Calcioa5 » 06/10/2007
C1: Ferramati Fasano-Brunda Brindisi=8-3
Ferramati Fasano: 1 L'Abbate, 2 Montanaro, 3 Secundo, 4 Potente, 5 Lucas Ribeiro Anderson, 6 Narcisi, 7 Garagnani Ferreira Da Silva, 8 Impedovo, 9 Palmisano, 10 Everaldo Sergio David Segundo (K), 11 Lucas Borba, 12 Ernandes. All.: Recupero. Dir.: Conversano.
Brunda Viaggi: 1 Grande, 4 Mitrugno, 5 Perseo, 6 Zaccaria (K), 7 Bellomusto, 8 Discanno, 9 Di Noi, 10 Tregua, 12 Todisco. All.: Vallo. Dir.: Romeo.
Reti: 2', 14' e 57' Ferreira Da Silva; 4' Lucas Borba; 7' Bellomusto; 16' Everaldo Sergio David Segundo; 18' Di Noi; 31' e 62' Lucas Ribeiro Anderson; 35' Zaccaria; 48' Impedovo.
Arbitri: Giuseppe Mastrandrea di Bari e Giuseppe Rutigliano di Molfetta
Spettatori: 300 circa
“Alla fine per voi è una vittoria”. Questo l’apostrofo a fine gara dell’argentino Ferreira Da Silva, estermo della Ferramati Fasano. La Brunda rimedia in trasferta un pesante 3-8 ma, se non recrimina, può senz’altro appellarsi alle inverosimili proporzioni del passivo.
A dispetto delle isolenti sentenze dell’avversario. Già, perché di contro a un divario tecnico palpabile, la Brunda alla sua prima entrée in serie C1 non ha demeritato ricucendo con pazienza e carattere l’impeto sbafante degli uomini di mister Vincenzo Recupero. Una gara che ha messo in vetrina da una parte un collage di generose individualità, dalla parte ospite un quintetto voglioso e temprato d’orgoglio che ha sottolineato su ogni pallone il suo temperamento.
Senza timori reverenziali al cospetto di chi, con un carico pieno di talenti forestieri, si proietta verso una maratona da primato ininterrotto.
Parte a testa bassa la Ferramati che infila un uno-due sul rodaggio a freddo della Brunda. Che rischia la deriva dei numeri, ma solo dei numeri, se Perseo e compagni non decidessero di accorciare le giocate di contrattacco trovando il gol due volte, con Bellomusto prima e con Di Noi dopo, prima di regalare il quinto sigillo ai padroni di casa allo scadere del tempo.
Il resto è una contesa che, volendo smentire il saggio Ferreira Da Silva, si volge dalla parte della Brunda, indomita a tessere il solito gioco a maglie fitte e inducendo spesso all’errore e allo stordimento il Fasano.
Perseo, reduce da un intervento al menisco, prende confidenza con i funambolismi importati dal Sud America e in più di una circostanza, sostenuto dalla carica dei compagni, mette in serio pericolo l’incolumità di L’Abbate.
La sconfitta dei biancazzurri, già messa in conto alla vigilia, lascia intatto il loro pensiero al campionato e alla vicina Coppa Italia, quello di un antagonista che chiederà spazio con la solita “circospetta intraprendenza” alle schiere di rincalzo. Un ritardo ingeneroso che si giustifica con la faccia spietata di un derby che ha addossato alla Brunda un pesante tributo, pure al di là delle problematiche condizioni con cui mister Vallo ha dovuto imbastire la squadra da mandare in campo. Senza lo squalificato Fontò, gli indisponibili Valerio Zaccaria e Romano e con Alessio Zaccaria alle prese con noie muscolari e Perseo fresco di rieducazione del ginocchio operato, la Brunda ha affrontato a viso aperto un avversario che ha oltremodo lievitato lo score solo nel finale grazie al baricentro troppo sbilanciato in avanti degli ospiti.
Acciaccati, castigati impietosamente dal tabellino, ma nondimeno consapevoli che la stagione non riserverà sempre rovesci iperbolici come quello di ieri. Un paletto che non è una vittoria, per dirla alla Ferreira Da Silva, ma che fa troppo bella la Ferramati made in Brazil nel fermo immagine del risultato finale. Il tecnico Vallo può partire da questo dato certo per preparare l’esordio casalingo di sabato prossimo contro il Castellana. Il riscatto è alla portata.
Nella foto: Marco Perseo (Brunda)
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