Basket » 27/06/2006
La Meyana rischia di perdere la serie A
Dopo l’indescrivibile gioia dello scorso 4 Giugno – giornata che ha sancito la storica promozione in serie A della Meyana Mesagne – la società di Maurizio Screti vive giorni di tristezza e paura.
La tristezza deriva dalla constatazione che, con le sole forze economiche attualmente a disposizione, Mesagne non è in grado affrontare l’oneroso campionato conquistato sul campo. La paura è quella di non riuscire a ristabilire una situazione compromessa entro e non oltre Domenica 7 Luglio, termine fissato dalla Lega basket per onorare tutte le pratiche per l’iscrizione e l’affiliazione alla serie A.
Il tempo stringe ed i soci della Meyana hanno deciso di uscire allo scoperto, lasciare da parte l'orgoglio di chi nasconde le difficoltà ed effettuare l’estremo tentativo per salvare la serie A.
La situazione debitoria appare davvero pesante e per scongiurare lo spettro del fallimento – davvero dietro l’angolo- la società potrebbe vendere il titolo sportivo.
A scoprire le carte per primo è stato un dirigente che desidera rimanere anonimo. Sottoforma di una mail a metà strada tra lo sfogo e la denuncia, qualche giorno fa ha scritto alla nostra redazione: “quello che sta succedendo in questi giorni riguardo il futuro di questa squadra è davvero allucinante. Due giorni dopo la promozione i nostri sponsor si sono fatti vivi dopo anni che non ci hanno mai sostenuto finanziariamente, facendoci capire che intendevano veramente aiutarci visto che questa promozione è costata molto a noi dirigenti”. Hanno promesso di saldare la parte debitoria e “ci è sembrato ovvio mettersi da parte” ma dopo 20 giorni ci hanno detto che non sono più interessati a rilevare la società perchè costa troppo fare un campionato di serie A2”.
Queste dichiarazioni che trovano conferma da fonti vicine alla società lasciano sconcertati.
La speranza è che si faccia immediatamente quadrato attorno ad un patrimonio unico per la provincia di Brindisi: la serie A di basket è qualcosa che non può essere perso. L’impegno profuso da giocatrici, staff tecnico e dirigenti non può essere buttato alle ortiche.
Poco importa chi è deputato a fare i primi passi per salvare la situazione. Ma un tentativo serio va fatto.
Conquistare un posto sole è un orgoglio per un’intera provincia. Non saperlo mantenere è un vero proprio delitto.
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