Altri » 07/04/2007
Caliandro rientra in gara a Ferrara
Mimmo Caliandro rientra in gara, prima volta sui 10.000m all’Eurochallenge sempre in maglia azzurra, il 7 aprile a Ferrara.
Il Campione europeo dei 3.000m indoor rientra in gara per la prima volta dopo la magica giornata di Birmingham, dove con la sua volata ha illuminato la mente all’atletica italiana in nome del mezzofondo.
Per Mimmo Caliandro l’Eurochallenge dei 10.000m, competizione per nazioni organizzata dall’EEA, l’organizzazione europea dell’atletica. La sede è italiana e prestigiosa, Ferrara, sede di grande atletica e di grandi campioni (Pizzolato, Magnani). In gara forti atleti a caccia del titolo europeo della disciplina più lunga della pista, distanza che per Caliandro è il futuro possibile. Infatti i 10.000m possono dare alle qualità fisiche e atletiche del campione di Francavilla Fontana traguardi di grande prestigio. Per la manifestazione è prevista la diretta Rai, si inizia alle 15,30 con le donne.
Caliandro in carriera ha corso solo una volta una volta i 5.000m, l’anno scorso ai campionati italiani. Corse in 13’50” in una gara tattica e fu campione italiano all’esordio. La classe del campione unita al talento hanno dato già questo risultato. Poi sempre 1.500m e 3.000m, come sin da giovane. Oggi sia i 5 che i 10.000m sono regno degli africani, dopo i 9 anni di Gebreselassie imbattuto, sono arrivati altri keniani, etiopi o marocchini difficili da battere.
Sabato 7 aprile alle 17,00 a Ferrara ci saranno Jose Rios, spagnolo con il tempo di iscrizione più veloce, un avversario ostico da battere, di grande esperienza sulla distanza e forte sino alla volata. Poi il tedesco Weidlinger, gli svedesi, i francesi di origine maghrebina. La gara potrà essere tattica o di ritmo elevato ma data come equilibrata e gli spagnoli dovrebbero essere la squadra da battere, con Rios, favorito d’obbligo per il suo personale di 27:22.70 che dovrà guardarsi soprattutto da due specialisti delle siepi come lo svedese Mohamed Moustafa (4° agli Europei di Goteborg in questa specialità) e dall’austriaco Gunther Weidlinger (8’10”), alla ricerca di consacrazione internazionale anche sulla distanza più lunga.
Caliandro dopo l’oro è rientrato a Ostia nella sede della sua società, le Fiamme Gialle e con il suo allenatore Stefano Cecchini ha deciso di svolgere lavori di mantenimento, c’è ancora molto lavoro fatto quest’inverno nel motore. “Non ho fatto nessun lavoro dedicato o finalizzato sui 10.000m dell’Eurochallenge, non so qual’è la fatica che si sente in un 10.000m. Con il mio allenatore abbiamo deciso di iniziare l’esperienza su questa distanza per fare in modo che tra 2 o 3 anni io possa essere competitivo. In gara ci sono avversari di altissimo livello, nessun italiano ha mai vinto l’Eurochallenge. Noi speriamo di fare il nostro meglio per la squadra, io correrò per capire la differenza. Gli ultimi lavori sui ritmi sono stati quelli per i 3.000m di Birmingham.”
Il Caliandro ha appena smaltito la sbornia da feste, congratulazioni, interviste. "Sono stati dieci giorni intensi, davvero complicati giorni che comunque mi hanno insegnato molto. Penso di aver fatto un'esperienza importante, che mi tornerà utile alla prossima occasione. O almeno, io mi auguro che ce ne siano altre... per me è comunque un esordio su questa distanza. Penso di poter valere i 28 minuti che in molti si aspettano, soprattutto se si correrà con regolarità. E' una gara lunga, è vero, ma io mi adatto bene, non soffro particolarmente i chilometri”.
Tattiche di gara. "Solo una: nei primi chilometri cercherò di stare tranquillo, di trovare il mio ritmo. Se partiranno troppo forte, proverò a non seguirli, facendomi però una violenza, perché io voglio stare sempre davanti. Se invece si passerà ai 5000 metri intorno ai 14 minuti, io sarò lì con loro, nel gruppo di testa. Dipende anche da come si sviluppano certe giornate, l'atletica è così: magari è una di quelle storte, dove faccio fatica a stare attaccato, oppure mi sentirò di andare a tirare io stesso...vedremo".
Il resto della stagione. "Lavorerò al fresco di Predazzo per tutto il mese di maggio. Successivamente, andrò in caccia del minimo di partecipazione ai Mondiali di Osaka sui 5000 metri (13:21.50, oppure il limite B di 13:28.00, ndr), in un meeting internazionale che Cecchini sceglierà insieme con Gianni Demadonna. Sì, saranno i cinque chilometri la mia gara di quest'anno, è quella nella quale penso di potermi giocare le carte migliori. Il mio vero traguardo è l'Olimpiade di Pechino del prossimo anno. Io punto a quella: voglio esserci, e al meglio della condizione. Il mio è un percorso che porta laggiù, alla Cina".
Torniamo a Birmingham, al dopo-Europei. Quali sono stati complimenti più graditi?
"Quelli che mi sono arrivati da due persone. Stefano Baldini, che mi ha chiamato facendomi una bellissima sorpresa, e il mio conterraneo Giacomo Leone. Sono due che hanno fatto grandi cose, Stefano è addirittura il campione olimpico. Uno come me, che vive sperando di avvicinare certi traguardi, non può non rimanere colpito".
Le volate di Caliandro devono conoscere una nuova realtà, quella sui 25 giri di pista, l’anello di tartan di 400m per gli italiani ricorda le ultime volate di Totò Antibo. Di anni ne sono passati molti, con Caliandro l’atletica ha la possibilità di rivivere la passione per le grandi gare, le strategie, gli strappi sui giri e le volate. I 10.000m di Ferrara saranno rivolti al futuro. E’ il bello dell’atletica, da oro europeo si prova la nuova frontiera, che il corpo e la mente di Mimmo Caliandro vogliono conquistare.
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