Basket » 19/10/2008
LegaDue: New Basket Brindisi-Jesi=85-93
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Parziali: 26-23, 36-38, 65-58, 75-75
New Basket Brindisi: Virgilio 2, Parente 7, Porzingis 12, Killingsworth 26, Caprari, Feliciangeli 4, Cardinali, Hatten 26, Bruttini 3, Mocavero 5. Coach Perdichizzi
Jesi:Maggioli 18, Bastoni 3, Cuffee 12, Rossini 5, Boykin 12, Maestranzi 20, Ryan 9, Raminelli 2, Sambugaro 3, Cantarello 2. All. Zanchi
Arbitri: Weidman, Federici e Paronelli
Note: Brindisi: 25/41 (61%) da due, 6/25 (24%) da tre, 17/20 (85%) liberi, 31 rimbalzi, 15 PP , 12 PR ; Jesi: 21/31 (%) da due, 10/32 (32%) da tre, 21/27 (78%) liberi, 34 rimbalzi, 16 PP, 10 PR.
Prima sconfitta interna stagionale per la New Basket Brindisi. Al cospetto di uno Jesi ben impostato tatticamente e dotato di atleti di categoria validi ed esperti, i biancazzurri lottano fino alla fine, palesano una buona pallacanestro ma riescono a perdere una partita che sembrava vinta. Tutto merito dei marchigiani, mai domi e capaci di improvvise accelerazioni e lampi di gran classe. Come quelli di Maggioli e Ryan che, nell'ultimo minuto dei tempi regolamentari, realizzano due canestri dalla lunga ed in meno di 30 secondo annullano un divario che Brindisi, con fatica, era riuscito a costruirsi per tutto l'arco dell'incontro.
Peccato. Ma si deve guardare avanti e pensare in positivo. La matricola Brindisi ha giocato alla pari con la squadra che guida la LegaDue a punteggio pieno.
La cronaca.
Brindisi parte con Parente, Hatten, Porzingis, Bruttini e Killingsworth; Jesi schiera nello startin' five Maestranzi, Boykin, Maggioli, Cuffee e Ryan.
La gara, dopo una breve fase di studio, diventa aperta e bellissima. Jesi fende la difesa a uomo locale con ottime incursioni di Cuffee e con tiri dalla distanza dello stesso Cuffee e di Maggioli; Brindisi risponde colpo su colpo mettendo in evidenza, oltre che un mobilissimo Killy, Porzingis e Bruttini in versione molto volitiva e combattiva.
Gli ospiti tentano il break portandosi sul 7-11 ma la New Basket c'è: la difesa prende le contromisure e Parente, in cabina di regia, diventa il grande ispiratore di fulminanti contropiede. In pochi minuti i padroni di casa ribaltano la situazione portandosi a condurre per 19-15 e chiudendo il primo quarto in vantaggio di 3 punti (26-23).
L'avvio del secondo quarto è di chiara marca marchigiana. Gli uomini in maglia arancione operano un break di 5-0 e si riportano in testa al punteggio, poi Perdichizzi chiama sul parquet di gioco Davide Virgilio e Mocavero e la manovra locale guadagna velocità ma perde di fluidità anche perchè Brindisi palesa difficoltà a leggere ed attaccare la zona ordinata da coach Zanchi. Dopo una bomba di Virgilio, i biancazzurri smarriscono la via del canestro per quasi 4 minuti. Jesi, però, non riesce ad approfittarne appieno per colpa di troppi errori al tiro, soprattutto dalla grande distanza.
Poco dopo la metà del periodo, Sambugaro mette a segno la bomba del 29-33 e Perdichizzi, dopo aver fatto ruotare tutti gli uomini del roster, ripropone il quintetto iniziale. Brindisi, nonostante gli avversari giochino sensibilmente meglio, evita che Jesi prenda il largo nel punteggio. La sirena di metà gara arriva quando il tabellone segnapunta riporta Brindisi-Jesi=36-38.
Al rientro in campo Jesi assesta un 4-0 iniziale (36-42) subito annullato da due canestri di Hatten che, come accaduto nelle precedenti partita, mostra tutta la sua bravura offensiva nei secondi venti minuti. Jesi, che aveva cominciato con la difesa a uomo, passa a zona e Brindisi, stavolta, non si fa sorprendere: poco prima di metà frazione Feliciangeli mette dentro il canestro del sorpasso (46-45). Quando uno splendido assist di Killy porta a canestro Daniele Parente e, soprattutto, quando Boykin ferma intenzionalmente Hatten lanciato verso il canestro, il PalaPentassuglia si infiamma ancora di più. L'impianto di contrada Masseriole esplode quando Porzingis da 8 metri centra il bersaglio portando Brindisi a + 8 (55-47 a 13' dal termine). Brindisi insiste ed Hatten (canestro da sotto più libero realizzato) regala il +11 (58-47).
Jesi, comunque, non molla e, guidata da un Maestranzi in gran spolvero, riduce il divario a - 5 (61-56) prima che Brindisi chiuda il terzo quarto in vantaggio di 7 lunghezze (65-58).
In avvio di ultimo quarto, con Brindisi che schiera in campo Virgilio e Feliciangeli, Jesi trova i canestri della rimonta. Sono Maggioni e Maestranzi (da tre) a trovare i canestri che portano i marchigiani a - 2 (67-65 a 7'36'' dal termine).
E' Hatten ad assumersi le maggiori responsabilità offensive e ricacciare indietro ogni velleità di pareggio di Jesi. A metà periodo è 71-67 un punteggio che rimarrà fisso per circa due minuti, finchè, cioè, Porzingis non sfrutta a dovere un assist al bacio di Killy (73-67). Quando Hatten, a 1'50 dalla sirena, mette dentro il canestro del +6, la bilancia sembra pendere definitivamente dalla parte di Brindisi ma Maggioni e Ryan, in meno di 30'', mettono sul piatto il peso di due canestri da 3 punti ed il punteggio torna in parità (75-75).
Ultimi 30'' con Brindisi che ha la palla in mano e decide di far trascorrere tutti i 24'' dell'azione prima di scoccare il tiro. La bomba di Parente, però, si infrange sul ferro ed il successivo contropiede di Bastoni non frutta il canestro. Si va al supplementare.
Jesi riparte a razzo: Boykin segna da sotto e subisce il fallo trasformato in punto supplementare (75-78), Maestranzi manca per due volte il canestro del pericolosissimo +6 e Killingsworth riduce il divario a - 1 realizzando un prezioso 2/2 dalla lunetta. Perdichizzi, per contrastare e creare problemi ai centimetri di Cantarello e Boykin, gioca la carta del doppio pivot ma con scarso successo. I meccanismi offensivi sembrano essersi inceppati improvvisamente e Brindisi segna solo e soltanto dalla lunetta. Diverso il discorso per gli avversari: Ryan, a 2'30'' dal termine, piazza la bomba del +4 (79-83), Brindisi perde palla sulla rimessa e Cuffee guadagna un fallo realizzando i due seguenti tiri liberi (79-85). A 1'13'' dal termine, sul punteggio di 81-87, Perdichizzi chiama time-out ma Jesi è una squadra troppo esperta e quadrata per perdere una partita oramai vinta. Termina 85-93 tra gli applausi dello sportivo pubblico del PalaPentassuglia.
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