Calcio » 13/09/2009
2^ Div.: Brindisi 1912-Vico Equense=1-0
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Brindisi: Petrocco, Panarelli, Suriano, Battisti, Taurino, Trinchera, Fiore (Pizzolla), Minopoli, Da Silva, Alessandrì (Idda), Moscelli. A disp.: Ferrante, Idda, Pasqualini, Piccinni, Pizzolla, Albadoro, Galetti. All.: Silva.
Vico Equense: Munao, Chiarello (Marciano), Gargiulo, Violante, Cinque, Scognamiglio, Loreto, Burgos, Napoli, Trapani, Donnarumma (Lupico). A disp.: Izzo, Marciano, Rapesta, D’Esposito, Hodza, Ricardi, Lupico. All.: Ferraro.
Arbitro: Borracci di S. Benedetto del Tronto
Assistenti: Lattanzi di L’Aquila e Bisbano di Lanciano
Marcatori: 41' Da Silva
Ammoniti: Taurino, Chiarello, Gargiulo, Petrocco
Note: Spettatori 3000 circa.
Il Brindisi 1912 ritrova il proprio stadio e torna alla vittoria. In un Fanuzzi rinnovato per adeguarsi alle nuove norme, Trinchera e compagni ottengono il secondo successo in campionato giocando una gara qualitativamente non eccelsa ma buttando in campo determinazione e voglia di combattere e soffrire.
Dopo il risultato parzialmente deludente di Barcellona Pozzo di Gotto, dove Trinchera e compagni hanno buttato alle ortiche tre punti meritatissimi, si doveva vincere e si è vinto. Il gioco migliorerà ma, per adesso, l'importante è non perdere contatto con la vetta della classifica.
In avvio di gara c'è da segnalare la contestazione dei tifosi della Curva Sud: il centro della “Michele Stasi” è occupato solo dallo striscione: “No alla tessera del tifoso”. Cinque minuti di silenzio, poi si torna a cantare.
Silva propone la formazione tipo con una sola variante: Willy Da Silva al posto di Nando Galetti. In difesa, davanti a Petrocco, Suriano e Panarelli sono gli esterni, Trinchera e Taurino i centrali; Battisti, Minopoli e Fiore operano a centrocampo; Alessandrì, largo sulla fascia destra, supporta sia la mediana che l'attacco dove operano Moscelli e Da Silva sono i due attaccanti.
Il Vico Equense di Ferraro si schiera con un 4-3-2-1 molto mobile, con Violante, Burgos e Trapani a comandare le operazioni di gioco e Napoli a fungere da punto riferimento offensivo.
Il primo tempo inizia nel segno dei campani che, nei primi dieci minuti hanno tre buone occasioni per passare in vantaggio: Trapani, su calcio di punizione, colpisce la traversa; Cinque sfiora la rete di testa su corner di Trapani ed ancora Trapani scalda le mani di Petrocco con un gran tiro dai 25 metri. Il Brindisi ha difficoltà a prendere in mano il pallino del gioco contro un avversario che opera un pressing asfissiante. Alessandrì e Moscelli stentano ad entrare in partita mentre Minopoli e Battisti non riescono ad essere incisivi come Burgos e Trapani.
L’unico problema per Munao arriva da una estemporanea discesa di Battisti che dopo un triangolo con Alessandrì batte debolmente consentendo il facile intervento dell’estremo difensore.
La gara vive soprattutto a centrocampo senza grossi sussulti per il pubblico. L'impressione è che solo una giocata da campione possa rompere l'equilibrio: è così è. La svolta arriva al 41’ grazie a Suriano che mette al centro dell’area un cross perfetto sul quale si avventa Da Silva che, in scivolata, trafigge il portiere campano.
Il gol scioglie il Brindisi che, prima del terme della frazione, continua a spingere e sfiora il raddoppio con Moscelli che si esibisce in un gran tiro a volo che colpisce la parte esterna del sette.
Nel secondo tempo i padroni di casa entrano in campo con una determinazione maggiore e con un dinamismo finalmente accettabile. C’è maggiore fluidità e velocità nella circolazione di palla ed un pressing più intenso nei confronti dei centrocampisti in maglia rossa.
Il Brindisi, insomma, scende sul terreno dell'avversario: sacrificio dei singoli in funzione della squadra e abnegazione alla causa. Intorno al 20' comincia la girandola delle sostituzioni: Ferraro mette in campo Lupico per Donnarumma e Hodza per Violante; Silva è costretto a sostituire Fiore (acciaccato) con Pizzolla. Ma è sempre il Brindisi a menare le danze anche se i calciatori, a volte, peccano troppo di egoismo sciupando diversi contropiede probabilmente destinati a maggior fortuna.
Dopo due occasioni per Alessandrì e Da Silva, il Vico Equense si fa pericoloso con Gargiulo che impegna Petrocco in una parata importante e quanto spettacolare.
Nell'ultima fase fanno apparizione in campo anche Riccardi, Idda ed Albadoro. Ed è proprio l'ex Bari a dare una marcia in più alla spettacolarità della gara: prima si "mangia" la rete della sicurezza facendosi soffiare dal portiere il pallone del 2-0, poi offre a Moscelli un servizio sul quale il n.11 arriva con ritardo ed, infine, prova una bordata dai 20 metri che impegna Munao in un difficile intervento.
Poco prima della conclusione Napoli ha sui piedi la palla del pareggio ma il suo tiro, angolato ma fiacco, viene parato in tuffo da Petrocco.
E' l'ultima azione. Il fischio finale giunge come una liberazione. Il Brindisi vince contro una squadra che era ancora imbattuta. E non è poco...
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2^ divisione: 4^ giornata, risultati e classifica |