Basket » 05/07/2007
Il basket pugliese tra certezze e prospettive future
IL BASKET PUGLIESE: TRA CERTEZZE E PROSPETTIVE FUTURE
L’avv. Angelo Barnaba consigliere F.I.P. analizza la realtà cestistica pugliese.
E’ sicuramente un periodo piuttosto felice per il movimento cestistico pugliese.
La nostra regione è stata vetrina di importanti eventi di caratura internazionale.
Tra i fautori di queste iniziative c’è sicuramente l’ Avv. Angelo Barnaba consigliere F.I.P. di Monopoli.
Eletto nel consiglio Federale nel marzo 2005 ,l’Avvocato Barnaba attualmente è Vice Presidente del Settore Minibasket e Vice Presidente della Commissione Carte Federali: due incarichi di grande prestigio poiché riguardano aree di fondamentale importanza per la vita della Federbasket.
- Avv. Barnaba la presenza della nazionale maggiore in Puglia dopo svariati anni ha sicuramente dato lustro all’intero movimento cestistico pugliese. Come giudica nel complesso questo storico evento?
E’ stato un evento importante, che ha sancito ancora una volta l’attuale attenzione e benevolenza della Federazione nei confronti della nostra Regione, considerata in forte e costante crescita. Con l’aiuto di tutti, ritengo che queste manifestazioni debbano diventare non più delle rare eccezioni, ma delle piacevoli e tradizionali tappe fisse per le nostre squadre nazionali.
- Dopo Il Meridiano Cup (final four Coppa Italia femminile Serie A) e la Nazionale Maggiore Maschile, ci saranno altre iniziative nell’immediato futuro che coinvolgeranno la nostra regione?
Ovviamente mi auguro di sì, dipende da tanti fattori che devono viaggiare in perfetta sintonia e comunione di intenti. Personalmente, coltivo da tempo un sogno che spero di veder realizzato al più presto: organizzare in Puglia un Campionato Europeo giovanile. Dopo Mosca 2005 ed Izmir 2006, sono in partenza per Gorizia e Nova Gorica per l’Europeo Under 20: posso assicurare che si tratta di uno spettacolo fantastico di talento e gioventù e sono certo che una eventuale organizzazione possa essere un formidabile mezzo per far conoscere ad un target vasto e di particolare interesse le potenzialità turistiche della Puglia.
- Movimento cestistico pugliese che dicevamo negli ultimi anni anche grazie alla sua elezione nel Consiglio Federale ha avuto una crescita superiore rispetto alle aspettative. Quali crede siano a suo avviso gli ambiti su cui ancora lavorare maggiormente?
Ringrazio per questa considerazione, ma credo solo di essere l’espressione di un territorio che ha tanta fame di basket e vuole crescere ad ogni costo, talvolta anche cercando di bruciare le tappe. A questo proposito, non posso nascondere la preoccupazione per la carenza di attenzione di troppe Società importanti nei confronti del Settore Giovanile: occorre rendersi conto che già tra un paio di anni, con il completamento degli svincoli, costruire una squadra composta interamente da giocatori forestieri avrà dei costi esorbitanti già in sede di tesseramento. Credo si destini tutto il budget alle prime squadre e solo le briciole per i Settori Giovanili: così non va, occorre ribaltare la prospettiva altrimenti rischiamo di avere nei prossimi anni tante amare sorprese.
- Tra le realtà emergenti del panorama cestistico pugliese possiamo annoverare sicuramente l’ASSI OSTUNI. La società del presidente Tanzarella oltre ad aver conseguito ottimi risultati sul campo, ha tra i suoi meriti principali quello di aver fatto avvicinare tanta gente a questo sport, l’alto afflusso di spettatori durante tutto l’arco della stagione appena trascorsa, ne è testimonianza. Quali secondo lei le componenti necessarie affinché tutto ciò non sia solo un fenomeno passeggero ad Ostuni come nelle altre piazze?
