Calcio » 01/02/2009
CND: Brindisi 1912-Venafro=3-1
Le immagini dell'incontro di Sandro Maiello
Brindisi 1912: Russo, Idda, Tidei, Kettlun, Corazzini, Trinchera, Lenti (75' Pasqualini), Fiore, Galetti (86' Pinamonte), Chiesa (80' Cangini), Moscelli. A disp.: Vidoni, Papa, Bartolomucci, Bahia. All. Silva.
Venafro: Izzo, Mele, De Simone, Verde (60' Patriciello), Cianfrani, Lamanna, Agbonifo (75' Nardorillo), Ricamato, Vitaglione, Caruso, Monticelli (78' Marziale) . A disp.: Vitiello, Iannotti, Bifulco. All.: Buccilli
Arbitro: Marsili di Viareggio; assistenti: Arena e Altomonte (Taurianova)
Reti: 19' Ricamato, 27' Corazzini, 30' Trinchera, 57' Chiesa
Ammoniti: Mele, Monticelli, Cangini, Pinamonte
Recupero: 2',
Una vittoria fondamentale. Il 3-1 del Brindisi 1912 contro il Venafro "rischia" di diventare uno dei capisaldi del campionato della società dei Barretta. Non tanto per la forza degli avversari (non ce ne vogliano i molisani) ma perchè consente di allungare sulla Nocerina, sconfitta dalla Sibilla Bacoli. Adesso il vantaggio dei biancazzurri ha raggiunto la doppia cifra (anche se in classifica il distacco è di 9 punti, per la penalizzazione seguite alla cosiddetta vicenda Cassia).
La gara:
Il rientrante mister Silva deve rinunciare per squalifica a Taurino e Cordiano. In porta ancora fiducia a Russo; linea difensiva con Idda e Tidei sugli esterni e Corazzini e Trinchera centrali; a centrocampo operano Kettlun, Fiore e Lenti; Chiesa è il vertice basso di un attacco che comprende anche Galetti e Moscelli.
Mister Buccilli, reduce da due pesanti sconfitte contro Sibilla e Pianura, deve rinunciare a Cavola e Marzocchella. In porta torna l'esperto Izzo; in difesa Cianfarani, Mele e La Manna e, sugli esterni Verde a destra e De Simone dalla parte opposta. Centrocampo con Ricamato, Caruso e Monticelli. In attacco la coppia Agbonifo Vitaglione.
In avvvio, su un terreno di gioco al limite della praticabilità, il Brindisi tenta di fare la partita davanti ad un avversario che si difende a volte anche con otto uomini.
Dopo due tiri fuori dallo specchio di Fiore, i padroni di casa hanno una ghiottissima possibilità per passare in vantaggio: calcio di punizione di Kettlun e Mele atterra Trinchera provocando un rigore apparso sacrosanto. Si incarica della battuta Moscelli che, però, si fa ipnotizzare da Izzo e spara centrale consentendo la respinta dell'esperto portiere.
Subito dopo il Venafro passa in vantaggio: calcio di punizione di De Simone, tocco ingenuo e sguaiato di Lenti e Ricamato, tutto solo davanti a Russo, appoggia facilmente in rete.
Con il terreno di gioco sempre più gibboso e scivoloso le azioni da rete non possono che giungere esclusivamente da calci da fermo. Ed il Brindisi, per fortuna, ha un numero notevole di calciatori con "i colpi in canna". Dai piedini "educati" di Fiore e Kettlun, al 27' ed al 30', partono i due calci da fermo (angolo e punizione) che consentono al Brindisi di ribaltare il risultato: a gonfiare la rete due imperiose inzuccate di Corazzini e Trinchera.
Rinfrancato dal vantaggio il Brindisi cerca di produrre gioco ma il terreno non consente di elaborare manovre degne di tal nome e si va al riposo sul 2-1.
Al rientro in campo il Venefro cerca di spingere ma, oltre al Brindisi, è contrastato dalle precarie condizioni del campo. Il Brindisi, sornione, si oppone senza strafare e appena può affonda. Al 13' arriva la terza marcatura ed è, ancora, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Kettlun. A segno, stavolta, ci va Chiesa lesto a ribadire in rete una corta respinta della difesa bianconera.
Il Venafro crolla, si espone al contropiede ed il Brindisi comincia a dominare e sciorinare bel calcio: Moscelli, imbeccato da Galetti, sfiora per due volte la rete. Ci prova anche Kettlun con un calcio di punizione dai 18 metri ma la palla colpisce l'esterno della rete.
Tra sostituzioni, cori degli ultras, scivolate e tentativi di giocate spettacolari la partita si trascina stancamente fino al 93'. Finisce 3-1, con tutti i calciatori sotto la curva a ringraziare il pubblico di casa, infreddolito e bagnato quanto soddisfatto. |