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Il punto sulla C1 Maschile

Basket » 26/02/2008

Il punto sulla C1 Maschile

La Ceteas Pescara si conferma ammazzagrandi e dopo aver regolato il Ceglie in casa ed aver battuto San Severo in trasferta, aggiunge un'altra vittima nella sua collezione pregiata, la più ambita, la capolista Due Esse Martina Franca che deve arrendersi alla legge del PalaElettra.
83-77 il risultato finale, Martina avanti per buona parte del match, guidata dal suo uomo più in forma Angelo De Leonardis 26 punti carichi di adrenalina pura, mentre nel Pescara che si scopre non Capone-dipendente, una grande prestazione del play Peretti, di Davide Profeti e Bonaiuto che negli ultimi minuti ribaltano il match:
"Sappiamo di aver compiuto un'altra prestazione positiva - commenta Claudio Capone - abbiamo bloccato il Martina mentre partiva in contropiede e subito dopo siamo stati efficaci nel ripartire non dando nessun punto di riferimento agli avversari. Un leggero acciacco non mi ha concesso di esprimermi al meglio, ma posso contare su un gran collettivo in grado di garantire corsa, buon ritmo e percentuali alte.
Abbiamo giocato tutti bene, una nota di merito per Peretti che ha corso tantissimo e per Bonaiuto che ha trovato sempre la soluzione giusta al tiro dalla media distanza. Onore al Martina che si è rivelata una gran squadra che disputerà un eccellente campionato".
In casa Due Esse sconfitta senza grossi drammi, come sottolinea appunto Angelo De Leonardis "Non siamo stati cinici come dovevamo, abbiamo sbagliato un po' troppo e loro ci hanno castigati con delle triple decisive che hanno chiuso la contesa a loro favore. Pescara sta attraversando un gran periodo di forma, è una bella realtà che disputerà un gran finale di stagione. Come sto io? Ho un leggero problemino alla schiena, potrei esprimermi meglio, mi metto al servizio del coach e della squadra. Ora l'attenzione è tutta puntata al match di domenica contro il Ceglie".
Appunto, il Ceglie. Ritrova sorriso e vittoria ai danni del Melfi, 65-48 il punteggio finale, dopo un avvio barcollante, col Melfi che piazza il break con Femminini, Esposito (che uscirà poi per 5 falli) e Castellitto, il Ceglie reagisce, ribalta l'handicap dell'andata e grazie al cambio dalla individuale alla zona mista 3-2 ribalta il match, non caricandosi troppo di falli, Cipulli e Vozza lavorano bene in difesa, Zizza piazza le triple, Rossi Pose è tornato a essere incisivo come sempre: "Pian piano ci ritroveremo, ne sono convinto - afferma Max Di Santo - contro il Melfi ci tenevamo tantissimo a vincere, l'avvio non è stato dei più brillanti, siamo partiti un po' sottotono, e il Melfi ne ha approfittato con le loro bocche di fuoco Castellitto, e Josè Paggi.
Nel secondo tempo la svolta, abbiamo piazzato il break imponente s'è rivisto il gioco corale, una difesa asfissiante e non li abbiamo fatti più ragionare.
Giochiamo sempre con tanto cuore e tanto impegno, fisicamente ci stiamo riprendendo e ora possiamo affrontare con più serenita la sfida di Martina Franca".
Era la sfida miglior attacco-miglior difesa, nel Melfi positive le prove di Josè Paggi, 10 punti, ma c'è rammarico nelle parole di coach Antonio Russo:
"Non riesco a spiegarmi il vistoso calo subito dalla mia squadra nel secondo tempo, dopo che nei primi dieci minuti abbiamo tirato il meglio di noi stessi.Non abbiamo segnato e ci siamo bloccati mentalmente, lasciando l'iniziatva al Ceglie. Ci è stato fatale il quinto fallo subito da Esposito, poi abbiamo commesso tanti errori al tiro. Lavorerò in settimana per capire cosa non è andato per il verso giusto".

Vittoria al cardiopalma per la Gibplast Alba Adriatica di coach Alessandrini. A Giulianova, vittoria maturata nell'ultimo minuto, quello chiave quello più intenso e decisivo, vietato ai deboli di cuore. Sul 66 a 65 per la Giplast, a 30 secondi dalla fine, Cervo sbaglia la tripla del sorpasso e su capovolgimento di fronte, Travaglino a rimbalzo correggeva il tentativo fallito di tripla da parte di Sacripante. A poco più di 2 secondi dalla fine il Globo mandava in lunetta Casasola che fissava il punteggio sul 65-68. Inutile il tentativo di Paganucci di pareggiare, e l'Alba che espugna Giulianova.
Nella squadra di Alessandrini decisiva l'esperienza di Stama (15) e Palantrani (13), mentre nel Globo non basta la prestazione tutto cuore di Simonella (22, 5/6 dalla lunga distanza) e Paganucci (20).
Commenta coach Alessandrini: "Abbiamo compiuto un colpaccio in un campo difficile per tutti - afferma l'allenatore della Gibplast - questa squadra ricordiamo che ha centrato vittorie prestigiose con Ceglie e Martina e Bari, con il cambio di allenatore poi è un'altra squadra.
Gli ultimi trenta secondi di partita sono stati davvero intensi, ricchi di pathos, ma l'esperienza dei miei ragazzi e il gran lavoro di gente come Stama,Palatrani, Casasola ha permesso di aggiudicarci l'intera posta in palio. Abbiamo sangue freddo e grande umiltà nei momenti decisivi del match questo è importante. Ora siamo primi, stiamo facendo un bellissimo campionato ma rimaniamo con i piedi per terra".

