Basket » 23/12/2008

Quanti pensieri per l’Enel! di Giampiero Lofoco

Domenica scorsa, in Brindisi-Varese……
a cosa avrà pensato il presidente di Lega Due, Valentino Renzi, ospite della New Basket, assistendo al lungo applauso tributato alla pluridecorata squadra ospite e all’incessante e incondizionato incoraggiamento per la squadra di casa, ultima in classifica?
A cosa avrà pensato il patron Massimo Ferrarese che, per sua stessa ammissione, ha spesso messo da parte altri interessi per dedicarsi con tutte le energie alle migliori fortune di questo team che, a giusta ragione, considera un patrimonio della città?

A cosa avrà pensato coach Giovanni Perdichizzi scendendo in campo pochi minuti prima della palla a due, con in testa le sei sconfitte consecutive ma convinto della validità delle sue scelte, nel vedere il pubblico che lo applaudiva e lo incoraggiava?
A cosa avrà pensato il direttore generale Antonello Corso che si è sempre esposto in prima persona nei momenti bui, dividendo invece il palco con tutti i suoi collaboratori nelle occasioni di festa, accettando critiche a volte “feroci” ma restando al suo posto a muso duro anche a costo di rimettersi in gioco giorno per giorno?

A cosa avrà pensato il direttore sportivo Santi Puglisi, mai trovatosi al timone di una squadra all’ultimo posto in classifica per una serie di imprevedibili situazioni ma calato in una realtà pronta a riprendere la corsa e che molto a lui deve (grazie alla sua esperienza, garbo e signorilità) in termini, tra l’altro, di organizzazione interna e relazioni con le alte sfere del basket italiano?
A cosa avrà pensato Raymond Tutt nel giocare, finalmente, come sa sollecitando l’entusiasmo dei tifosi, la soddisfazione di chi lo ha voluto a Brindisi e il compiacimento dei suoi compagni di squadra, protagonisti con lui dell’impresa di battere Varese?
Quanti altri pensieri! In chi, per la giovane età, non ha vissuto i mitici anni ’80 limitandosi a vedere filmati dell’epoca o ad ascoltare i racconti di allora ma verificando ora, dal vivo, cosa significa giocare in un campionato professionistico. In chi quegli anni li ha vissuti con entusiasmo, con attaccamento, con abnegazione alla “causa” biancoazzurra per poi sprofondare anch’egli nell’oblio per un ventennio salvo poi ritornare (da pochi mesi) in alto. Già, a cosa avrà pensato ciascuno di noi alle 18.25 di domenica scorsa col tabellone luminoso che segnava “Brindisi 0 – Varese 9” e con lo spettro dell’ennesima sconfitta, forse, dalle nefaste conseguenze?

A cosa avrà pensato alle 19.55 al suono finale della sirena e con lo stesso tabellone che indicava “Brindisi 94 – Varese 83”, nella pacata ma obiettiva constatazione che risalire in classifica si può? Brindisi, in questa stagione, è tornata nella serie che le compete; ciò è costato tanto, tantissimo. Dovrà crescere, migliorarsi, lavorare per restarci, radicarsi. In tutti mille pensieri, mille domande ma una sola risposta (pregna di enfasi finché si vuole ma…..tant’é), ancor meglio un solo proposito, un solo obiettivo per il nuovo anno. Facile immaginarlo, vero? Auguri Brindisi!

GianPiero Lofoco
Resp. Relazioni Esterne Enel New Basket Brindisi

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