioni e tornerà a farsi sentire il tifo degli ultras che domenica scorsa è stato in religioso silenzio. Ma è prevista anche una massiccia presenza di tifosi del Molfetta.
“La gara di domenica contro il Molfetta – dice coach Tonucci - è fra quelle da affrontare con la giusta concentrazione. I valori in campo si equivalgono e spero di poter battermi alla pari, il Ceglie è chiamato ad una prestazione impeccabile e non dovrà difettare in grinta e concentrazione.
La squadra domenica scorsa ha reagito bene e questo mi fa piacere, ma c’è ancora molto da lavorare e migliorare”.
Chi nel Ceglie viaggia a vele spiegate è capitan Maurizio D’Amicis, 30 e più primavere per lui, giocatore di indiscussa esperienza, vero leader in campo e come dice Enrico Marseglia “un vero lusso per la C1, noi che ce l’abbiamo ce lo teniamo stretto, di questi tempi non è facile avere un 2,10 come Maurizio”.
Sarà la cura Tonucci, o la serenità che viene dopo il dolore, certo è che Maurizio è esploso nelle ultime gare ed è tornato ad essere il signore assoluto dell’area dei tre secondi, in difesa dà ordini e in attacco fa la differenza . Tutta la squadra è comunque allertata e sta vivendo il prepartita in tranquillità. Muyango è ritornato ai suoi standard ideali di gioco e di punteggio, Fabiano
Ventruto ha aggiustato il tiro da tre e Della Corte è in condizioni così ottimali da permettersi il lusso di far canestro facendo passare il pallone dagli oblò delle traverse in cemento che sorreggono la volta e che non è una cosa semplice e da tutti.
Infine questione play. La società ha promesso un nuovo acquisto perché è decisa a giocare tutte le carte pur di arrivare alla B2. In questi giorni Tonucci sta provando un giovane play del Montevarchi. Sul taccuino di Marseglia ci sono anche nomi di provata esperienza, come quello dell’ex Farnetani e di Bernini, quest’ultimo svincolatosi di recente dal Senigallia, ma poco propenso a scendere in C1. Passi per questa sera, ma domenica prossima, contro il Marigliano, il Ceglie farà debuttare il nuovo play.
Da registrare intanto l’addio di Cristiano Ventruto, 28 anni, che ritorna alla 2MD Mens Sana Mesagne, squadra che ha dovuto superare la concorrenza di molte compagini della C2 per accaparrarsi le prestazioni della forte ala di 1.95 cm.
Più che di un taglio si tratta di una richiesta del giocatore che ha dovuto ridimensionare il suo impegno nel campionato nazionale per motivi di lavoro, ed ha preferito giocare con la squadra proprietaria del suo cartellino.

Francesco Zizzi