Basket » 22/06/2007

Ostuni, Sarli: non conosco il mio futuro

La stagione 2006/2007 è stata la terza per Arcangelo Sarli con la maglia gialloblù,;anche quest’anno la forte guardia tarantina ha dimostrato tutte le sue indubbie qualità, disputando una buona stagione e risultando alla fine una delle migliori guardie dell’intero girone.

1. Il sogno finale playoff nonostante le ottime prestazioni è stata solo sfiorato.Cosa è mancato all’ IGE Ostuni nella semifinale contro il Ruvo?
E’ stata una serie di gare bellissime e dalle forti emozioni. Gare equilibratissime dove si è giocato punto su punto per lunghi frangenti. Non penso che a livello di squadra ci sia mancato qualcosa,inoltre errori a livello di impostazione tattica non ne sono stati commessi, buono è stato anche l’approccio alle gare a livello psicologico con la giusta concentrazione. Individuo il fattore che ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte del Ruvo nel fatto di aver potuto giocare gara 3 in casa, non tanto per un fattore ambientale e di tifo, in quanto l’apporto dei tifosi giallo-blu non ci è mai mancato durate tutta la stagione, figuriamoci in semifinale dove a Ruvo c’erano oltre 500 tifosi giallo-blu, ma penso che abbiamo subito un arbitraggio casalingo e ciò ha influito e non poco.

2. Ad inizio campionato quanto credeva di poter raggiungere questo importante traguardo?
Era chiaro l’obiettivo della società, anche più volte dichiarato,cioè quello di migliorare il risultato ottenuto nella stagione precedente; e quindi tentare di arrivare ai vertici della B2, nonostante la più che soddisfacente stagione precedente. Volontà dimostrata da parte della società durante la regular season con l’acquisto di Donato Avenia. Anche se durante il campionato non lo si affermava ,noi tutti sapevamo delle nostre capacità e volevamo arrivare il più lontano possibile. Personalmente ero anche fiducioso e pensavo che la finalissima era alla nostra portata, come poi ampiamente dimostrato nella semifinale contro il Ruvo. Abbiamo raggiunto comunque un risultato importante e storico, in una stagione dove la concorrenza era molto forte.

3. E’ sembrato che quest’anno spesso a differenza delle due precedenti stagioni abbia trovato difficoltà ad integrarsi con gli schemi di Putignano… A cosa crede possa esser dovuto ciò?
La società, come detto in precedenza, aveva l’obiettivo di migliorare il risultato della scorsa stagione e ha ritenuto opportuno, durante la regular season, di effettuare dei cambiamenti. Con l’arrivo di Donato Avenia, elemento forte sotto tutti i punti di vista, coach Putignano ha, come ovvio che fosse, modificato quelli che erano gli assetti della squadra di inizio stagione. Non ho avuto difficoltà da un punto di vista tattico. Mi sono stati assegnati dei compiti ben precisi; difendere forte e lasciare più spazio in attacco ai miei compagni. Sicuramente alcune delle mie migliori caratteristiche, mostrate in maniera più frequente, nelle stagioni passate, si sono viste meno. C’è l’ho messa tutta, è ho fatto ciò che mi è stato chiesto per il bene della squadra.

4. Lei è sicuramente un beniamino della tifoseria ostunese. Quanto è stata importante la componente pubblico in questa entusiasmante stagione?
E’ stata importante quest’anno come anche nelle altre due precedenti stagioni per quanto mi rigurda. Ostuni ha una tifoseria splendida, sono straordinari sia sugli spalti che fuori dalle mura del palasport. Il loro contributo è stato fondamentale. Hanno tanto entusiasmo, sono sempre presenti, non mollano mai, anche nei momenti più difficili, che sempre capitano durante l’arco della stagione ad un giocatore, mi sono sempre stati vicini. Sono loro la marcia in più e per un giocatore è fondamentale. Se qualche collega mi chiedesse consiglio su un trasferimento ad Ostuni o dovessi convincere qualcuno gli racconterei proprio del pubblico straordinario che questa piazza ha la fortuna di avere.

5. Il Potenza in B1 il Ruvo possibile candidato per un ripescaggio…..la prossima stagione potrebbe essere l’anno dell’Ostuni?
Non lo so… dipende dalle scelte che la società effettuerà come è ovvio che sia. Sicuramente i presupposti ci sono. Le promesse durante la festa di fino anno non sono mancate, ciò a testimonianza della loro volontà. Per chi ci sarà, io ancora non lo so, sicuramente sarebbe uno storico risultato far raggiungere la B1 all’Ostuni. L’importante per chi vuole raggiungere questi importanti risultati è non mollare le posizioni di testa,trovare una certa costanza nei risultati ,come del resto è stato quest’anno.

6. Questa è stata la sua terza stagione con la casacca gialloblù….. Quante concrete possibilità ci sono di vederla continuare a calcare il parquet di Ostuni?
Con i miei tifosi sono sempre sincero perché lo meritano. Ripeto quindi le parole che il Presidente Tanzarella mi ha detto il 10 giugno: “Parlerò con Putignano e poi ci risentiamo e vediamo”. Sinceramente non sono nella condizione di dire quante sono le possibilità. Al momento aspetto, come penso sia corretto fare, di ascoltare dalla mia società quali sono le loro scelte, gli obbiettivi, mezzi e condizioni.

7. Tra le voci che si rincorrono sembra che Massafra, Bisceglie e Corato siano molto interessate alle sue prestazioni. Quanto c’è di vero in queste voci?
In questa periodo ci sono tante voci come è normale che sia. E’ normale anche che i giocatori vengano contattati da altre società anche a prescindere da quella che è la volontà del giocatore i contatti ci sono sempre. Personalmente l’unico contatto che ho avuto è stato con il Bisceglie; gli altri non li definirei dei veri e propri contatti.

BasketOne -Danilo Santoro