Basket » 01/04/2010

LegaDue: Jesi-New Basket Brindisi=72-101


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Parziali: 11-34, 31-56, 55-82
New Basket Brindisi: Radulovic 14, Crispin 19, Pinton, Maresca 21, Infante 6, Cardinali 8, Malagoli 6, Bryan 8, Coviello, Thomas 19. Coach Perdichizzi
Jesi: Strickland 5, Santiangeli 3, Johnson 5, Giuri 10, Rossini 2, Adams 2, Ndoja 7, Raminelli 5, Basei 10, Gabini 23. Coach: Vanoncini
Arbitri: Alessandro Terreni, Alessandro Vicino, Enrico Bartoli
Estratto statistico: Jesi: 15/47 (32%) da due, 8/27 (27%) da tre, 18/24 (75%) liberi, 33 rimbalzi, 9 PR, 16 PP; Brindisi: 19/31 (61%) da due, 12/24 (50%) da tre, 27/33 (82%) liberi, 35 rimbalzi, 9 PR, 19 PP

Incredibile New Basket Brindisi: con una partenza al fulmicotone archivia la pratica Jesi e, approfittando della pesante battuta d'arresto casalinga di Sassari, si insedia solitariamente al primo posto della classifica di LegaDue a sole quattro giornate dal termine.
La data di Giovedì 1 Aprile 2010 potrebbe diventare una pietra miliare nella storia del basket brindisino: partita perfetta e un piede in categoria superiore. Fantastico.
Fantastico, come il primo quarto di Jesi: alle fine il tabellone riporta: Jesi 11 Brindisi 34.
Fileni Jesi-New Basket Brindisi inizia così. Chi temeva la trasferta di Jesi è servito. Brindisi comincia la gara con un parziale di 21-2 e conclude il primo quarto con un 10/12 al tiro da 2 punti, 4 canestri pesanti, due uomini in doppia cifra, 9 rimbalzi conquistati e 6 palle recuperate. Chi pensava che la New Basket potesse soffrire di vertigini da primo posto e potesse difettare di concentrazione ha proprio sbagliato indirizzo: la solidità della New Basket si vede anche e soprattutto dall'approccio dal match di Jesi.
Perdichizzi l'aveva detto in sede di conferenza stampa: "adesso dipende tutto da noi". Ed i suoi uomini hanno dimostrato di non sentire il peso di una responsabilità di tal guisa sbranando i marchigiani in men che non si dica.
Il secondo quarto vola via in scioltezza. In apertura i biancazzurri raggiungo il massimo di +27 (11-38). Una superiorità davvero imbarazzante che esalta i tanti 650 supporters presenti nel PalaTriccoli e quelli - ancora più numerosi - che seguono la gara in Tv.
Jesi prova a reagire ma Brindisi è davvero su di giri e non molla un centimetro. Oggi è proprio inutile parlare delle tattiche di gioco, dell'intensità difensiva, della capacità di trovare varietà di soluzioni offensive.
Brindisi - quando riesce a esprimersi a questi livelli - è una squadra troppo superiore al resto del lotto: basta dare uno sguardo allo scout al riposo lungo per rendersi conto dello strapotere di Crispin e compagni: 25 punti di vantaggio, 70% da due punti, 67% da tre, 11/14 ai tiri liberi, 4 uomini in doppia cifra, 15 rimbalzi conquistati, 6 palle recuperate ed altrettanti assist.
Al rientro in campo la tripla di Crispin regala il + 29 poi Jesi, punta sull'orgoglio, produce una flebile reazione che ottiene il solo scopo di operare un minibreak che riduce le lunghezze di divario a -20 (46-66). Ma Brindisi è in giornata di grazie e risponde con un controbreak di 11-0 che significa il massimo vantaggio di + 32 (50-82).
I successivi cinque punti di Jesi servono solo per le statistiche perchè chiudono il terzo quarto sul 55-82.
In apertura di ultimo quarto Maresca e Bryan realizzano i canestri del +35 (56-91). E con la gara assolutamente in archivio l'attenzione di tutti si sposta sul parquet di Sassari dove Latina, inopinatamente, vince il confronto sui padroni di casa diretti concorrenti di Brindisi per la promozione diretta in serie A.
I tifosi presenti a Jesi cantano "la capolista se ne va". Ed hanno ragione perchè, a quattro giornate alla fine del campionato, Brindisi può anche permettersi di perdere una partita ed andare ugualmente in Serie A.
A Jesi termina 101-72. Ma quel che più conta è che a Jesi comincia la festa della New Basket. Adesso Brindisi ha solo bisogno di mantenere alta la concentrazione... e poi sarà davvero una festa epocale.

Nelle prossime ore Brundisium.net vi offrirà le foto della magica serata di Jesi realizzate da Maurizio Pesari

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