Basket » 20/10/2009
C Dil:Mola-Basket Ceglie 67-81
Nella giornata in cui cadono coloro che promettono di essere “grandi” (3 delle prime 4 in classifica) il Basket Città di Ceglie Messapica dà il suo contributo vincendo la sua prima gara fuori casa, battendo con il risultato di 67-81 un Mola grintoso che gioca quasi a memoria e rilanciandosi in classifica con un messaggio deciso a tutte le sue avversarie:
"se vogliamo e ci siamo mentalmente possiamo battere chiunque!!!". Con questa vittoria il team messapico ha stroncato sul nascere quella che poteva essere una scia pericolosissima di 3 gare consecutive molto insidiose (Francavilla e Mola in trasferta e Cestistica CM in casa)!!!!
Ceglie arriva all'appuntamento consapevole dell'importanza del momento e dei valori dell'avversaria, ma questo forse eccessivo peso, capace di offuscare iniziativa e lucidità di gioco, si è visto tutto nei primi minuti di gioco, sequel dell'involuzione vista con il Francavilla. Per fortuna il corso della partita dirà che tale andazzo durerà per circa 25 minuti (sprazzi di gioco fluido a parte) dopo i quali si è rivisto il vero spirito dei ragazzi di Djukic che tanto fa divertire i tifosi messapici: gioco veloce in attacco, con contropiedi micidiali nati da una difesa fatta di raddoppi e che non fa ragionare gli avversari.
Coach Djukic (ci perdonerà l'ironia!!!), da grande gentiluomo qual è, vedendo il Mola privo della sua principale bocca di fuoco (Mazzotta), toglie dallo starting five entrambi i top scorer messapici (Motta, rivelatosi poi il solto trascinatore della squadra, e Corbetta, che nella sua discontinuità è stato comunque il vero elemento di rottura degli equilibri nel terzo e decisivo quarto) riservando loro gli ultimi 3 minuti della prima frazione; a scendere in campo ad avvio gara sono, infatti, Abet in regia, Febo e Fanelli sugli esterni, Moliterni e Leoncavallo sotto le plance.
Il coach brindisino Bray schiera il suo Mola con Giuffrè nel ruolo di play, Cipulli e Ciocca sugli esterni, Leo e Di Mola in opposizione ai lunghi messapici.
Il 1° quarto è dedicato allo studio della propria avversaria da parte di entrambi i roster con, da un lato, la pronosticata tatticità dei due coach ed il protagonismo di entrambe le difese, dall'altro, la troppa voglia di segnare che spesso offusca le idee a tutti i giocatori. Ad aprire la partita è un canestro di Di Mola (9 pt, 6 rimbalzi, 14 valutazione) al quale risponde Fanelli con una bella azione personale. Moliterni, che si conferma (16 pt, 5 rimbalzi, 18 valutazione) tra i migliori dei suoi, e Leoncavallo fanno la voce grossa sotto le plance prendendo rimbalzi e segnando punti importanti. La difesa messapica sembra soffrire i baresi e soprattutto Cipulli che, ancor più responsabilizzato dall'assenza di Mazzotta, conferma la legge dell'ex con la sua miglior prestazione dell'anno (15 punti, 75% al tiro). Come già anticipato, l'ingresso di Motta e Corbetta rivitalizza l'attacco cegliese e mantiene a galla i messapici tanto da mantenere lo scarto della frazione di gioco in limiti accettabili, 20-17, in favore della squadra allenata da coach Bray.
Il secondo quarto si apre con una bomba da tre di Peppe Febo, ma il Mola non si scompone, sostenuto da meccanismi di gioco che paiono già ben collaudati tanto da dare grossi grattacapi alla difesa messapica nonostante l'assenza del suo miglior tiratore. Per quanto riguarda il Ceglie, ad una difesa non proprio impeccabile, si contrappone un attacco diventato più concreto, con evidenza di un Motta (mvp con 22pt, 6 rimbalzi, 32 valutazione) che vuole far dimenticare in fretta la non brillante prestazione di Francavilla, e un Moliterni che continua a giganteggiare nell'area tinta. Dopo un segnale della partita che sarà (una bella stoppata di Corbetta all’ex di Cipulli), i giocatori cegliesi a due minuti dalla fine del quarto accusano un piccolo ennesimo black-out e subiscono un parziale di 6-0, parzialmente tamponato da Motta, e così si va all’intervallo lungo con il punteggio di 42-38 in favore dei baresi.
