Basket » 27/04/2009
C Dil.: Ceglie-Termoli=65-77
CEGLIE: Fucek 14, Cipulli 5, Fanelli 3, Santoro 6,
Travaglini 5, Abet 6, Motta 14, Di Leonardo 6, Corbetta 11.
TERMOLI: Sciarretta 8, Del Cadia 17, Esposito 4, Pellegrino
0, Rubino 5, Della Felba 16, Simioli 8, Bertinelli 19
Arbitri: COFFETTI ANGELO di BERGAMO (BG) ROSSINI PAOLO
di BERGAMO (BG)
Spettatori 800 circa
Parziali 22-20 22-21 7-12 14-25
Uscito per 5 falli Motta (Ceglie)
CEGLIE MESSAPICA – Il Termoli ficca una spada nel cuore
del Ceglie e coglie un colpaccio in piena regola espugnando
il parquet messapico con una prestazione limpida e
autoritaria, grazie alle giocate dei suoi due giocatori
più rappresentativi, Del Cadia e Della Felba, trascinatori
in campo della squadra di Delvecchio.
Inizio playoff tutto in salita adesso per la squadra di
Djukic, che mai avrebbe immaginato una partenza così a
rilento della sua squadra.
Il Ceglie sbanda vistosamente negli ultimi 5' di gara dopo
essersi portata anche a nove lunghezze di vantaggio al 16'
(38-29) ma che non riesce a dare continuità e, complice
qualche acciacco o sintomo di stanchezza di qualche suo
giocatore, si autoflagella regalando la vittoria al Termoli
che può chiudere subito la serie mercoledì sera in gara
al Palasabetta.
Un passo falso che costa carissimo ai messapici, che ormai
non sanno più cos'è il fattore campo, violato tre volte
nell'ultimo mese, una prestazione bella per 22' minuti e per
il resto il Termoli prende il sopravvanto con le folate del
trio Bertinelli-Della Felba-Del Cadia, che triangolano, si
passano il pallone con dai e vai e ripartenze brucianti.
L'inizio di partita è coinvolgente, la partita è bella
ed equilibrata con le due squadre che rispondono colpo su
colpo per 10' (22-21), fino al primo strappo cegliese al 16'
con 38-29 grazie al cuore di Abet, che recupera 6 palloni in
cinque minuti ed offre i suoi assist che mandano a canestro
Motta e Corbetta. Il brasiliano è una diga sottocanestro
(11 rimbalzi), ma sbaglia troppo in attacco (4/12), tanti
errori sottocanestro dei brindisini ed il Termoli si rifà
sotto, con i suoi esterni e il suo pivottone Del Cadia
efficace nei passaggi backdoor e in pick'n'roll. Gli ospiti
schierano una zona fronte pari che il Ceglie non riesce ad
attaccare con efficacia, si vedono poche penetrazioni e
spesso si è costretti a percorrere troppo il tiro
dall'angolo, (32% al tiro totale è troppo poco 22/76),
Djukic si affida alla verve del giovane Santoro (una delle
poche note liete della serata) ed allo spirito di
Travaglini, ma ha poco da Di Leonardo (mai entrato in
partita) e da un impalpabile Fanelli. Del Cadia fa valere la
sua stazza nei confronti di Fucek, ed il Termoli prima
piazza il break 12-7 nel terzo quarto (53-56), sbagliando
poco con Simioli prezioso nei blocchi e nell'area dei tre
secondi, poi negli ultimi cinque minuti in vantaggio di tre
punti, blocca il contropiede cegliese e trova due triple con
Bertinelli e Sciarretta che portano a 1.32'' il +8 (71-63).
La partita finisce qui ed il Termoli sbanca Ceglie buttando
ombre oscure sul futuro della squadra di Djukic che è
condannata alla vittoria mercoledì in gara2 per non
buttare nello sconforto i tifosi e non vedersi sfumare
nuovamente l'obiettivo promozione.
Adesso occorre subito una pronta reazione, non c'è il
tempo per i processi che è già tempo di pensare alla
prossima sfida. Fatto sta che la squadra non ha rispettato
le attese e ha fornito una prestazione al di sotto dei suoi
standard, i tifosi cegliesi erano abituati a vedere ben
altra squadra da gennaio-febbraio quando la squadra correva
ed aveva benzina in corpo, adesso si assiste ad una squadra
spesso lenta e prevedibile. L'auspicio è che mercoledì
sera il Ceglie dia un calcio alla sfortuna e riporti la
serie a gara 3. Serve un motivatore, chiamate Don Mazzi.
FRANCESCO ZIZZI
*ADDETTO STAMPA MONNA DELIZIA BASKET CEGLIE MESSAPICA
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