Basket » 04/06/2007
La New Basket riparte da Carlo Rinaldi
E' Carlo Rinaldi la prima novità della New Basket Brindisi 2007-2008.
Il nuovo direttore tecnico è stato presentato stamane in una conferenza stampa affollata non solo dagli addetti ai lavori ma, anche, e soprattutto da tifosi e curiosi.
Rinaldi, vecchia gloria del basket italiano è di casa nella nostra provincia perchè trascorre parte dell'anno ad Ostuni.
Tra le figure più note della pallacanestro degli anni '70 e '80, ha guidato realtà importanti in serie A1 come Pesaro, Cagliari, Siena, Forlì e Brescia. Vecchio amico di Big Elio Pentassuglia, ha allenato, tra gli altri, i brindisini Cordella, Solfrizzi e Fischetto.
Assieme a Rinaldi, al tavolo dei lavori c'erano il Patron Ferrarese, il direttore generale Corso ed il Presidente Corlianò. Evidente l'assenza di Giovanni Rubino, del quale Rinaldi assumerà ruolo ed incombenze.
Padrone di casa ed, ovviamente, della scena Massimo Ferrarese. Un patron determinato più di altre occasioni che ha tenuto ad assicurare la continuazione di un grande progetto per una squadra di basket che possa diventare l'orgoglio dell'intera regione. "Sono passate tre settimana dall'ultimo incontro - ha esordito Ferrarese" -. E sono state tre settimane di silenzio ma anche di valutazione su tutto quello che è successo: abbiamo riunito il consiglio di amministrazione, lavorato e pensato a quanto accaduto durante la stagione agonistica".
"Nessuno si aspettava quello che ha accaduto - ha continuato un Ferrarese ancora visibilmente amareggiato -. Abbiamo primeggiato per tutto l'anno ma, purtroppo, abbiamo mancato l'obiettivo finale".
"Ma una cosa la voglio dire a chiare lettere - ha affermato il presidente della locale Confindustria tra gli applausi dei tifosi: non ho mai pensato di voler abbandonare il progetto del basket a Brindisi. Sono abituato a progettare e costruire ma ho capito a mie spese che lo sport è qualcosa di diverso dall'economia: non dipende tutto da te stesso, ci sono altre variabili che conducono al mancato raggiungimento degli obiettivi. Ci vuole tempo e pazienza ma prima o poi il risultato che vogliamo ardentemente lo raggiungeremo insieme. Anche perchè la mia voglia è ancora più forte di quella che ho avuto finora e sto lavorando per dotare la società di una dirigenza più importante". E cosi si spiega la presenza di Carlo Rinaldi nel nuovo organigramma societario.
"Ma non è una bocciatura per nessuno - ha aggiunto Ferrarese -. La mia volontà è di continuare ad avvalermi di tutti quelli che hanno finora operato per il bene della società anche se avranno ruoli differenti.
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"Pezze a colori": così Rinaldi ha definito i progetti del basket brindisino prima dell'era Ferrarese. "Ad eccezione del periodo in cui era presidente Mario Scotto De Marco mai le aspettative della società avevano saputo coincidere con la passione e la cultura cestistica che si respira in città.
Con patron Ferrarese non c'è ancora accordo economico ("ci siamo fidanzati" ha chiosato Rinaldi) ma l'ex coach ha già le idee chiare e ci tiene a far capire chi comanderà: "devo capire cosa è successo anche se a mio parere il fallimento della scorsa stagione è dovuto ad una somma di concause". "Per farmi un'idea ascolterò proprietario, dirigenti, allenatore e preparatore atletico ma non i giocatori. Loro vanno in campo, fanno il proprio dovere e devono essere messi nel condizioni giuste per potersi esprimere al meglio". "Subito dopo - ha continuato il nuovo direttore sportivo - assumerò le decisioni". Bisogna far presto e poi dal 18 Giugno mi stabilirò in Puglia e costruiremo la squadra.
"Vorrei una squadra che sappia dare spettacolo, fisica ma che sappia giocare in velocità facendo divertire la gente. Questo è ciò che voglio".
Appare chiaro che Rinaldi avrà un ruolo importante nelle scelte tecniche ed è altrettanto chiaro il messaggio al futuro coach, che sia Tony Trullo o meno: lui, uomo di esperienza, persona che mangia pane e basket, non sarà una comparsa. La sua sarà una presenza attiva e non di secondo piano in tutte le scelte, societarie, tecniche e di mercato.
L'impressione è che da grossa volpe dei parquet di gioco, Rinaldi ha capito immediatamente che la società brindisina ha bisogno di tappare una falla aperta: quella della persona esperta e profondo conoscitore di tutti i meccanismi del basket. E si è calato perfettamente nella parte.
Le ultime considerazioni dell'incontro sono cadute su due degli aspetti che più interessano gli addetti ai lavori e la tifoseria: il budget per la prossima stagione ed il settore giovanile.
Quanto al primo argomento Ferrarese ha rimarcato che, indipendentemente dalla conferma degli sponsor o da eventuali novità, il suo impegno economico "rimarrà immutato o, al massimo, crescerà".
Riguardo al settore giovanile, Rinaldi, che probabilmente sarà anche il supervisore del settore giovanile, ha assicurato che "bisogna partire dalle fondamenta". Gli ha fatto eco il patron che ha concluso affermando che "la società avrà gli americani ma anche i brindisini".
Se son rose, fioriranno. |