San Severo invece in caduta libera. Nemmeno il rientro in panchina di Walter Magnifico riesce a produrre gli esiti sperati, dopo il ko casalingo choc contro il Foggia, ecco uno scivolone contro il CUS Bari, la squadra più imprevedibile del torneo, in grado di perdere 10 punti negli ultimi secondi di partita. Come a Foggia, questa volta sono i baresi a farla franca, con un Donatello Grimaldi ispiratissimo (5/8 da tre) e un Giovanni Sardano rinato a Bari, più il grande lavoro di Cancellieri. Non convince ancora Dragojevic. "Ormai mi sono rassegnato a vivere gli ultimi minuti di gara così intesamente - è il commento del coach del CUS Bari Tonino Bray - siamo una squadra un po' pazza, non riusciamo a chiudere prima la gara e così ce la giochiamo negli ultimi minuti punto a punto. Elogio al grande cuore dei miei ragazzi, la sfortuna stavolta ha girato il volto dall'altra parte, ma se ripenso ai punti gettati per delle ingenuità nei momenti finali mi vengono i brividi Inseguiamo comunque un posto nei playoff"
Inspiegabile il tracollo del San Severo. Una squadra partita con ambizioni prestigiose, perde colpi e non convince del tutto. Bosco aveva dichiarato alla vigilia: "La sfida contro il Bari dirà chi siamo, da qui fino alla fine saranno tutte finali che non possiamo steccare". Alcuni investimenti non si stanno rivelando all'altezza (Bartoletti, Dell'Aquila) e gente come Bosco, Peruzzo,Ambruoso sembra mancare nei momenti decisivi. Occorre un'attenta analisi di tutti per fare quadrato e ritrovarsi, perchè San Severo ha le carte in regola per rientrare nei ranghi.

Chi invece gode di un momento di forma straordinario è la Libertas Foggia che dall'arrivo di coach Roberto De Florio sta viaggiando a livelli record. Undici vittorie su tredici partite, secondo posto in classifica con Ceglie, squadra che gioca una pallacanestro dinamica con tanto agonismo e tanta intensità, contro il Monopoli s'impone 68-60 con la straordinaria serata di Padalino (7/8 da 2, 7 rimb. difensivi) Sisto (17 punti 8 rimb.difensivi) e Chirico, che piazza triple decisive all'incontro. Il Foggia, ci scommettiamo, cis arà fino alla fine ed è una delle candidate alla promozione in B2.

Niente da fare per il Monopoli che deve inchinarsi allo straordinario momento di forma dei foggiani. Bene i giovani Barbati (12) e Simone (14).

Infine, la Libertas Taranto continua a stupire e mette un altro tassello importante nella sua corsa alla salvezza. L'avvento sulla panchina jonica di coach Marco Guerrero è stato determinante, tre vittorie nelle ultime quattro partite (Bari e Penne in trasferta) e nell'ultimo turno con il Lucera in casa. La squadra sembra rinvigorita, rigenerata, gioca con un grande spirito e Guerriro ha lavorato molto sul collettivo dando fiducia ai suoi ragazzi. "
Abbiamo finalmente offerto del buon basket, abbiamo dimostrato di essere una squadra vera anche a chi non ha lesinato qualche critica dopo la sofferta vittoria di Penne (ultima in classifica, ndr). I ragazzi hanno interpretato bene la partita soprattutto nel terzo quarto che è stato super. Il lavoro sta pagando".
Con il Lucera stratosferico Latorre, che conquista la bellezza di 16 rimbalzi, e Piroddu (15 punti, 6/8 da 2). Non basta al Lucera la grandissima prova di uno dei giocatori più forti del girone, Mauro Livio 28 punti (11/15) e del ritrovato pivot biscegliese Piero Leoncavallo (15 punti e 14 rimbalzi). La squadra lucerina merita applausi a scena aperta per il grande ardore con cui si batte e che merita la salvezza per quanto sta facendo vedere.

Chiude la giornata la vittoria del Torre De Passeri contro Penne e quella dell'Aquila contro Campobasso.

Francesco Zizzi





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