Basket » 22/04/2010

New Basket, Corlianò: "se ci sfrattano vendiamo il titolo"

"Se ci sfrattano vendo il titolo sportivo". Questo il titolo di un intervista rilasciata da Antonio Corlianò, Presidente della New Basket Brindisi a Francesca Mandese, pubblicata sull'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
Quella del rappresentante legale della società di Contrada Masseriola è una dichiarazione che non può passare inosservata e che fa il paio con quelle dello stesso tenore, sibillate dal Direttore Generale Corso. Il tutto a dispetto di chi, in città e sui giornali, sbandiera unità di intenti tra il Comune di Brindisi e la società di Massimo Ferrarese.

In poche parole, quindi, la società pare aver effettuato la propria scelta: o si provvede ad allargare il PalaPentassuglia o Brindisi perde la maggiore squadra di basket cittadina. E considerato i ruoli ricoperti dai dirigenti che si sono sono personalmente esposti e la serietà da tutti riconosciuta a Corlianò e Corso, non può trattarsi di un bluff.

Nell'articolo di Francesca Mandese, Corlianò elenca la serie di problematiche che, in assenza di un Palasport omologato a Brindisi, farebbero desistere la società dall'iscriversi al massimo campionato nazionale di basket. "I costi sarebbero insostenibili, ben oltre i 5 milioni previsti, perchè significherebbe avere appartamenti per i giocatori sia a Brindisi che a Bari, accollarsi le spese di spostamento. E poi quando arriveranno in Puglia i tifosi al seguito delle altre sqaudre, i benefici di queste presenze non saranno certo per Brindisi, ma per la città che ospiterà la squadra".
Corlianò parla anche del PalaMazzola di Taranto, una scelta che porterebbe la società pugliese a condividere l'impianto con altre due società di serie A locali - la Prisma volley e la Cras Basket -, e che, con tutta probabilità, costringerà Brindisi a giocare spesso nella giornata di sabato: il PalaMazzola "non è omologato per l'A1 di basket maschile, ma l'impianto è del CONI e la cosa si potrebbe fare in poco tempo. Una cosa però è certa: - spiega Corlianò - al momento dell'iscrizione bisognerà indicare l'impianto dove la squadra disputerà le partite interne... e non abbiamo certezze".

Dopo tali dichiarazioni la palla non può che passare all'Amministrazione Comunale che, per voce del Sindaco Mennitti, pare voler insistere sulla costruzione del nuovo PalaSport invece che sull'allargamento del vecchio PalaPentussuglia. La scelta che, secondo quanto detto da Corlianò al "Corriere", determinerebbe la morte del basket professionistico brindisino.

Allo stato pare difficile comprendere come e se si riuscirà a concilare le opposte visioni.
A questo si aggiunga che Mennitti dovrà pensare anche alle "recriminazioni" dei tifosi di calcio, i quali - come quelli di basket - rischiano di restare senza passatempo domenicale se i Barretta non trovano acquirenti.
Anche qui le "colpe" della "morte" potrebbero ricadere sull'Amministrazione, rea - come tante volte hanno sostenuto i tifosi e la stessa società - di non aver supportato adeguatamente il sodalizio biancazzurro.
Un'altra patata bollente per Mennitti?
Forse si. Ma, forse, anche no, se si considera che "dover pensare" anche al calcio, vorrebbe significare che l'Amministrazione sarebbe "costretta" a stanziare meno fondi per il basket.

Ore.Pi.