Basket » 03/12/2008
Adesso basta con questa girandola. Di Mimmo Consales
Pubblichiamo un intervento di Mimmo Consales estratto dal "Tabellone del Basket di Brundisium.net" circa la situazione di crisi venutasi a creare all'interno della New Basket Brindisi:
Approfitto di questo fantastico strumento che Oreste ed i suoi amici mettono a nostra disposizione per dirvi come la penso su ciò che sta accadendo nell'Enel Brindisi. Ho sofferto da tifoso, ancor più che da giornalista, per tanti anni prima di riassaporare il gusto della Lega due. Un trionfo, quello dello scorso anno, che è giunto al termine di un campionato bellissimo. Ma la Lega due è tutta un'altra cosa. Lo sapevano bene tutti e lo sapevamo anche noi. A questi livelli si galleggia solo se si evitano errori grossolani e soprattutto lavorando sodo. Certo, bisogna avvalersi di professionalità esterne, di gente esperta del settore, ma non si può pensare di lasciare carta bianca su tutto perché poi accade ciò che è successo lo scorso anno con Rinaldi e, sotto certi aspetti, ciò che sta accadendo quest'anno. Facciamo due conti: Ferrarese non ha badato a spese in sede di allestimento della squadra ed ha ingaggiato tutti i giocatori richiesti tra coloro che si sono dichiarati disponibili a venire a Brindisi. Del resto, la nostra è una società solida e ben quotata a livello di immagine e quindi gli atleti sotto certi aspetti fanno a gara per vestire la casacca biancoazzurra. Con questi presupposti il pallino è stato messo nelle mani di Santi Puglisi e di coach Perdichizzi. Alla fine è venuta fuori una squadra accettabile, perfettamente in grado (a mio parere) di raggiungere la salvezza con un certo anticipo. Undici giocatori (a proposito, ma quando si comincerà seriamente a metter mano alla ricostituzione del vivaio?), con la mai sopita speranza di portare a termine un colpaccio in corso d'opera. Ed invece cosa accade? Che ai primi spifferi di vento di crisi i tanti galli nel pollaio della società brindisina cominciano a far circolare strane voci su tagli di giocatori. il primo che si è sentito traballare la sedia è stata Cardinali. I soliti colleghi ben informati lo hanno già dato in partenza e nessuno si è preoccupato di tutelarlo, smentendo categoricamente queste voci. Poi l'attenzione si è spostata su Porzingis (messo addirittura fuori squadra) e successivamente su Bruttini. Alla fine, però, il primo ad andar via è stato Caprari (ma non ci era stato detto che avrebbe costituito un asse portante della squadra?), seguito a ruota da Malamov. Nel frattempo è arrivato Raymond Tutt, un ragazzo tranquillo ed anche bravo dal punto di vista tecnico, ma che è completamente fuori condizione e, a mio parere, davvero c'entra poco con questa squadra. Porzingis riesce a tirarsi fuori dall'inferno e viene reintegrato in prima squadra. Come dire che il "tagliato" non è più lui. Ma tra i tanti che rischiano il posto in squadra c'è anche chi vuole andar via spontaneamente. Si tratta di Virgilio che, per punizione, viene portato in panchina ma tenuto fermo a prender freddo. Dopo la disfatta di Livorno, però, si torna a parlare del taglio di Porzingis (poverino...)mentre il patron è costretto a metter mano al portafogli per far giungere a Brindisi un greco di buon livello tecnico. quindi, riassumendo, Caprari e Malamov sono andati via, mentre l'odore dell'esonero è stato fatto sentire a Cardinali, Porzingis e Bruttini, mentre Virgilio ha fatto da solo. In totale sei giocatori su undici! Si sono salvati dalla baraonda i due americani, Parente, Feliciangeli e Mocavero.
Probabilmente mi sbaglierò, ma la crisi di risultati è frutto anche di questo stato confusionale che ha cancellato la tranquillità dalla testa dei giocatori. A mio parere era compito di Puglisi pensare a tenere tutti a bada ed a decidere eventuali correttivi confrontandosi con il coach e con il patron. Ed invece la sorte di ognuno di questi ragazzi è stata decisa e poi modificata sulle pagine dei giornali (ma qualcuno parlerà pure con i colleghi....Mica se le inventano le cose, tanto più perché poi puntualmente si avverano....), su qualche tavolo di ristorante o per strada. Non voglio difendere nessuno, ma in Lega due non ci si possono permettere certi errori gestionali. Altrimenti si sprofonda nell'anonimato delle zone basse. ed allora bisogna correre ai ripari. Cosa penso? Ferrarese, a cui spetta il merito di aver messo in piedi e di continuare a mantenere questo giocattolo così bello, deve cominciare ad occuparsi personalmente della squadra come se fosse una sua azienda. Inizi con il chiamare in causa Puglisi e Perdichizzi. Li metta seduti di fronte alla sua scrivania e si faccia spiegare come mai abbiamo sbagliato ben sei acquisti durante l'estate e come mai abbiamo fatto arrivare in città un Tutt che oggi può fare poco più che il turista. Chieda, insomma, che qualcuno si assuma la responsabilità di ciò che è accaduto e, se necessario, prenda le decisioni del caso. A tutti gli altri dirigenti, poi, Ferrarese imponga la linea del silenzio. Insomma, per un bel po' parli solo lui, perché quando la barca rischia di affondare è il comandante che si deve assumere ogni responsabilità. Sul piano tecnico si lasci andar via Virgilio e si decida una volta per tutte il futuro di tutti gli altri. Dopo di che, fino al termine del campionato, si va avanti con gli uomini a cui Ferrarese avrà dato fiducia insieme al coach. E non si cambi più nulla! Sono certo che i tifosi veri apprezzeranno la linea della fermezza e sosterranno la squadra in casa e in trasferta. Un'ultima annotazione riguarda noi giornalisti. Leggo sul tabellone di Brundisium di pranzi e cene tra giornalisti, atleti, tecnici e dirigenti. Non so a chi ci si riferisca. Posso solo dirvi che scrivo di basket esattamente da trent'anni e non ho mai - dico mai - neanche quando ho avuto cariche dirigenziali, pranzato o cenato con giocatori e tecnici (salvo la consueta cena natalizia) ed in trasferta ho scelto di soggiornare in un albergo differente rispetto a quello della squadra. Ognuno il suo ruolo, insomma, in ossequio alle rispettive professionalità e per conservare il diritto di critica che un clima troppo confidenziale inevitabilmente non consente. Anche in questo caso Ferrarese ha mezzi e capacità per sapersi imporre e per tenere la squadra al riparo da pettegolezzi e da presenze ingombranti come possono risultare quelle di noi giornalisti. Chi scrive e parla in radio e in tv vada a seguirsi gli allenamenti (a proposito, caro patron, dica ai suoi di smetterla con queste porte chiuse. La squadra è patrimonio di tutti e si lavora in tranquillità anche se ci sono mille appassionatgi sugli spalti) e trovi da lì gli spunti per confezionare i servizi.
L'Enel Brindisi ha tutti i mezzi per risalire la china. Può farlo da subito se Ferrarese prenderà in mano la situazione, imponendo dosi da cavallo di una cura del rigore che nello sport - ne sono certo - conta più di qualsiasi altra cosa per raggiungere risultati importanti. Io la penso così. Grazie per l'attenzione.
Estratto dal Tabellone del Basket, alle ore 0.51.41 del 03/12/2008 |