Calcio » 24/11/2006

Presentazione di Brindisi-Ischia

Lo scontro tra la seconda e la terza in classifica: basterebbe questo per fare di Brindisi-Ischia la partita più interessante della 12^ giornata del girone H del Campionato Nazionale dilettanti. Ma c’è molto di più.
Sul terreno dello stadio Fanuzzi di Brindisi si affrontano non solo l’attacco più prolifico (Brindisi, 21 reti, quasi due a partita) contro la difesa meno battuta (Ischia, appena sei reti al passivo) ma anche la squadra che i critici additano a favorita per il salto di categoria con la vera sorpresa del campionato. Se a questo aggiungiamo che la gara avrà il palcoscenico internazionale garantito dalla diretta di RaiSport Sat il quadro si fa davvero completo.

Brindisi-Ischia (fischio d’inizio alle ore 15.00) si prospetta come una gara di enorme valenza ma non è certamente la partita che potrà decidere il campionato. Troppe, infatti, le partite da disputare e tanti gli ostacoli da superare in un torneo nel quale i risultati a sorpresa risultano all’ordine del giorno.
Per la Brindisi sportiva, che è in queste ore è in corsa frenetica per il tagliando d’ingresso, il risultato potrà rappresentare un’iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. Vincere contro l’Ischia, oltre che avvicinare ulteriormente la vetta della classifica, significherà apportare una forte dose di entusiasmo ed una maggiore consapevolezza nei propri mezzi.
E Dio solo sa quanto pubblico, squadra e società ne abbiano bisogno dopo un avvio di torneo al di sotto delle aspettative.
Certo, nessuno può dire che il campionato del Brindisi sia stato fallimentare: assieme all’Ebolitana ed il S. Antonio Abate i biancazzurri vantano il maggior numero di reti realizzate, sono ancora imbattuti (come ha saputo fare solo la capolista S. Antonio Abate ) ed in tutte le gare disputate hanno dimostrato di essere di una categoria superiore rispetto agli avversari. Ma i tifosi e, probabilmente, la dirigenza cullavano la speranza di vedere all’opera una formazione più cinica, un’undici che avesse saputo evitare di regalare tanti punti agli avversari.

Finora il compito di Cassia si è rivelato tutt’altro che agevole. Più che una squadra di calcio il Brindisi è apparso come un vero e proprio cantiere aperto. Tanti i giocatori giunti a campionato già iniziato (Corazzini, Casavecchia, Andrisani, Prisciandaro, Ruggiero), numerosi gli infortuni (Corazzini, Giglio, Di Pietro, Mitri), diversi gli esperimenti apportati allo scopo di ottenere la fondamentale quadratura di un impianto di gioco condizionato, nel bene e nel male, dal micidiale potenziale offensivo presente nella rosa. Mangiapane, Mitri, Verolino, Falconieri e Prisciandaro, infatti, rappresentano una bomba ad orologeria sia per le difese avversarie, opposte a professionisti sempre capaci di inventare la giocata decisiva, che per il Brindisi 1912, che rischia di indossare una coperta pericolosamente troppo corta.
Facile prevedere che la chiave del campionato del Brindisi 1912 stia nel conseguire quell’armonia di gioco che renda possibile sfruttare al massimo le abilità offensive e ridurre al minimo i patimenti di centrocampisti e difensori. Quando tutto questo accadrà è convinzione comune che saranno dolori per tutti.
La svolta potrebbe arrivare da un momento all’altro. Quale migliore occasione della gara odierna per lasciarsi alla spalle le incertezze della prima parte di campionato e lanciarsi verso posizioni di classifica più consone al blasone ed alla qualità dell'organico allestito dai Barretta?

L’Ischia, dal suo canto, scende a Brindisi forte di un organico ben attrezzato che ha la sua punta di diamante in Buonocore (ex Venezia in seria A).
Gli isolani, neopromossi in Cnd, hanno abbandonato la testa della classifica dopo l’inopinata sconfitta interna di domenica scorsa nel derby contro la Turris.
I campani si dicono pronti a firmare per il pareggio e che non faranno barricate. Il Brindisi mira al risultato pieno.
Sarà battaglia.