Tonio Tanzarella e l’intero staff di dirigenti dell’ASSI OSTUNI stanno facendo davvero un gran bel lavoro, hanno sfruttato in modo egregio l’opportunità ricevuta con il nuovo impianto e sono una delle realtà più importanti in Regione. L’unico suggerimento che mi sento di dare è quello di cercare di portare qualche ragazzo ostunese, o comunque riferibile al territorio, in prima squadra: sarebbe un valore aggiunto importante, perché la gente si affeziona di più ai ragazzi cresciuti in casa. Credo che ormai il basket sia fortemente radicato ad Ostuni e che anche le risorse economiche, grazie a sponsor solidi, siano quelle giuste per provare a crescere ancora.
- Sicuramente il settore giovanile e il minibasket sono settori importanti per le società, soprattutto il Minibasket che è il serbatoio da cui viene attinta la grande maggioranza dei praticanti che successivamente svolgono l’attività agonistica. In qualità di vicepresidente Federale del Settore Giovanile Scolastico e Minibasket, può aggiornarci sulla situazione di queste attività nella nostra regione?
Devo dire che il minibasket in Puglia sta registrando una crescita di iscritti molto interessante, vi sono tanti Centri che stanno lavorando bene e che propongono il nostro GiocoSport con il giusto approccio didattico, anche in virtù dei numerosi Clinic nazionali ed aggiornamenti vari che il Comitato sta riuscendo a proporre. L’unico neo è dato dai numeri del basket femminile: ancora troppo poche le Società che investono seriamente in questo settore, che pure può riservare ai dirigenti delle enormi soddisfazioni, magari a costi inferiori a quelli del basket maschile.
- Lei fa parte della Delegazione della Nazionale Italiana Under 20 ai Campionati Europei di categoria, in programma a Gorizia e Nova Gorica (Slovenia) dal 5 al 15 luglio. Ci sono altre giovani promesse di squadre pugliesi che possono ambire a rientrare nel giro della maglia azzurra giovanile?
Quest’anno si è messo in grande evidenza Marco Giuri, 1988, brindisino doc, figlio di coach Enzo: dopo il grande campionato con il Vigevano (B/1), è arrivata la giusta chiamata di coach Sacripanti. Nell’Under 18 ricordo che un punto di forza è l’atleta altamurano Domenico Barozzi, in forza alla Mens Sana Siena. Nell’under 16 ci sono i due Potì (1991), mesagnesi. Insomma, speriamo di mandare in maglia azzurra tanti ragazzi pugliesi, sulle orme del mitico capitano Gianluca Basile.
- Ci avviamo verso una nuova stagione, la prima dopo la riforma dei campionati che, in passato ha suscitato qualche polemica. Quale sono i suoi maggiori auspici?
Credo che le polemiche fossero giustificate, poiché i gironi a 14 squadre davvero non piacciono a nessuno ed auspico che nel breve periodo si possa tornare al format a 16, di certo preferibile. Ritengo sia giusto ribadire in questa sede che l’iniziativa di partire con questo tipo di ristrutturazione sia nata dalla Lega Nazionale Pallacanestro durante la presidenza Vellucci: la Federazione ha avuto il solo torto di aver prestato inopinato ascolto a queste istanze. Per il momento si va avanti così in serie B, mentre la C/1 resterà a 16 squadre. L’auspicio che posso fare a tutte le formazioni pugliesi è quello di programmare bene in questo periodo, tenendo d’occhio il bilancio. Occorre riportare il basket delle serie minori nelle giuste dimensioni: niente spese folli e fini a se stesse, equilibrio nelle scelte e gestione sana, questa la semplice ricetta per divertirsi di più e più a lungo. Le cicale hanno vita breve, il movimento ha invece bisogno di strutturarsi in modo stabile e concreto.
La redazione di BasketOne ringrazia vivamente l’ Avv. Angelo Barnaba per la sua grande disponibilità dimostrata nel concederci questa intervista.
Gli rinnoviamo i nostri migliori auguri per la sua carriera in ambito federale, certi che saprà continuare a rappresentare la nostra regione nel panorama del basket italiano in maniera egregia.
BasketOne - di Danilo Santoro
www.ostuni.info/basketone
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