Basket » 18/01/2009
C Dil: Monopoli-Ceglie= 107-80
MONOPOLI - Un'ecatombe. La partita di Monopoli è stata
una caporetto per la Monna De Lizia Ceglie Messapica che
crolla al cospetto di un avversario assolutamente perfetto
per aggressività e concentrazione ed esce letteralmente
con le ossa rotte dalla trasferta barese.
È stata la brutta copia della bella squadra ammirata nelle
precedenti uscite quella che ha sfidato gli uomini di
Antonio Lezzi, mai visto un Ceglie così scialbo,opaco,
assente dal campo, i tanti errori commessi hanno pesato
subito sul match, e la gara si è fatta già in salita per
gli uomini di Djukic, costretti sin da subito all'affanno
per risalire la china.
Ma si capiva subito che non sarebbe stata serata, è stata
per Ceglie la classica partita iniziata male e finita
peggio.
Sembrava il replay della partita dell'Enel Brindisi a Casale
Monferrato, con i piemontesi di coach Marco Crespi,
capitanati da Dowdell,Smith,George,Formenti pronti a mettere
il sonnifero agli uomini dello sceriffo Perdichizzi. Stessi
titoli di coda, il Ceglie perde 107-80, con ben 27 punti di
scarto nella serata horribilis.
Diceva Marco Bonamico di Raisportpiù in sede di cronaca:
"A volte si dicono frasi di prassi come sconfitta pesante,
immeritata, passivo eccessivo, ma mai frasi sono state più
sbagliate, la sconfitta ci sta tutta" E se lo dice un grande
come il marine Marco Bonamico!
Le facce di Djukic, di Motta, e di Fucek la dicevano lunga
al suono della sirena finale, musi lunghi, e mente rivolta
chissà dove, della serie "vorrei essere altrove in
questo momento".
Troppo forte il Monopoli, che ha mostrato una maggior forza
fisica, una precisione chirurgica al tiro con esterni e
lunghi in grado di entrare nel burro della difesa cegliese,
con penetrazioni, 1 vs 1 andati a buon segno,
pick'n'roll e taglia fuori andati a buon fine.
Presi per mano dalla ditta D'Andrea-Mazzotta (50 punti in
due, 40 di valutazione per Frank) i tutti verdi di casa
hanno avuto il polso del match, con le 5 triple di Mazzotta
che hanno piegato le resistenze cegliesi e gli affondi di
Renzo D'Andrea che ha annullato da solo prima Abet e poi
l'abulico Travaglini creando il panico negli avversari.
Qualche mossa sbagliata di Djukic e le disattenzioni di
troppo hanno fatto da cornice al resto, 18 palloni persi (5
recuperati dall'onnipresente Mazzotta) sono stati il
tallone d'achille cegliese che ora deve meditare parecchio
e deve rimettersi subito al lavoro per ritrovare il
carattere perduto.
Serata storta per i senatori, a partire da Paulinho Motta,
apparso nervoso e impreciso (4/13 è un pesante fardello
per uno come lui) ma una serata storta capita anche agli dei
come lui.
Ha tirato troppo la carretta l'asso di Aracatuba e quando
manca la sua fantasia e i suoi inserimenti in area e dal
perimetro il Ceglie ne risente parecchio (come l'Inter
senza il suo miglior Ibrahimovic).
Forse questa squadra risente delle incertezze, coach Djukic
deve dare un assetto ben delineato alla squadra, a volte
stravolge troppo gli equilibri, dovrebbe dare un quintetto
base alla squadra ma i troppi esperimenti possono dare in
confusione. Va bene abbassare il quintetto, insistere sui
mis-match, però bisognerebbe fare capire come ci si
comporta in campo e come fare per arginare i pericoli creati
dal Monopoli.
A rimbalzo il Monopoli ha costruito la sua vittoria (39
contro i 28 del Ceglie) altro indizio che fa una prova.
Di Daniele Fanelli stupisce l'assenza di continuità, o
quasi, non riesce a trovare la lucidità giusta e non trova
il coraggio nei momenti decisivi, i suoi punti servono tanto
alla squadra ma trova sempre sbarramenti dalla sua parte. Ha
toppato Valerio Abet, che ha perso il duello col suo
dirimpettaio salentino, mentre Di Leonardo ancora è ancora
immerso nei suoi dubbi. Omissis per Marco Travaglini.
Non bastano l'impegno di Santiago Corbetta ed Emiliano
Fucek, i migliori del Ceglie stasera, che strappano la
sufficienza caricandosi la squadra nei momenti difficili del
match. Sei triple per Santi che non sono bastate. Al 20'
il Ceglie è sotto di 1 (47-46) poi tornerà avanti di
qualche punto all'inizio del terzo quarto ma non trova lo
strappo giusto per condurre il match.
Il Monopoli ha giocato una grandissima partita di squadra,
è un gruppo compatto,unito, si passano tutti il pallone e
difendono con costante aggressività, mentre al Ceglie è
mancato tutto quanto, non si può pensare sempre che i
singoli possano sbloccare il match. Occorre umiltà.
Si poteva in questi casi insistere sulla zona mista, sulla
box-and-one (4 a zona e uno a uomo) ma la difesa è stata
un nervo scoperto del Ceglie che ha concesso tutto quanto al
Monopoli che ha compiuto una vittoria meritatissima e
costruita grazie all'unità di gruppo creata da quello
stratega che risponde al nome di Antonio Lezzi. E' lui ad
avere creato un piccolo miracolo per questa squadra che ora
può spingersi oltre la salvezza. Si è comportato bene
anche Walter Mancini, chissà se gli sarà dispiaciuto
infierire contro la sua ex squadra. L'ultimo quarto è
stata una bastonata, 34-18 per Monopoli, con i Mazzotta, i
D'Andrea, i Luisi, i Persichella pronti ad infierire e a
passeggiare sul corpo dell'avversario.
Ma il Ceglie deve ritrovare l'umiltà perduta,
cospargersi il capo di cenere e ripartire già da domenica
prossima quando troverà in casa il Salerno del nuovo coach
Sabatino che ha battuto in casa la Due Esse Martina, al
secondo ko consecutivo. Una settimana per far tornare il
sereno e spazzare via le nubi nere.
FRANCESCO ZIZZI
Addetto Stampa Basket Ceglie Messapica
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