Basket » 17/01/2007
Il post Veroli-New Basket. Di Gianpiero Lofoco
“Ma stiamo… pazziando?” direbbero così a Napoli, giusto?
Per la verità, espressioni in vernacolo locale esistono e rendono ugualmente l’idea.
14 partite vinte e solo tre perse di 2, 3 e 7 punti: qualcuno vuol contestare la squadra sol per questo?
“Brindisi cede ma non abdica” (La Gazzetta del Mezzogiorno); “Prefabbricati, uno scivolone senza danni” (Nuovo Quotidiano di Puglia); “Un passo falso che non fa male” (Senzacolonne): questi i titoli dei quotidiani in edicola tra lunedì e martedì. Quindi,… tranquilli, c’è scritto anche sul giornale!
A Veroli non tutto ha girato al meglio nella squadra allenata da Trullo, ai primi due periodi giocati alla pari con gli avversari, ha fatto eco un terzo “quarto” di marca verolana chiuso sul 62 a 52 e negli ultimi dieci minuti Brindisi non è riuscita a recuperare (sia pur portandosi a – 5 con due minuti da giocare) ma solo a contenere la sconfitta in pochi punti (80 a 73).
L’allenatore brindisino ne avrà tratto utili indicazioni per il prosieguo della stagione (si dice sempre così!) ma non avrà certo ripreso gli allenamenti in settimana… col capo fasciato. Già aveva espresso soddisfazione ed ottimismo al 40'. “Sono contento comunque, una squadra che ha vinto tanto sinora in condizioni anche difficili (mi riferisco agli infortuni), poteva anche cedere i due punti a Veroli contro la seconda in classifica” sono sue parole. Ed ha aggiunto: “D’altra parte restiamo a… 8 punti dai verolani, 6 effettivi in classifica oltre al vantaggio negli scontri diretti per differenza canestri (+22 in casa, -7 da loro)”. Il giorno dopo analoghi concetti erano stati espressi da alcuni atleti della Prefabbricati sui vari organi di informazione. Ad esempio, Alejandro Muro a Studio 100: “Una sconfitta può starci ma restiamo ben saldi al primo posto in classifica. Ma… che soddisfazione vedere tanti tifosi anche a Veroli!”.
Dire che è una sconfitta che farà bene è, forse, esagerato (a nessuno fa piacere cedere i punti agli avversari). Semmai aiuterà a ricordare quanto il campionato sia lungo, difficile, impegnativo… Già, il campionato. In questa categorie si è soliti ritenere che, in un certo senso, ricominci a gennaio, anche dopo i nuovi ingaggi di molte squadre. Se è vero (come è - in parte - vero), bisognerà aspettarsi un recupero delle altre favorite dello scorso settembre (Pistoia e Firenze su tutte) e, perché no, la conferma di belle realtà come Veroli, Siena e Trapani.
Intanto Brindisi è saldamente in vetta a 6 punti da Veroli, 8 da altre tre squadre e così via. E’ sempre chi insegue che ha il doppio problema di guardare avanti ma, al tempo stesso, gettare l’occhio… alle spalle. Se proprio vogliamo cercare l’ago nel pagliaio, non si deve dimenticare che la stagione - in realtà - si deciderà nell'ultimo mese e mezzo, con i playoff. Ma, orsù pensateci, è meglio arrivarci al primo posto in classifica (perdendo una partita ogni sei giocate, la media di Brindisi è questa) o… più indietro? Che
si parli delle troppe palle perse a Veroli, dell'aver subito un po' più del solito sotto i tabelloni, della non eccessiva tensione agonistica, del calo fisico nel finale. Il taccuino è pieno di appunti ma lo è stato soprattutto per le buone prove offerte sinora nella stagione: vogliamo dimenticarlo?
A questo punto ci vorrebbe una frase fatta… vediamo… ma si: voltiamo pagina e guardiamo avanti. Si, questa va bene.
La trasferta di Veroli va in archivio (“non ci pensiamo più”, diceva il presidente della Prefabbricati, Antonio Corlianò domenica sera al microfono di Gianluca Cirillo su Ciccio Riccio). Ripensiamo per un attimo a questi tre mesi e mezzo di campionato…
L’analisi di Paolo Lonati su Basketnet.it: “Non è questione di fortuna o di scarsa concorrenza, il grattacielo dei brindisini è pensato, architettato e costruito con un lavoro talmente minuzioso da creare invidia a Renzo Piano sia per solidità che per valore estetico”. E bravo Lonati: dopo il Nuovo Teatro Verdi, ora abbiamo anche il grattacielo Prefabbricati!
Due giorni dopo lo stop di Veroli, un bel caffè caldo in un bar del centro cittadino col dott. Antonello Corso, direttore generale… parlando della partita.
Qualche perplessità nel notare quanto zucchero… finisca nella sua tazzina. Non ci tiene alla linea o… ha ancora l’amaro in bocca? Risponde a tono e con garbo, come è suo solito: “Abbiamo perso di soli 7 punti su un campo difficilissimo, restiamo saldamente primi, stiamo disputando una stagione eccellente, finanche superiore alle aspettative considerato il buon vantaggio in classifica e già affiora qualche polemica? Non comprendo, non comprendo proprio.”
Ma no, non sono polemiche ma solo punti di vista, valutazioni, considerazioni; è giusto che vi sia un contraddittorio, un confronto: segni di piena vitalità ed interesse per questo sport in città.
Certo, un po' meno di enfasi nel dire e raccontare le gesta eroiche (ohibò, ci si casca quasi senza accorgersene, allora!) della Prefabbricati non guasterebbe perché ogni tanto si può scivolare, ma…. tant’è!
Una pacca sulla spalla, una cordiale stretta di mano ed un arrivederci a domenica (“Magari, se col Palermo non vinciamo di almeno 20 punti, si ricomincerà a discutere”. Ma no, no, dottore E' giusto che si parli, si discuta, si abbiano opinioni diverse…)
GianPiero Lofoco
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