Basket » 07/03/2010
C Dil.: Ceglie-Pescara=94-103
Parziali: 25-23, 22-28, 29-26, 18-26
BASKET CITTA' DI CEGLIE MESSAPICA: Curri n.e., Travaglini n.e., Leoncavallo 10, Fanelli 15, Moliterni 14, Febo 15, Abet 11, Ucci, Motta 22, Ambrosecchia 7. Coach Djukic
PALLACANESTRO PESCARA: Di Marco, Scavongelli 25, Grosso 14, Morè n.e., Diener 18, Leonzio 6, Di Carlo 18, Pepe n.e., Di Carmine 22, Salvatore. Coach Nardecchia
Arbitri: Nicola Tammaro di Giffoni Sei Casali (SA) e Fabio
Pagano di Scafati (SA); osservatore Raffaele Aurora di
Taranto.
Battuta d’arresto per l’Olearia De Biasi Ceglie che perde la partita contro un giovanissimo Pescara e perde il primato solitario perché raggiunta in testa dalla Mens Sana CB, senza dimenticare un Francavilla a soli 2 punti, ma con una partita in meno. Il Pescara è sceso in Puglia con le già dimostrate doti di organizzazione di gioco e dinamicità che hanno fruttato un girone di ritorno davvero ammirabile nel quale gli abruzzesi si sono guadagnati meritatamente il nomignolo di “ammazza grandi”. Nel Ceglie, invece, qualcosa non ha funzionato soprattutto in difesa, dove si è lasciato troppo spazio di esecuzione ai giocatori abruzzesi, lasciati troppe volte indisturbati a tirare dal perimetro, e nella gestione degli attacchi dove le palle perse sono state davvero troppe anche quando non c’era la pressione da parte degli avversari e le percentuali al tiro sono state sotto la media a cui i gialloblù ci hanno abituati. In poche parole si è assistito ad un gioco dalle gambe molli e dalla testa ottenebrata forse da una fatica fisica che ha impedito la giusta concentrazione. Abbiamo sentito il presidente Mario Laneve nel dopopartita ed abbiamo toccato con mano tutto il disappunto del massimo dirigente cegliese: “Sono davvero deluso dalle scelte e dall’atteggiamento del coach e dal rendimento dei giocatori. Dopo Francavilla ho assistito ad un calo mentale e fisico da parte di tutti. Proprio quando il campionato era ormai saldamente in pugno ce lo stiamo facendo portare via. Non è possibile concedere 85 punti ad un Mola pur bravo, ma sempre con uno dei peggiori attacchi del campionato. Non è possibile soffrire come abbiamo sofferto con le squadre ultime in classifica. Men che meno è possibile subire quasi 300 punti nelle ultime 3 partite. La società farà tutto il possibile per capire le cause di questo andamento davvero preoccupante che ormai va avanti da 5 turni perché se è vero che siamo ancora primi e con gli scontri diretti a favore, dobbiamo stare davvero attenti a questi segnali. Se la strada sarà questa e non raggiungeremo i risultati per i quali stiamo facendo tantissimi sacrifici, economici e non, sapremo trarre le giuste conclusioni, anche prima della fine del campionato. Mi aspetto una pronta risposta da parte di tutti, coach Djukic per primo!”.
