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Cus Foggia-Nafta Brindisi 9-18

Rugby » 12/11/2009

Cus Foggia-Nafta Brindisi 9-18

La Nafta Brindisi conquista un’importantissima vittoria a Foggia e si rilancia definitivamente in classifica, issandosi al secondo posto, ad un solo punto dal duo di testa, rappresentato dal Bari e dal Taranto. Quest’ultimo sarà inoltre il prossimo avversario del Brindisi, in quello che sarà il big match della prossima giornata.
La partita di Foggia è stata in realtà molto più complessa di quanto non dica il risultato finale, un largo 18 a 9 in favore dei biancoazzuri, con tre mete realizzate a zero. Grande merito va alla compagine dauna, che sebbene sia scesa in campo con quattordici elementi ha offerto una strenua resistenza, dando vita ad un match molto fisico, costellato da frequenti calci a liberare che hanno impedito alla Nafta di organizzare con fluidità la propria manovra. Una tecnica ostruzionistica che, sebbene non abbia comportato reali pericoli per la formazione brindisina, ne ha comunque imbrigliato l’attacco, tenendo il match in bilico fino agli ultimi minuti.
Chiari i demeriti della formazione adriatica, soprattutto da imputare al reparto dei trequarti, decisamente in giornata no, incapaci di imbastire quelle rapide azioni alla mano che spesso abbiamo ammirato, e autori di una lunghissima sequela di errori molto banali. Il tutto favorito da un conduzione arbitrale molto permissiva, che ha permesso il proliferare di “colpi bassi” e “gioco sporco”, di cui le due squadre si sono servite in abbondanza.
La partita.
Il terreno di gioco è in buone condizioni, nonostante le copiose piogge che hanno preceduto il match. Brindisi parte forte, stabilendosi nella metà campo avversaria e provando a sfruttare la superiorità numerica. Ma Foggia inizia da subito a ricorrere all’uso sistematico del calcio a liberare, trovando spesso la retroguardia brindisina schierata male. Cominciano inoltre a palesarsi difficoltà nell’organizzazione e nella tenuta delle ruck, problema che resterà insoluto per tutta la durata del match. È proprio grazie ad una punizione conquistata in seguito ad una ruck irregolare che il Foggia sblocca il match, portandosi in vantaggio sul 3 a 0. La reazione, sebbene confusa, non tarda ad arrivare, e dopo tre minuti Brindisi ribalta la situazione, grazie a jonatah mingolla, lesto a raccogliere un pallone vagante nei pressi della metà campo e a lanciarsi in una corsa solitaria che si conclude oltre la linea di meta.
Sembra la svolta, anche perché il Foggia rimane in tredici uomini, a causa di un infortunio che costringe un giocatore rossonero ad abbandonare il campo. In realtà Brindisi non va oltre una sterile supremazia territoriale, continuando a mostrare palesi limiti nelle ruck e nel gioco alla mano, infarcito di errori, passaggi approssimativi e scelte sbagliate. Tanto che la meta siglata da Brasino in chiusura di frazione è frutto più della casualità che di una manovra ordinata. La trasformazione, come la precedente, non centra i pali, e il primo tempo si chiude sul 10 a 3 in favore degli ospiti. Il secondo tempo riprende così come era finito il primo, con la Nafta che controlla senza brillare, aspettando l’occasione favorevole più che provare a crearsela. Il Foggia in un primo momento si limita al copione del primo tempo, poi lentamente prende coraggio e comincia a spingere Brindisi nella propria metà campo. La pressione rossonera non sfocia in occasioni concrete per andare in meta, ma permette ai padroni di casa di accorciare le distanze grazie a due punizioni che riportano la partita in equilibrio sul 9 a 10. A questo punto riaffiora il ricordo delle due recenti sconfitte subite dalla Nafta, entrambe dovute ai calci di punizione. Timore che sembra trasformarsi in realtà quando al Foggia viene concessa un’altra punizione da posizione centrale. Fortunatamente per il Brindisi il tentativo non va a buon segno. Serve una scossa, che puntualmente si verifica con l’entrata in campo del capitano Cacciatore, inizialmente in panchina a causa delle non perfette condizioni fisiche. Improvvisamente Brindisi ritrova verve e intensità, riversandosi in avanti e mettendo alle corde gli avversari. Due ottime azioni in velocità interrotte a pochi metri dalla linea di meta sono il preludio alla terza segnatura, realizzata da Fontò F. al termine di una rapida azione orchestrata da Cacciatore e Mingolla. Poco dopo, in fase di recupero, la punizione messa a segno da Cristofaro chiude definitivamente il match sul 18 a 9.
L’aspetto più positivo della partita è sicuramente la vittoria, la prima della stagione ottenuta in trasferta, colta su un campo difficile come quello di Foggia. Ottima come sempre la tenuta difensiva, che fa della Nafta la miglior difesa del campionato, e che rappresenta un’ottima base su cui costruire il futuro. Le note dolenti sono rappresentate dalla fase offensiva, confusionaria e inconcludente, e dalla prestazione dei due mediani e dei trequarti, autori della peggior prestazione stagionale. Nota di merito ai giocatori foggiani, che sebbene in inferiorità numerica dall’inizio del confronto, hanno onorato l’impegno, offrendo una strenua resistenza e impegnando severamente l’avversario, con una condotta di gara attenta e decisa. Da rimarcare la correttezza che, nonostante la durezza del gioco, le due squadre hanno dimostrato lungo tutto l’arco del match. Un ultimo richiamo è da fare alle splendide prestazioni di Rubino e Sambo, autentici trascinatori della squadra. Adesso l’attenzione è focalizzata alla prossima domenica, quando la trasferta contro la capolista Taranto darà risposte forse decisive sulla consistenza e sulle reali prospettive future della formazione biancoazzurra.

Vincenzo De Bonis





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