Calcio » 18/01/2004
C2/C: Brindisi - Frosinone = 0-1
La squadra sotto la curva ad accogliere l'applauso di tutto il pubblico del Franco Fanuzzi, finalmente in numero consistente (anche se non ancora quanto questa provincia può offrire).
Termina cosi, e con l'ennesima sconfitta interna degli uomini di Cei (la quarta!), il match clou della seconda giornata di ritorno del campionato di C2 giorone C.
Una gara che mette a nudo pregi e difetti della squadra pugliese, evidenziando le notevoli carenze strutturali ma anche il grande impegno e la dedizione alla causa dei calciatori.
Su tutti uno stoico Roberto Taurino, rimasto in campo a lottare come un leone nonostante una sublussazione alla spalla. Il Taurino di ieri è il simbolo di questa squadra: un calciatore che merita categorie superiori, che lotta fino alla fine nonostante le avversità, che si guadagna il rispetto di tifosi ed avversari.
Taurino, con Trinchera, Calabro ed Angeli compone la linea difensiva schierata da Cei mette davanti ad Adami. A centrocampo ci sono D'Amblè, Paratici ed i rientranti Giuliodori e Pinciarelli (reduci da infortunio), avanti Francioso ed Albano.
Partono dalla panchina Martino (l'unico che, a nostro giudizio, riesce ad accorciare o allungare la squadra quando necessario) e Iennaco. Perrone è in tribuna; a lui viene preferito Puccinelli che indossa la casacca n.18.
Il 4-3-1-2, nell'ora in cui viene messo in campo, non produce alcun effetto. La difesa c'è, l'attacco pure, i lottatori di centrocampo anche: necessita il perno centrale, il faro della manovra, quel calciatore capace di ricoprire il ruolo che l'anno scorso era di Menolascina, quello che il Frosinone ha trovato da poco nello svincolato Buonocore, il n.10 che nell'arco della gara ha mostrato tutto il suo valore.
Eppure il Brindisi non demerita, anzi. Pur palesando evidenti limiti in fase di costruzione della manovra, subisce gol nell'unico tiro in porta dei ciociari. Aquino è bravo a trovare il tempo giusto per infilare la difesa brindisina, imperfetta nell'applicare la tattica del fuorigioco, e freddo nel superare Adami. Siamo al 10' del secondo tempo.
Prima e dopo la rete frusinate, i biancazzurri hanno tempo e possibilità per far gol ma le abuliche azioni da rete trovano baluardi insuperabili nell'arcigno centrocampo schierato da Arrigoni, nella combattiva difesa in cui si contraddistinguono Rossi e Lonardo ed, infine, nel portiere De Juliis.
Questi, al 37' del primo tempo, con eccezionale scelta di tempo ed un portentoso tuffo sulla sua destra, para un rigore calciato da Francioso, concesso per un evidente fallo di mani dall'arbitro Pantana (dimostrazione vivente che non servono i cartellini gialli per guadagnarsi il rispetto e la correttezza dei calciatori).
Il rigore sciupato valga per tutte le occasioni non concretizzate dal Brindisi: tiri in porta, traversoni in area, corner, punizioni dal limite, percussioni centrali. L'agonismo ed il cuore dei giocatori regalano quei sussulti che un gioco evanescente non riesce a creare. Un gioco quasi sempre affidato a lanci lunghi che scavalcano il centrocampo per cercare la testa degli attaccanti.
Troppo poco per una squadra che deve vincere il campionato, troppo poco per una città che ha voglia di tornare allo stadio per divertirsi.
Quando Cei, dopo il gol di Aquino, decide di mischiare le carte, variando effettivi e tattica di gioco, è troppo tardi. Paratici, Giuliodori e D'Amblè hanno già speso molto, su Francioso ed Albano sono già state prese le contromisure. Così gli inserimenti dei volitivi Martino e Puccinelli prima e di Iennaco poi non sortiscono gli effetti sperati.
Il Frosinone fa un grosso passo avanti. Il suo campionato, partito col piede sbagliato, è adesso tutto in discesa. Il Brindisi pare l'unica compagine che possa tenergli testa, a patto che l'ambiente subisca un'ulteriore scossa, dopo quella deteminata dall'outgoing societario.
Non possono più darla i tifosi (più di cosi non si può!), non possono più darla i calciatori (fanno più del loro dovere). Sta alla società, ed ai "nuovi" azionisti di cui si parla, offrire quei segnali che rassicurino sulla volontà di raggiungere una C1 davvero alla portata.
Muoversi sul mercato, subito ed oculatamente, sarebbe davvero un bel segnale.
BRINDISI: Adami, Calabro, Angeli (61' Martino), Paratici (72' Iennaco), Taurino, Trinchera, D'Amblè, Giuliodori, Francioso, Pinciarelli (61' Puccinelli), Albano. All. Cei
FROSINONE: De Juliis, Tatomir, Vitali, Rossi, Lonardo, De Angelis S., Marchetti, Ripa (73` Galuppi), Aquino, Buonocore (63` De Angelis G.), De Cesare (77` Marra) - ALL. Arrigoni
Arbitro: Pantana di Macerata
Reti: 55' Aquino
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