Veniamo alla cronaca del match: Ceglie parte con Abet, Febo, Ucci, Motta e Moliterni. Pescara risponde con Di Carlo, Scavongelli e Grosso come esterni, Diener e Di Carmine sotto canestro. Assistiamo subito ad una grande partenza del Pescara che si porta subito avanti nel punteggio, con un parziale di 0-5, firmato Diener (tripla), e Di Carlo. A quel punto il Ceglie trova i primi canestri della partita con Febo e Motta. Ma il Pescara non si intimorisce ed allunga fino al 5-11. Il Ceglie riordina le idee ed inizia a macinare gioco e con i canestri di Febo (ancora da 3 punti), Abet e Moliterni, ribalta il risultato a proprio favore portandosi sul 20-13 a 3 minuti dalla fine della prima sirena. La partita inaugura un copione che sarà ripresentato in tutte le 4 frazioni: ad un break della squadra messapica risponde un contro-break degli adriatici. Ancora Di Carlo (18 pt, il 62% al tiro, 22 valutazione), forse sottovalutato nella preparazione della partita, coadiuvato da un Di Carmine scatenato, determina il 22-23. A fissare sul 25-23 il punteggio finale di un 1° tempo a tratti davvero spettacolare, è un gioco da 3 punti di Motta. Nella 2° frazione parte bene l’Olearia De Biasi Ceglie grazie ad Ambrosecchia, ma soprattutto a Leoncavallo che, reduce da una brutta distorsione, entra dalla panchina, segna tre canestri consecutivi e porta la squadra messapica sul 34-28. Ma se l’attacco funziona abbastanza bene quando non si perde palla (20 palle perse a fine gara) in modo banale, di contro c’è una difesa che non è proprio in serata. Diener e Di Carmine diventano protagonisti, nonostante un tabellino finale che attribuirà al Ceglie un evidente predominio a rimbalzo (30-19). E’ proprio una tripla di Diener (18 pt, , 8 rimbalzi, 2 stoppate, 30 valutazione) ad impattare il risultato sul 36-36 a metà del 2° quarto ed a sancire l’ennesimo contro break abruzzese. Per il Pescara inizia a segnare Scavongelli che da questo momento non si fermerà più (top scorer della gara con 25 pt, il 58% al tiro, 25 di valutazione). L’esterno pescarese, con il contributo del giovanissimo Leonzio, riporta la squadra adriatica in vantaggio. Motta (22 pt, 13 rimbalzi, 23 valutazione) e Fanelli (15 pt con 8/8 ai liberi) cercano di attutire con i loro canestri il divario nel punteggio, ma Pescara chiude la seconda frazione di gioco sul 47-51 a proprio favore. Al rientro in campo il Ceglie fa fatica a prendere in mano la partita. Gli attacchi del Pescara sono sempre puntuali e precisi. I due giovanissimi Scavongelli e Leonzio continuano a far tanto male alla difesa cegliese tanto da determinare il 66-75 in favore degli adriatici a 3 minuti dalla fine del 3° quarto. Una fiammata d’orgoglio gialloblù permette a Febo, Moliterni (14 pt con il 71% da 2) ed Abet, di ridurre le distanze. La rimonta dei messapici è condita da un fallo tecnico fischiato al team manager pescarese seduto al tavolo dei giudici. Il Ceglie non si fa pregare e sfrutta bene l’occasione e quando mancano pochi secondi alla fine della frazione Fanelli realizza una tripla che fa esplodere letteralmente il Pala2006, portando la sua squadra a –1 dagli abruzzesi (finale di tempo 76-77). L’ultimo quarto è pieno di emozioni (anche se non tutte piacevoli per il pubblico di casa). Le due squadre si contrastano a viso aperto, ad ogni canestro pescarese risponde prontamente un canestro dei messapici. Arrivati a 4 minuti dal termine il Ceglie è sotto di 3, sostenuto dai canestri di Moliterni, Fanelli (soprattutto ai liberi) e Abet, ma perde Motta per 5 falli. L’assenza del capitano, pur non nella sua migliore serata soprattutto al tiro, si fa sentire! Nonostante un ulteriore tecnico fischiato per le intemperanze della panchina abruzzese (abbiamo visto un coach Nardecchia davvero irrequieto!), le cui conseguenze fruttano il 92-92, i giocatori dell’Olearia De Biasi si disuniscono, e pagano a caro prezzo alcune ingenuità (vedi 2 palle perse) commesse negli ultimissimi minuti di gioco. A nulla serve il ricorso al fallo sistematico perchè Scavongelli e Di Carmine (22 pt, 22 valutazione) sono impeccabili dalla lunetta e chiudono il match a proprio favore sul risultato di 93-104. Ci lasciamo alle spalle una partita temuta alla vigilia, ma che nessuno pensava potesse essere affrontata negativamente proprio perché l’orgoglio degli uomini gialloblù ci ha abituati a vedere il meglio di loro proprio contro le squadre di vertice. Gli 8 scesi in campo hanno mostrato di non poter umanamente andare a 1000 per tutto il campionato forzando l’impiego di energie in schemi che impongono invece energie freschissime e rotazione continua. La squadra, soprattutto nei suoi uomini migliori, dopo un grandissimo campionato sta forse tirando un po’ il fiato? Di sicuro una compagine che ha avuto sino ad oggi l’origine del suo gioco nell’intensità difensiva, si trova oggi o a dover cambiare rapidamente pelle o a ripetere l’exploit che l’ha portata ad essere padrona del campionato vincendo le 6 gare che restano sino alla fine. Nulla è perduto!!!! Con l’abnegazione e l’impegno di tutti questa squadra potrà tornare a fare quei grandi risultati che hanno già caratterizzato la stagione dei gialloblu messapici.
Ufficio Comunicazioni A.D. Basket Città di Ceglie
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