Basket » 07/05/2009
GianPiero Lofoco intervista Antonello Corso
Simpaticissima la vignetta che compare sul sito di uno dei gruppi di tifosi organizzati dell’Enel Brindisi: parafrasando il celebre film-western di Sergio Leone degli anni ’60 dal titolo «Il bello, il brutto, il cattivo» al direttore generale della società brindisina, Antonello Corso, è stato affibbiato il ruolo di brutto della compagnia, probabilmente in una valutazione complessiva del suo comportamento nella stagione che oramai volge al termine.
Forse ingeneroso definirlo tale (sia pur nella goliardia dell’iniziativa) o addirittura parziale la valutazione del dirigente brindisino, più propenso a rivestire tutti e tre i ruoli negli ultimi otto mesi, quelli che hanno sì permesso a Brindisi di ritornare nel basket che conta ma, a detta di molti, che si sarebbero potuti concludere con un piazzamento migliore, tale da consentire l’accesso ai play-off.
«Il bello» Corso lo ha fatto perché non è facile né scontato a priori sacrificare tempo per la squadra a scapito della sua avviata professione in campo medico e della famiglia, peraltro a titolo completamente gratuito e “spinto unicamente dall’affetto verso la città” com’egli è solito dichiarare; «il brutto» anche, per la verità, perché sanguigno com’è mal sopporta le irriverenti e sgarbate critiche, preferendo il confronto franco e leale, faccia a faccia proprio come in un western; infine, anche «il cattivo» perché ci ha messo il suo nome senza esitazione, preferendo addossarsi sempre colpe e accuse, spesso indirizzate ad altri.
“Sì, credo di essere stato l’attore protagonista di questo film-campionato” ammette lo stesso direttore generale. “Vado oltre la mia persona e ritengo sia stata per tutti un’esperienza proficua e utile per rafforzare una base in Lega Due e, quindi, poter ora finalmente programmare adeguatamente e con piena conoscenza il futuro”.
- Vuol, forse, dire che all’Enel Brindisi è mancata l’esperienza per far meglio del dodicesimo posto finale?
- “E’ stata la nostra prima esperienza, con i limiti e gli svantaggi che ciò comporta. Non solo: si dimentica spesso che siamo arrivati sul mercato di Lega Due solo a giugno inoltrato, dopo aver vinto all’ultimo minuto dell’ultima partita di play-off la serie B/Ecc. Molti giocatori erano già accasati, altri non sono voluti salire sul carro di una matricola. Ne abbiamo parlato già centinaia di volte. Non è il caso di guardarsi dietro. L’importante è stato conservare il posto nella categoria ed essere ricchi di una buona conoscenza per i tanti aspetti di un campionato professionistico.”
- Stavolta, però, Brindisi non ha impegni agonistici da fine aprile, non essendo riuscita a raggiungere i play-off. In altre parole, già da giorni si può guardare alla prossima stagione.
- “Proprio così stiamo facendo. Lo staff dirigenziale si è riunito in più occasioni e sono state tracciate le linee fondamentali per la stagione 2009-2010, cominciando dalla riconferma dell’allenatore Giovanni Perdichizzi che già sta lavorando per costruire la prossima squadra. Abbiamo i primi nomi interessanti, ci sono stati i primi contatti con i procuratori ma, ovviamente, le trattative saranno complesse: parlarne ora sarebbe prematuro, improduttivo ed inutile.
Un aspetto, però, è necessario metterlo in rilievo: Brindisi nell’ambiente gode della massima considerazione e fiducia, perché ha onorato con precisione e puntualità tutti gli impegni assunti con dirigenti, tecnici, atleti, procuratori, fornitori. Ora molti procuratori si fanno avanti da soli perché la nostra è una piazza che interessa molto i loro assistiti.”
- In più, giocare sorretti dall’incoraggiamento di tanta gente, in casa e in trasferta, rende davvero appetibile vestire la casacca Enel. Al diavolo, almeno per una volta, il denaro: ci sarà pure (eccome) nei giocatori la voglia di realizzarsi, di far gruppo, di vincere, di esaltare i tifosi!
- “Questo è il segreto di Brindisi, oramai svelato a tutti. Una città, una provincia con tanti problemi ma con una gran voglia di emergere, di far bene, di migliorarsi: la pallacanestro è una strada per essere orgogliosi della propria terra, per primi i tifosi, ovviamente, ma che contagiano in questa passione i giocatori chiamati a rappresentarli. Nel campionato per noi appena terminato abbiamo schierato più atleti, alcuni che hanno iniziato e concluso la stagione, altri che sono andati altrove per una serie di motivi sostituiti da altri ancora. Tutti, ma proprio tutti, hanno conservato un buon ricordo di questa esperienza.”
- Corso, non il protagonista di «Il bello, il brutto, il cattivo» ma, a questo punto, tutt’altro perché….. dietro quella dura scorza, c’è un cuore grande così?
- “Mi fa piacere che qualcuno se ne sia accorto! Accetto di buon grado la simpatica ironia della domanda: il mio ruolo non è stato facile ma ho potuto contare su un gruppo, con a capo il patron Ferrarese e il presidente Corlianò, che molto ha fatto per rendere meno difficile la nostra prima esperienza in Lega Due. Inoltre, l’Enel Brindisi ha potuto contare su una stampa attenta e sempre presente e su un pubblico incredibile che rappresenta il più prezioso gioiello di famiglia.
Abbiamo seminato, ora coltiviamo e poi raccoglieremo. Come detto, con la conferma del coach, il primo passo è stato fatto, secondo le linee programmatiche già tracciate. I tifosi possono star tranquilli: stiamo lavorando per far meglio, molto meglio di ciò che è stato. ”
GianPiero Lofoco
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