Basket » 07/02/2006

C1/G: Bisceglie-Ceglie=80-69

Scontro d’alta classifica dal profumo di B2 al PalaDolmen di Bisceglie. L’hanno spuntata i padroni di casa al termine di una partita equilibrata e dal ritmo sostenuto. I biancoverdi, rispetto al team brindisino hanno mostrato una difesa impenetrabile e un attacco schiacciasassi oltre che a una buona condizione fisica.
Stamplast penalizzata dall’assenza del suo capitano Maurizio D’Amicis, colpito da postumi , un assenza che peserà molto sul gioco degli uomini di Tonucci che senza il loro” centrone “ hanno faticato a creare una mole di gioco capace di mettere in difficoltà gli avversari.
Eppure il Ceglie credeva di sbancare il Paladolmen, un approccio positivo alla gara, con Passante,Gallo Della Corte e Muyango bravi a trovare il tiro dalla lunga distanza e mattatori per più di tre quarti di tempo.
Al 16 il Ceglie sembrava avere in pugno la partita, con un vantaggio di dodici punti (23-35 ), il Bisceglie si scuote,e nel giro di pochi minuti con un break devastante di 14-2, culminato dalle triple di Rubino, si riporta in partita, annullano lo svantaggio iniziale e va al riposo sul 37 pari.
Nel terzo quarto, grazie a Passante e Gallo, bravo a sapersi liberare dei piccoli baresi tenta nuovamente la fuga (43-48 al 25’) ma una tripla dell’ex Horatio Bosco riporta in vantaggio i baresi (51-48).
Il Ceglie soffre, Muyango è colpito duro , e messo fuori gioco.
L’Ambrosia rimette così la partita a proprio favore, trova più spazio negli inserimenti e chiude la partita nel giro di cinque minuti col duo Lorusso-Sisto.
“ Il Ceglie” - commenta il ds Enrico Marseglia - “ ha disputato un’ottima gara pur potendo contare solo su sei uomini,in gara la prova dei giocatori è stata commovente sul piano della volontà e determinata e convincente sul piano tecnico,nessuno si è tirato indietro e con D’Amicis in campo la partita ce la saremmo giocata sino alla fine. Ora pensiamo al futuro”. Gli scontri diretti, per il Ceglie sono finiti, rimangono partite impegnative senz’altro, ma non impossibili ,per via di un calendario che ha messo le prime della classifica nelle prime quattro giornate, unica( o quasi )partita ostica quella esterna contro il Massafra a fine girone.
Ma c’è ancora un’altra cosa da sistemare, e ci riferiamo all’acquisto del play che tanto fastidio sta procurando ai dirigenti del Ceglie. In verità,il Ceglie aveva chiuso con Nicola Montagnani, che proprio una settimana fa era tornato a Ceglie e si era pure allenato con la squadra.
Per tutti, allenatore, giocatori, dirigenti e tifosi, Montagnani era ormai uno di loro, mancava solo la formalità di firmare il cartellino. Ma al momento di mettere nero sul piano, Montagnani si mostra titubante, diciamo pure colpito da nostalgia e invece di firmare il cartellino prende il primo treno utile e se ne torna a casa richiamato pure dall’offerta di una società del nord di C1, che gli ha permesso di rimanere in zona, vicino a mamma e papà,lasciando di stucco i dirigenti del Ceglie con una casa affittata ma senza inquilino dentro. E bravo a “Colino”.

Francesco Zizzi