Basket » 16/01/2007

Daniele Parente ed i sedicenti conoscitori di basket

Daniele Parente, 28 anni, è il play titolare della Prefabbricati Pugliesi Brindisi, capolista del girone meridionale della B eccellenza di basket. E’ una delle più importanti scelte di mercato fatte dallo staff tecnico biancoazzurro in fase di allestimento del roster al quale il patron Massimo Ferrarese ha chiesto di coronare il sogno di una intera città: la promozione in Legadue.
Tremila persone nel palasport “Elio Pentassuglia”, un’attenzione mediatica che trova pochi riscontri anche a livello di massima serie, una solidità societaria con peculiarità e professionalità che molti ci invidiano, una squadra prima in classifica con sei punti di vantaggio sul Veroli che, di fatto, valgono otto considerata la favorevolissima differenza canestri nel doppio confronto diretto.
Ma non basta o, quanto meno, non accontenta i sedicenti esperti, quei tifosi-tecnici che avrebbero da ridire anche se la squadra fosse già in Legadue o se, preliminarmente, la Prefabbricati Pugliesi Brindisi raggiungesse con ampio anticipo l’obiettivo play-off.
In tal caso, tutti pronti a dubitare della tenuta atletica o fisica che sia, del carattere … finanche delle doti tecniche per quanto, a detta degli esperti (quelli veri) questa Prefabbricati possa vantare il meglio del mercato e sia una formazione imbattibile.
Bontà loro, bontà di chi conosce il basket e conosce i giocatori che Trullo ha voluto con sé.
Arrivano complimenti da ogni sede, da ogni allenatore, da ogni dirigente delle altre società, specie di quelle antagoniste, ma non dalla piazza brindisina.
Ma non è giusto generalizzare. Piuttosto, dobbiamo dire - una volta per tutte - che in questa città, nel basket come in altri ambiti, ci sono dei franchi tiratori che godono mortificando le altrui professionalità, i meriti di chi si sforza di rappresentare Brindisi e i brindisini ai massimi livelli.
Ed è quello che fa la squadra di basket, quello che fanno i giocatori della Prefabbricati Pugliesi e, quindi, anche Daniele Parente, il play della capolista. Pochi punti nelle mani? Non li ha mai avuti. Le mani lui le usa per difendere, per mettere gli altri nella condizione di segnare, per far vincere la squadra, per essere i primi della classe.
Quei sedicenti conoscitori di basket lo vorrebbero sempre in doppia cifra e sarebbero pronti, anzi lo sono, a smontarlo psicologicamente. A chi giova tutto questo? Di certo non alla Prefabbricati, al basket, alla città. Chi paga il biglietto ha il diritto di criticare … peccato che spesso, troppo spesso, lo faccia anonimamente, trincerandosi dietro una tastiera, un nick-name … senza coraggio.
Non abbiamo bisogno di certi censori, piuttosto di una squadra serena che, anche con l’aiuto di Daniele Parente, possa raggiungere l’obiettivo promozione, per la gioia dei tifosi veri, della dirigenza, della città. E state pur certi che nell’ipotetica festa promozione, certi avvelenatori di professione sarebbero in prima fila per brindare, abbracciando Parente come tutti gli altri ragazzi della squadra.
Per favore, ignoriamoli!

Servizio di Antonio Celeste su Daniele Parente
Dal TG di Studio 100 TV