Al rientro in campo, i primi minuti confermano quanto visto nei 20 minuti precedenti ed il Mola tocca il max vantaggio (+8) con Lombardi, giocatore che con Iannone ha rappresentato per tutta la partita l'unica alternativa al quintetto base. Proprio questo limite può essere considerato la concausa che ha determinato l'inerzia della gara insieme alla volontà di reazione messa finalmente in atto da parte dei giocatori ospiti. La difesa gialloblù, da un lato, e la mancanza di lucidità dovuta all'appannamento fisico, dall'altro, impedisce ai giocatori biancorossi di trovare continuità in fase realizzativa. I cegliesi approfittano pienamente del momento, affermano i benefici della sapiente rotazione messa in atto da Djukic e, con una difesa a uomo e/o zon press più attenta e fatta di raddoppi, manda in confusione il Mola che a sua volta subisce in successione i canestri di Corbetta, Febo e degli scatenati Motta e Abet (vinto il duello in cabina di regia). Il risultato è un parziale di 13 a 0 con il Ceglie che si impossessa del match senza più cederlo e chiude la frazione sul 51-57.
Nell'ultimo quarto, dopo un breve ritorno barese con i canestri di Lombardi e Di Mola, coach Djukic decide di stringere nuovamente le maglie in difesa. Una tripla di Motta urla ancora chi è il capitano! Il Ceglie vola sulle ali della freschezza fisica e della convinzione mentale, due armi micidiali per qualunque avversario ed a maggior ragione di un Mola che non ha retto all'assenza di Mazzotta (soluzione delle soluzioni quando la palla brucia nelle mani) e che ha evidenziato la limitatezza del ricorso alla panchina nel migliore dei suoi (Cipulli) come in tutti coloro che si son dovuti sacrificare per oltre 35 minuti a discapito della lucidità in attacco. I messapici raggiungono il max vantaggio (60-79) a poco più di un minuto dal termine dell’incontro, con uno scatenato Abet che realizza 4 punti consecutivi. Nel segnalare la prestazione dei soliti noti non dobbiamo dimenticare lo spirito di sacrificio di Travaglini ed i 2 punti (ottimi per maturare convinzione) segnati da Curri nel finale di partita. La chiusura del game evidenzia un punteggio (67-81) che probabilmente penalizza eccessivamente i padroni di casa, ma che afferma la consapevolezza per il Città di Ceglie di poter tornare a dire la propria in questo campionato, a prescindere dall'attuale posizione in classifica.
Certamente da rivedere il Ceglie dei primi due quarti apparso voglioso, ma allo stesso tempo timoroso e titubante sia in difesa che in attacco, ma il Ceglie degli ultimi 2 quarti è tornato a sprigionare energia e carica agonistica. La prossima partita sarà un altro ottimo banco di prova per sciogliere tutti i dubbi visto che scenderà in Puglia l'altra sorpresa di questo inizio campionato: la Cestistica Campobasso.
Un grazie da parte dell'A.D. Basket Città di Ceglie e da tutti i cegliesi alla NP Mola ed a tutti i tifosi molesi per l'accoglienza ricevuta nel Vito Pinto che, grazie alla volontà dei dirigenti della Geofarma e all'amminsitrazione comunale molese, sarà teatro dei prossimi due impegni casalinghi del Ceglie!!!
Geofarma NP Mola vs Basket Città di Ceglie Messapica 67 - 81
Parziali (20-17 / 22-21 / 8-19 / 17-24)
GEOFARMA NP MOLA
Brunetti 0, Gianpietro 3, Cipulli 15, Lombardi 12, Iannone 5, Giuffrè 4, Di Mola 4, Picuno 3, Leo 8, Ciocca 8.
CITTA' DI CEGLIE MESSAPICA
Curri 2, Travaglini 2, Leoncavallo 8, Fanelli 2, Moliterni 16, Febo 9, Corbetta 7, Abet 13, Ucci 0, Motta 22
Arbitri: Mauro Belfiore e Fabrizio Bencivenga di Napoli.
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