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LegaDue: New Basket Brindisi-Venezia=86-84

Basket » 25/01/2009

LegaDue: New Basket Brindisi-Venezia=86-84



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Parziali: 23-23, 40-38, 58-61, 76-76
New Basket Brindisi: Virgilio 2, Masi n.e., Killingsworth 23, Gioulekas 15, Feliciangeli 6, Cardinali 9, Hatten 27, Bruttini n.e., Mocavero 2, Tutt 2. Coach Perdichizzi
Venezia: Bonora 2, Rombaldoni 6, Causin 11, George 8, Farioli 8, Green 10, Meini 10, Janicenoks 6, Alberti 2, Carrizo 21. All. Bizzozi
Arbitri: Bigi, Taroti e Giovanrosa
Note: Brindisi: 22/31 (71%) da due, 5/20 (25%) da tre, 27/43 (63%) liberi, 39 rimbalzi, 24 PR, 15 PP; Venezia: 22/34 (65%) da due, 9/30 (30%) da tre, 13/15 (87%) liberi, 37 rimbalzi, 16 PR, 24 PP

Importante vittoria della società New Basket Brindisi Srl in una gara che aveva tutto il sapore dello spareggio salvezza. Brindisi e Venezia sono due neopromosse che, per le possibilità economiche sbandierate in campagna acquisti, avrebbero potuto ambire a qualcosa di più, ma hanno entrambe pagato lo scotto del noviziato.
Il successo dei padroni di casa giunge al termine di un confronto intenso che Brindisi ha affrontato senza capitan Parente, seduto in panchina "in borghese" per un infortunio patito in allenamento. Anche Venezia deve fare a meno di un uomo importante, Bougajeff rimasto a casa per "impegni familiari".
Un successo che vale doppio, soprattutto alla luce dei risultati di giornata che hanno portato alla vittoria quasi tutte le dirette concorrenti per evitare la retrocessione.

La gara:
Brindisi parte con Virgilio, Hatten, Gioulekas, Feliciangeli e Killingsworth; Venezia risponde con Meini, Green, Janicenoks, Alberti e Geroge.
Il primo tempo è molto equilibrato con le due compagini che praticano un basket molto diverso: più fisico e compassato il gioco dei lagunari, più dinamico e agile quello dei pugliesi.
Entrambe le squadre difendono a uomo ma gli scontri uno contro uno sono quasi sempre a vantaggio degli offendenti. Il risultato è che il folto pubblico del PalaPentassuglia assiste ad una gara gradevole, impreziosita da ottime azioni individuali. Venezia gioca più di squadra portando a canestro quasi tutti gli atleti chiamati in causa; Brindisi privilegia le giocate di Killingsworth (molto più scattante di Alberti) e di Gioulekas anche se, come al solito, è Hatten ad assumersi le maggiori responsabilità nei momenti topici. Nel primo quarto il divario tra le due compagini non è mai più alto di 3 lunghezze ed il periodo termina con un salomonico 23-23.
Tanto spettacolare e ricco di spunti positivi è il primo quarto quanto scialbo e pieno di errori il secondo periodo. Brindisi e Venezia sembrano fare a gara per chi sbaglia di più ma questo, accade spesso, quando entrambe le squadre trovano la giusta intensità difensiva. Infatti le difese, che nei primi 10 minuti avevano lasciato molto a desiderare, sono state registrate a dovere.
Tra l'altro - soprattutto nel Brindisi - si avverte, palpabile, la tensione per la posta in palio: in più occasioni qualche giocatore rinuncia ad assumere la responsabilità del tiro trovando più comodo servire un proprio compagno.
In avvio di periodo, grazie alla "mano calda" di Manuel Carrizo, gli ospiti si portano a +4 (29-33). Brindisi, comunque, riesce a recuperare e passare in vantaggio con i canestri di Hatten e Cardinali (36-33). La partita continua la sua fase di involuzione spettacolare fino alla sirena di metà gara che giunge quando il tabellone segna 40-38.
Al rientro in campo Meini prende per mano la sua squadra e dopo due liberi realizzati da Hatten, con cinque punti personali apre il minibreak di 8-0 operato dagli ospiti (42-46).
Nei primi quattro minuti Brindisi segna appena tre punti (tutti su tiri liberi) e deve ringraziare Janicenoks che dalla distanza martorizza il ferro del canestro.
A svegliare i padroni di casa (ed il pubblico) sono due triple consecutive di Hatten e Feliciangeli (49-46). Le brutte notizie arrivano dal fronte Gioulekas che commette il quarto fallo a metà periodo ed è richiamato in panchina. Poco piàù tardi arriva addirittura il quinto fallo di Alberti, il primo uomo a dover abbandonare il parquet di gioco. Una decisione che i lagunari contestano in modo plateale.
Gli ultimi minuti del periodo sono segnati da un numero incredibile di azioni convulse. L'atmosfera si accende ma la gara resta sempre molto equilibrata e si comprende come ogni pallone abbia la sua importanza. Quando Brindisi mette a segno un break di 8-0 (con i canestri di Hatten, Virgilio e Killy ed i liberi di Tutt) passando a +6 (58-52), il PalaPentassuglia diventa una vera e propria bolgia. Gli arbitri non semplificano le cose anche perchè (sul 58-54) comminano un fallo tecnico a coach Perdichizzi, reo di aver oltrepassato la linea di pertinenza per avenzare le proprie ragioni su una decisione controversa al tavolo dei giudici. Venezia ne approfitta ed aggancia gli avversari sul 58-58 per poi chiudere il quarto in vantaggio per 58-61 grazie ad una tripla di Carrizo.
Al rientro in campo gli ospiti, grazie ad una buona difesa e guidati da ottime iniziative offensive di Rombaldoni, volano +6 (59-65 a 8'17'' dal termine). Con Brindisi in confusione George schiaccia a canestro il pallone del 59-67. E' il massimo vantaggio della gara.
Ci pensa Gioulekas a ridare speranza a Brindisi mentre, dopo un errore di Meini, Cardinali ruba palla e subisce il fallo antisportivo di George. Micio realizza i liberi e viene imitato dal greco Gioulekas che finalizza al meglio il possesso aggiuntivo (65-67 a metà tempo).
La "bestia nera" Carrizo ferma le velleità di rimonta dei biancazzurri realizzando due canestri consecutivi ed allargando il divario (65-71). Brindisi, comunque, torna in gara e a 45' dal termine raggiunge il pareggio (73-73).
A 30'' dal 40' Cardinali conquista un fallo in difesa e realizza due tiri liberi (75-73)
Ma Venezia ha l'argentino Carrizo (esaltato dal tifo-contro dei supporters locali) che, a 14'' dal termine, mette a segno la bomba che regala ai suoi il vantaggio di un punto (75-76).
Ultimo possesso brindisino e palla in mano ad Hatten. Il forte americano guadagna due tiri liberi a 3'' dal termine ma sbaglia il primo, realizzando solo il secondo e si va ai supplementari (76-76).
L'over time ha un andamento molto particolare: Venezia, con i canestri di Farioli e Causin, si porta a +4 (76-80). Poi a segno ci va solo Brindisi (anche perchè gli ospiti sbagliano diversi attacchi ed in altri vengono fermati da alcune decisioni contestate dal tecnico Bazzozi). I padroni di casa operano il break di 7-0 e scatenano l'apoteosi.
Venezia non riesce più a recuperare e la gara si conclude 86-84.

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