Basket » 16/11/2008
C Dil.: Ceglie-Bisceglie=64-77
PARZIALI: 20-16, 30-29, 49-50, 64-77
CEGLIE: Fucek 16, Cipulli 5, Vozza 2, Fanelli 5, Travaglino,
Abet 4, Motta 21, Stuppia 5, Corbetta 8, n.e. Santoro. All.
Djukic.
AMBROSIA BISCEGLIE: Arcini, Gramajo 20, Ambrosecchia 16,
Nardin 7, Onetto 11, Novati 7, Polselli 14, Comignani 2,
n.e. Kabunda e Logoluso. All. Ciracì.
ARBITRI: Napolitano di Napoli e Marino di Cesena.
NOTE: Spettatori 600 circa, di cui un centinaio provenienti
da Bisceglie.
Il Ceglie si sgonfia al cospetto di un
Bisceglie cinico e spietato che vola sulle ali
dell'entusiasmo e sbanca il Pala2006 con un 27-15
nell'ultimo quarto che mette in castigo un Ceglie troppo
lento e abulico che ha pagato stasera la poca cattiveria
agonistica ed è stato castigato dalla squadra barese che
si stacca proprio dai cegliesi ed è seconda solitaria.
Ultimi cinque minuti da dimenticare per i cegliesi, parsi
imperfetti e mai in grado di cambiare il passo al match,
nemmeno dopo aver raggiunto il massimo vantaggio al
15'(28-20), dove uno dei pochi a salvarsi è stato Paulinho
Motta, (21 punti), ma troppo solo, dove la serata in
chiaroscuro di Corbetta e Vozza è risultata decisiva.
Una tripla di Cipulli lasciava presagire il meglio, ma poi
anche lui sparisce dal campo e il Bisceglie comincia a
prendere confidenza con i suoi titani, da Diego Ismael
Onetto, passando per Emiliano Gramajo, due che non hanno
bisogno di tante presentazioni, che fanno la fortuna di
coach Ciracì.
Ma qualche decisione dubbia della coppia arbitrale fa
infuriare il pubblico e i giocatori cegliesi, qualche
decisione un po' dubbia, diversi falli in attacco fischiati
ai giocatori cegliesi andrebbero rivisti.
La carica di Emiliano Fucek tiene a galla il Ceglie,
l'argentino lotta contro i Gramajo e i Polselli sotto
canestro per trovare spazi, ma è poco supportato e le sue
armi risulteranno vane. Tanto impegno per lui, ma viene
coinvolto nel grigiore generale della serata.
Daniele Fanelli è poco incisivo, ci si aspettava qualcosa
in più dal ragazzo di Taranto, mai entrato in partita e
andato in confusione, così come Valerio Abet e Ivan
Stuppia, mentre il primo non è stato tenace e pratico come
nelle precedenti uscite contro l'Office Group Taranto e
Collana Napoli, il secondo accusa un po' di stanchezza,
perde il duello con il suo dirimpettaio Lollo Novati e non
punge in attacco. Aspetteranno tempi migliori.
Djukic cerca nei cambi la soluzione per confondere le idee
al Bisceglie, cambia piu volte l'assetto tattico, toglie un
ispirato Corbetta, lo farà successivamente con Cipulli e
Vozza, il Bisceglie dapprima sorpassa al 23' (35-34), poi
sale in cattedra Onetto, uno che in questa categoria può
farla ad occhi chiusi, e spinge i suoi compagni verso quel
break decisivo che fa ingranare Bisceglie. Suo il canestro
del +5 (54-49), fino alla reazione cegliese che si riporta
sul -1(56-55). Qualche fallo di troppo dei cegliesi pesa di
troppo sul risultato, diversi palloni persi, e le
ingenuità si pagano a caro prezzo
Ceglie non riesce a trovare l'affondo giusto, era li che
bisognava essere incisivi, aggredire i loro portatori di
palla ma è stato il Bisceglie che negli ultimi 5' minuti
ha chiuso il match grazie alle triple di
Gramajo,Ambrosecchia, e Lollo Novati per l'allungo decisivo
(75-62).
Finisce tra la delusione del pubblico cegliese che non si
aspettava una prestazione sottotono dei propri beniamini,
che incassano la seconda sconfitta stagionale, anche questa
casalinga, contro una diretta concorrente e in virtu di
questo risultato "retrocede" al terzo posto.
Sconfitta da analizzare, da capire cosa non è andato e il
perchè non si è avuta la reazione giusta.
Contro le cosiddette grandi c'è bisogno di ben altra
mentalità, la squadra non ha giocato male, è stata
sempre attaccata al risultato, ha messo in difficoltà i
lunghi e gli esterni biscegliesi, che poi negli ultimi
trecento secondi hanno trovato i guizzi giusti per sbancare
il parquet cegliese.
Francesco Zizzi |