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Ostuni: BasketOne intervista il Presidente Tanzarella

Basket » 11/06/2007

Ostuni: BasketOne intervista il Presidente Tanzarella

L’ Ige Ostuni:tra passato recente e futuro prossimo. Il presidente Tanzarella prepara al meglio la prossima stagione. Con la promozione del Potenza in b/1 è stata scritta la parola fine alla stagione agonistica 2006/2007 .

Quella che va in archivio è stata per l’Ige Ostuni una stagione senz’altro positiva; il raggiungimento della semifinale playoff è stato un traguardo storico, anche se visto l’andamento delle tre partite sognare traguardi ambiziosi non sarebbe stato utopia.

- Presidente Tanzarella è passato quasi un mese da quel 20 maggio in cui il sogno finale per la b/1 è svanito per pochissimo. Smaltita la delusione?
L’amarezza quando si perde c’è sempre, specialmente in certe occasioni e penso che sia anche giustificata. Ma l’ho già smaltita, perché la sconfitta di quest’anno è compensata dai risultati importanti che abbiamo ottenuto , una semifinale storica per i colori giallo-blu e in soli due anni di permanenza in questa categoria.
Tutti i tifosi dell’IGE, l’intera città di Ostuni e non solo si sono resi conto dei traguardi importi che abbiamo raggiunto e questa è già una vittoria; una vittoria importante. Tutti si sono resi conto non di quello che abbiamo perso ma di ciò che abbiamo e di ciò che abbiamo costruito.

- L’aver raggiunto questo importante traguardo lo considera un punto d’arrivo o di partenza?
E’ un punto di arrivo se si pensa a ciò che abbiamo fatto e a ciò che ci eravamo programmati. Un risultato raggiunto dopo 22/23 anni di enormi sacrifici. Ma come accade nella vita delle persone ambiziose, che sono alla costante ricerca di traguardi sempre più importanti il punto di arrivo diventa automaticamente un punto di partenza. Ora bisogna ripartire e raggiungere il prossimo traguardo, ma per farlo prima ci dobbiamo equipaggiare al meglio.

- La nuova stagione è alle porte, le altre società sono in fermento: il Ruvo ha confermato Brogialdi, il Molfetta ripartirà con Carolillo, il Corato nelle prossime ore ufficializzerà il nuovo coach ….e l’Ostuni?
Stiamo lavorando e anche intensamente. Per costruire una squadra ci sono delle tappe da seguire. Frequenti sono in questo periodo gli incontri, con coloro i quali sponsorizzano il nostro progetto. Si stanno definendo insieme i passi da seguire e gli obbiettivi da raggiungere. Si tenterà, in base ai mezzi a disposizione, di rispondere nel migliore dei modi a quelle che sono le richieste ambiziose della nostra piazza. Una piazza che è cresciuta tanto negli ultimi anni e che giustamente è diventata “esigente”, ciò richiede per noi addetti ai lavori, maggior impegno e responsabilità.
Ma per programmare è necessario anche avere del budget a disposizione.
Scioglieremo comunque molti dubbi già dalla prossima settimana. Nessuno problema con coach Putignano, con il quale una stretta di mano vale più di un contratto scritto.

- Appunto, i tifosi già sognano in grande….quante concrete possibilità ci sono di tentar di ripetere la stagione appena trascorsa o addirittura migliorarsi?
Ci sono buone possibilità, ma soprattutto c’è la volontà e si sta lavorando affinché ciò sia possibile. Però, come avrete potuto notare dal campionato appena disputato, può capitare che chi punta in alto si trovi in basso e viceversa; non è assolutamente niente scontato e per niente facile. Quest’anno abbiamo disputato un campionato di alto livello e il risultato raggiunto, proprio per questo motivo, acquista ancora più significato.

C’è già qualche giocatore confermato per la prossima stagione? Oppure l’organico verrà stravolto?
Per sincerità nei confronti dei miei tifosi e per rispetto e stima nei confronti di chi con me lavora a partire da coach e giocatori, penso che rispondere a tale domanda sia ancora un pò affrettato. L’allestimento di una squadra è anch’esso un gioco di squadra, in cui ci sono delle regole da rispettare, dove più componenti, ossia società, staff tecnico e giocatori devono fare delle scelte lavorando insieme.

