Basket » 04/03/2010

Perdichizzi e le Final Four. Di Gianpiero Lofoco

Giovanni Perdichizzi, allenatore dell’Enel Basket Brindisi, ha già alzato la Coppa Italia di Legadue: accadde a Bologna (Pala Dozza) nel febbraio 2005 alla guida dell’Upea Capo D’Orlando.
I successi non bastano mai, come è logico e giusto nello sport: farlo ancora, dopo 5 anni, sarebbe, per sua stessa ammissione, “una soddisfazione enorme per la città di Brindisi e per i tifosi dell’Enel Basket, oltre a rappresentare un motivo d’orgoglio per me e per tutta la squadra nonché un lustro, meritatissimo, per la società”.
Ci siamo, pochi giorni ancora e poi sarà palla a due tra Sassari e Brindisi nella seconda semifinale della Final Four, in programma nel palasport sassarese (l’altra partita sarà Veroli-Reggio Emilia).

Al veterano Perdichizzi, senza tante domande, il compito di presentare l’atteso appuntamento di sabato e domenica prossimi: “Penso a dove si era nel gennaio 2008, quando arrivai per la prima volta a Brindisi. Ricordo la profonda depressione di tutto l’ambiente per una prima metà di serie B/ecc. che non stava rispecchiando le attese. Poi, ci fu la grande reazione della squadra e la promozione in Legadue.
L’anno scorso si è vissuto un campionato di transizione che sarebbe potuto finire in maniera diversa (con la partecipazione ai play-off) se non ci fosse stata la beffa di Varese, con il canestro decisivo assegnato ai nostri avversari a tempo scaduto. Acqua passata ma è stata un’esperienza importante, comunque. Oggi siamo ai piani alti della classifica e facciamo parte del lotto di quattro squadre che si contenderanno la Coppa Italia. Non male, vero, la strada fatta in due anni!
La Final Four è una vetrina per la pallacanestro italiana che attirerà lo sguardo di tutti gli addetti ai lavori, della stampa, dei tifosi. Quindi, è un’occasione d’oro per mettersi in mostra.
Lunedì scorso sono stato a Sassari per la presentazione ufficiale ed ho trovato un ambiente già caldo, oltre a verificare un’organizzazione perfetta per l’eccellente lavoro svolto dalla Dinamo nel curare l’evento anche nei più piccoli dettagli: é una società che non ha nulla da invidiare a clubs più titolati anche di serie superiore ed in questa occasione lo ha ulteriormente dimostrato.
Sassari, Brindisi, Veroli e Reggio Emilia: sono quattro squadre che si conoscono alla perfezione, a questo punto della stagione, ma ciascuna avrà motivazioni particolari per vincere il trofeo; la differenza la farà, anche, una serie di accorgimenti tecnici che ogni allenatore starà sicuramente preparando per sorprendere gli avversari. A noi toccherà affrontare in semifinale i padroni di casa che avranno ancora la ferita aperta per la sconfitta che abbiamo loro inflitto qualche settimana fa in campionato proprio nel PalaSerradimigni; facile comprendere la loro determinazione ma con una logica tensione e una forte pressione addosso: chi organizza è quasi obbligato a vincere.
L’Enel Basket cercherà di ripetersi, restando in campo come sa fare e spinta da quanto di buono messo in mostra sinora in Legadue. Tuttavia, la semifinale di sabato non sarà come una semplice gara di campionato perché i 40 minuti di gioco… non avranno domani. Molto più simile ad una sfida play-off: ciò la renderà ancora più intensa e avvincente. Aggiungo, però, che (di contro) l’esito di questa due-giorni potrebbe essere utile per il campionato dal punto di vista mentale, chiaramente in caso di affermazione, ma non deprimerebbe alcuno in caso contrario. Insomma, ci sono tutti gli elementi per attendere col fiato sospeso il prossimo fine settimana”.
Perdichizzi non si sbilancia, dosa le parole, resta tranquillo ma sa bene che la sua squadra può fargli ripetere l’esperienza del 2005. Allora: provaci ancora, coach!

GianPiero Lofoco
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