Basket » 21/11/2007

Andrea Cagnin saluta e lascia Brindisi

Salirà questa mattina sul volo per Milano da dove si trasferirà a Riva del Garda: lì sosterrà nel pomeriggio il primo allenamento con la sua nuova squadra. Andrea Cagnin saluta e lascia, così, Brindisi dopo poco più di un mese di campionato e lo fa senza rimpianti.
“Noi giocatori siamo abituati a non mettere radici, ma stavolta è successo tutto in un tempo davvero breve” ammette il giocatore. “ Per me una stagione in una squadra dovrebbe essere come l’ultimo anno al liceo, vale a dire con otto mesi di studio e poi l’esame di Stato in cui è espresso il giudizio finale; è giusto, logico sentirsi sotto verifica alla fine di un medio-lungo periodo ma a Brindisi ciò accadeva per ogni partita. Un po’ troppo, per la verità”. E’ un bonaccione Cagnin, cordiale e disponibile in abiti borghesi tanto quanto irruento e ostinato in campo: è il suo carattere. Lascia la città pugliese portandosi dietro il calore di gran parte del pubblico, l’affetto dei dirigenti e dei compagni di squadra. Invece cercherà di dimenticare in fretta qualcos’altro. “Il mio primo pensiero desidero rivolgerlo al presidente Corlianò e al direttore generale Corso” precisa il pivot “ per essermi stati vicini ed aver cercato di creare le migliori condizioni per allenarmi, giocare e vivere a Brindisi. Un grazie anche agli altri dirigenti della Prefabbricati Pugliesi. Poi il medico Furioso e il massaggiatore Luconi sono stati bravissimi a pensare al mio fisico ma anche al mio umore ed ancora tutti i compagni di squadra, bravissimi giocatori, mi hanno sempre manifestato amicizia e rispetto.
I tifosi? Questa è una città umorale, mi permetto di dire: quando si vince si è alla pari dei campioni del mondo ma quando si perde…… Tutto sommato è normale che ciò accada in una realtà così attaccata alla pallacanestro. Conoscevo l’ambiente, me ne avevano parlato e più o meno si conosce in tutta Italia: nulla di nuovo quindi. Però, qualcosa non ha girato nel giusto modo. Ho sempre accettato le critiche che mi fanno riflettere e mi invogliano ad impegnarmi di più però alcune parole di troppo (meglio dir così) che giungevano dagli spalti da parte, per la verità, di poche persone mi hanno fatto davvero male. La pallacanestro resta sempre uno sport e tutto deve essere circoscritto ad un palasport: andare oltre mi sembra esagerato. Ne ho sentito tante, ne ho lette tantissime su alcuni forum: spesso si è usciti dal seminato. Tuttavia, la maggioranza della gente è stata genuina e sincera: non lo dimenticherò”.
Già, inutile nascondersi dietro un dito (per usare una frase fatta). Andrea Cagnin, sin dal precampionato, non ha riscosso i favori di una parte del pubblico, come lui stesso ammette: “Ne facevo un vago cenno ed ora cerco di essere più preciso. E’ probabile che nell’allestire questa squadra siano stati commessi degli errori di valutazione per ciò che riguarda il mio impiego, ma potrei anche essere stato io non all’altezza delle aspettative. Ad ogni modo vado via lasciando il posto libero a chi auguro di cuore possa aiutare questa squadra a fare finalmente il salto di qualità perché Brindisi, nel suo insieme, merita qualcosa di più della B/eccellenza”. Da questo pomeriggio il trentaduenne oramai ex giocatore brindisino si metterà agli ordini di coach Dodo Rusconi e cercherà di offrire il suo contributo ad una quadra (in cui ha giocato due campionati fa) che si pone l’obiettivo di conservare il posto nella categoria. Partire è un po’ morire si è soliti dire, ma per Andrea Cagnin probabilmente sarà un po’ come rinascere.

GianPiero Lofoco
Responsabile sito internet ufficiale della New Basket Brindisi
(www.newbasketbrindisi.it)