- Capitolo Under: qualcuno rimarrà nella Città Bianca o il parco Under sarà completamente rinnovato?
In parte vale lo stesso discorso che ho appena fatto sull’intero organico, a questo c’è da aggiungere il fatto che, molto spesso le scelte sugli under sono condizionate dai regolamenti vigenti. Si profila un nuovo derby pugliese con il Massafra, come giudica la compagine tarantina?
Sono contento. Nel Massafra rivedo l’Ostuni di qualche anno fa. Una società e una squadra spinta da tanta voglia e da tanta passione. Conosco molto bene Ciracì e penso che, tenendo conto anche delle loro capacità, faranno bene nel prossimo campionato.
Per un pensiero felice per una pugliese che ha conquistato la categoria superiore, devo però anche esprimere il mio dispiacere per una società amica, che mi rievoca tanti bei ricordi, che è retrocessa come il San Severo. Un derby è sempre una partita particolare, che suscita tante emozioni.

- Dagli orientamenti della Federazione sembra che le squadre pugliesi saranno inserite nel girone Adriatico. Ci saranno maggiori insidie?
Personalmente sarei contentissimo. Sono sempre stato dell’opinione che cambiare spesso i gironi, per quello che è possibile naturalmente, è sempre auspicabile, perché porta a un confronto più ampio tra le società e tra le tifoserie, essendo a mio avviso il confronto un mezzo di crescita. Però l’esperienza mi porta a pensare che qualunque scelta verrà presa produrrà sempre critiche e malcontenti da parte di qualcuno.
- Comunicazione, Piano marketing , Campagna abbonamento ,Settore Giovanile ci saranno novità in proposito?
Come ho già affermato nella prima parte dell’intervista, si tenterà di fare il massimo in ogni settore, tenendo soprattutto conto dei mezzi che si hanno a disposizione.
Per quanto riguarda il settore giovanile finalmente sono arrivate le prime soddisfazioni, in particolare dai ragazzi dell’under 13 e dell’under 14. Risulati ottenuti nonostante i notevoli problemi logistici. Per questo settore, le problematiche di spazio sono all’ordine del giorno e soprattutto di non facile risoluzione date le numerose attività che si svolgono nel palasport. Certo rispetto a quattro anni fa quando c’era solo il tensostatico abbiamo fatto passi in avanti. Sicuramente la presenza di maggiori spazi ci permetterebbe una migliore gestione anche del settore giovanile. Ci auguriamo che le problematiche riguardanti questo settore vengano affrontate e si spera risolte. Altro ambito importante è senza dubbio il minibasket, che per i più piccoli è l’avvio allo sport, alla cultura sportiva e alla crescita di gruppo, . Anche questi sono dei traguardi importanti che sono stati raggiunti e che penso tutti ne dobbiamo tener cont
o. Per quanto riguarda invece la comunicazione, sicuramente faremo dei passi in avanti. E’ nostra ferma volontà miglioraci il prossimo anno, ma questo in qualunque settore. Ma per far ciò dobbiamo guadagnare in risorse umane, non facilmente reperibili per competenze e affidabilità.

- Presidente dopo l’ultima stagione possiamo affermare che ad Ostuni è ufficialmente esplosa la “febbre” per il basket….vuole rivolgere un appello alla tifoseria e perché no all’intera Città?
Si, gli auguro di rimanere malati per molto tempo. Io stesso sono un malato cronico di questa malattia e so che è difficile guarirne una volta infetti. I tifosi sono una componente importantissima, quasi fondamentale. Se abbiamo raggiunto questi risultati è anche merito loro. E’ fondamentale per una società, per lavorare al meglio, sentire l’appoggio e la fiducia dei tifosi. Tanto importante quanto l’apporto dei tifosi è anche quello di tutti coloro che vogliono contribuire alla sponsorizzazione di tale progetto.

Di Basketone – Danilo Santoro





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