Altri » 15/06/2004

Parte la XIX Brindisi-Corfu


Viaggia verso un risultato davvero insperato il numero delle iscrizioni alla XIX Regata Internazionale Brindisi-Corfù: ieri mattina erano quasi 90 le barche iscritte, e questo dato potrebbe anche lievitare considerando che avevano annunciato il proprio arrivo altre sette barche serbo-montenegrine, due croate e quattro greche.
Ma gli organizzatori del Circolo della Vela Brindisi, ormai alle prese con i problemi tecnici dell’ultimissima fase (stazzature, piombature dei motori, verifiche eliche, controlli documenti e certificati), preferiscono non fare previsioni sulla cifra finale delle iscrizioni. Ieri, con 87 equipaggi in lista, vi era già grande soddisfazione (furono 71 le iscrizioni nel 2003 e 68 i partenti).
Erano in navigazione verso Brindisi anche alcune barche provenienti dall’Alto Adriatico, un gruppo agguerrito guidato dalla vincitrice dello scorso anno, il 52 piedi “Moonshine”.
In base alle iscrizioni effettive di ieri mattina, la flottiglia della regata al momento è così ripartita: 19 equipaggi da Bari, 1 da Trani, 1 da Monopoli, 2 dal Gargano, 12 dai circoli della provincia di Taranto, 12 da quelli della provincia di Lecce, 25 di Brindisi. Poi uno da Rimini, uno da Trieste, due da Napoli, uno da Milazzo, due da Pesaro, uno da Giulianova, uno della Lni Milano, uno da Punta Ala e tre dalla Serbia-Montenegro.
La partenza della regata avverrà domani mercoledì 16 giugno alle 15,30 dalla linea tracciata tra la testata della diga di Punta Riso e le Isole Pedagne.
Tra le barche in gara va segnalata Moya dello YC Trieste: si tratta di un cutter aurico della lunghezza fuori tutto di 12,93 metri varato nel 1910 su progetto di William Crossfield nell’omonimo cantiere inglese di Arnside nella Morecambe Bay. La sua peculiarità è la discendenza diretta dai prawner da lavoro, le barche da gamberi che pescavano nel mare del nord nella metà dell’Ottocento. L’evoluzione studiata da Crossfield produsse una barca manovriera, stabile sotto vela e veloce. Il fasciame è in pitch pine con chiodi in ferro zincato. Nel 1992 si è proceduto ad un rifacimento totale degli interni. Moya arrivò nel Mediterraneo nel 1988 ma non dal Canale di Gibilterra, bensì attraverso la rete dei canali francesi che consente di collegare via acqua l’Atlantico al Tirreno settentrionale. Dopo una permanenza in Sardegna, Moya è passata a Trieste. Il suo attuale armatore è Gaetano Terrin. Oggi Moya è la notta della flotta che si appresta a partire per Kassiopi, ed è un vero piacere vedere sotto vela uno scafo che ha 94 anni.

IL CIRCOLO DELLA VELA BRINDISI