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Atletica: Giacomo Leone eletto in Consiglio Federale della FIDAL

Altri » 11/12/2008

Atletica: Giacomo Leone eletto in Consiglio Federale della FIDAL

Giacomo Leone corre ancora per la sua società le Fiamme Oro di Padova, nel 2008 ha vinto due gare una mezza maratona a Piacenza lo scorso Marzo ed in gennaio la Maratona del Salento, la sua gara i 42km e 195metri.

Nell’anno olimpico 2008 ha deciso di schierarsi politicamente e di sostenere dall’alto la direzione dell’Atletica Italiana. Ha raccolto consensi con una campagna personale ben accolta dal movimento ed il 30 Novembre a Torino è stato votato nella quota atleti all’interno del Consiglio FIDAL ed il 5 Dicembre c’è stata la prima assise a Roma del rieletto Franco Arese Presidente FIDAL, con obiettivi rivolti ad un nuovo sostegno dalla base per la promozione, diffusione e pratica dell’Atletica azzurra. Giacomo Leone in carriera vanta la vittoria alla maratona di New York del 1996 (ancora oggi l’ultimo italiano a vincerla), il 5° posto ai Giochi Olimpici di Sidney, partecipazioni ai Mondiali ed Europei. Palmares di assoluto livello cui si aggiunge anche il record italiano in Maratona in 2h07’52” a Otsu (Giappone) nel 2001. La sua prima grande affermazione il bronzo europeo junior in Maratonina a Plovdiv nel 1989.

Il francavillese, anno 1971 di nascita, non teme il suo impegno nella politica dello sport, la sua decisione parte dalla sua terra e dalla sua esperienza: “Per non veder ancora abbassare il movimento Atletica Leggera – afferma Leone - che oggi vive una crisi di reclutamento. L’Atletica è lo sport più affascinante e globale del mondo. Deve essere dei giovani a partire dalle scuole, dove oggi è praticato pochissimo. È da ricreare la simbiosi dirigenti-allenatori-atleti. L’agonismo tipico di questi sport è la migliore cultura ed educazione per la società del futuro. Serve per crescere, affrontare e superare ogni ostacolo che presenta la vita quotidiana. Nulla deve essere dovuto, tutto conquistato”.
L’Atletica è la Regina degli Sport, riconoscimento indiscutibile per capacità all’educazione fisica oltre che di fascino e bellezza delle sue discipline, dalle corse ai salti e lanci. Vive in Italia un momento di crisi, gli esperti parlano di caduta o sparizione della stessa. Pochi ed inespressi talenti che si perdono. Leone parla con decisione del difficile sforzo necessario oggi in ogni regione, provincia e comune per tornare ad avere con le vittorie i nuovi esempi. Lui è stato uno dei maggiori protagonisti sotto la guida di Piero Incalza partendo da Francavilla Fontana, dai primi tesseramenti nella Libertas Lecce e poi nella Fiamma Atletica Sud Puglia Brindisi del dott. Sandro Pennetta.
“C’è una lunga e continua onda di non avviamento alla pratica. Non esiste programmazione ed è azzerato il rapporto con la scuola dove l’atletica nasceva. Serve l’impegno della FIDAL per premiare i docenti di educazione fisica, non deve essere la scuola a volere l’Atletica, ma noi dell’Atletica a riprendere la scuola ad ogni livello. I ragazzi si possono innamorare di questo sport base di ogni altro. Oggi si fanno più convegni e incontri sull’obesità infantile che di gioco e sport. I ragazzi devono giocare per confrontarsi. L’Italia è sempre stata fondata sul lavoro e sullo sport. Ripeto, come educazione alla società in cui viviamo e che costruiamo. Non sono interessato a far rimanere parole nel vuoto, vivo e mi comporto con atteggiamenti concreti ”.

Non è facile terminare una carriera agonistica. Dopo anni vissuti in prima linea correndo in ogni angolo del mondo, in ogni stagione dell’anno, con il caldo umido come con il freddo più gelido. Molte volte gli atleti pagano con lo sforzo i comportamenti sbagliato dei dirigenti. Classe ricca nello sport ma da trasformare con maggiore qualità.
“Correrò ancora gare corte per la mia società la Polizia di Stato. Il mio approccio nella fase di candidatura politica mi ha visto conoscere un ambiente chiuso e restio ad accettare le novità. Non voglio basare tutto sul mio entusiasmo. Cerco il dialogo, la classe dirigente vive il salto nel buio nel rapporto con tecnici e atleti. Non sfido nessuno, voglio compromessi rivolti a creare i passaggi obbligati per innovare.
L’Atletica è diffusa in tutto il pianeta, ci sono oltre 200 Nazioni che schierano atleti che possono vincere medaglie olimpiche (la piccola Jamaica, le piccole isole caraibiche, i paesi dell’est Europa emergenti e giovani). Massima competizione e tanti esempi da sfruttare con esperienze decennali di grandi scuole. Da atleta sapevo chi erano i miei avversari e come prepararmi e gareggiare. L’approccio da dirigente lo vedo fondato sul gioco di squadra, fondamentale anche in uno sport individuale come ogni disciplina del giro di pista, della strada o dei cross. Le regole politiche non sono scritte ma sono confronto costruttivo e non particolare. Passaggi obbligati ma semplici”. Il gioco di squadra Giacomo Leone l’ha creato fisiologicamente sin dagli anni ’80 e ’90. Lo spogliatoio di molta gente della Puglia che correva ogni giorno era la falegnameria di suo padre, con vicino una scuola elementare, un Liceo Scientifico e il suo I.T.C. G. Calò. Tutto nel raggio di 200metri e due strade. Sorte ma fulcro fondamentale volle che Piero Incalza abitava nella terza strada, appena dietro la sua.

“E’ passato un quarto di secolo da quando tutto cominciò. Da Juniores ero 4° o 5° nelle gare regionali della mia Puglia. Tanti praticanti. Lo stadio di Atletica di Brindisi, oggi intitolato all’indimenticato Prof. Lucio Montanile, era pieno di giovani atleti e di campioni. Mennea nel 1980 corse su quel tartan la migliore prestazione mondiale dell’anno sui 200m! Voglio dedicare le mie energie per creare ancora quanto già successo a Francavilla e nel mio territorio provinciale e regionale, nelle sue campagne e nelle sue scuole. Nella vita ho fatto l’atleta e lo voglio fare ancora. Gare e ritorno al sistema scuola-società sportive che ho trovato sono il progetto realizzabile, come avvenne con i miei primi passi già negli anni ’80. E’ tutto possibile. Con freschezza di idee e azioni e rifacendosi a quanto già successo. Per l’Atletica sport di vera eccellenza. Serve al fisico dei nostri figli ed alle nostre società in evoluzione”.
Giacomo si dedica allo sport più di prima. “Ho molti interessi, conosco il mondo e le difficoltà. Potrei dedicarmi alla mia vita e famiglia. Ma la passione per l’Atletica mi ha catturato. Voglio dare ancora molto a questo sport. E’ parte forte della mia vita, e non per la vittoria a New York o altre soddisfazioni”.

Alessandro Fino
www.maratoneti.com





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