Calcio » 17/06/2004

Ferrarese compra calcio e basket. Si, no, forse...

Ha destato scalpore l’intervista di Pompeo Barbiero al presidente dell’Assindustria brindisino, Massimo Ferrarese, pubblicata stamane dal quotidiano Senzacolonne.
In sostanza Ferrarese, nell’intervista, si è detto convinto di rilanciare lo sport brindisino: “Io parto e vado avanti per la mia strada. Se qualcuno mi vuol seguire, mi verrà dietro e potremo e potremo lavorare insieme in favore dello sport brindisino. Altrimenti vorrà dire che farò tutto da solo”.
Il patron della Prefabbricati pugliesi si è detto disposto a rilevare le quote dei maggiori sodalizi di basket e calcio. A convincerlo, a suo dire, il neo sindaco Mennitti che lo ha invogliato ad operare e ad investire in un’impresa di portata rilevante.
Ferrarese ammette, poi, di aver incontrato i maggiori esponenti del Brindisi Calcio (Novembre e Caiulo) ed il presidente della New Basket (Giovanni Di Bella) e di essere disponibile a ripianare i debiti delle società (“ora che il sottoscritto si è assunto questo onere posso assicurare posso assicurare che c’è tutta la volontà e la possibilità di estinguere questi debiti”).
Nel pomeriggio, invece, raggiunto telefonicamente dall’emittente brindisino Puglia Tv, Massimo Ferrarese ha corretto il tiro invitando tifosi e media a non fare “fughe in avanti”. L’interesse a rilevare le quote esiste sempre ma sino ad adesso si è concretizzato esclusivamente alla richiesta di un incontro tra i commercialisti del Brindisi Calcio e quelli del Dott. Ferrarese.
A Puglia Tv l’esponente di Assindustria ha dichiarato che ci si trova davanti ad una situazione difficile poiché le società (soprattutto quella calcistica) ha dei debiti importanti ed ogni decisione sarà presa solo dopo un’approfondita valutazione della situazione patrimoniale.
Intanto, sempre da Puglia Tv, si è appreso che il presidente della New Basket, Di Bella, in vista dell’imminente scadenza dei termini per l’iscrizione delle squadre ai campionati di B2 è in trattative con altre società per cedere il titolo sportivo. Ma i tempi stringono anche per il calcio ed il Brindisi non può più aspettare che le decisioni vengano intraprese in base a logiche preminentemente politiche.