Basket » 31/10/2010

A: Enel Brindisi-Vanoli Cremona=64-71

Parziali: 19-16, 32-37, 47-57
Brindisi Lang 10, Radulovic 3, Roberson 19, Vorzillo n.e., Maresca 5, Infante 3, Gallea n.e., Dixon 16, Diawara 9, Giovacchini, Bavcic. Coach: Perdichizzi.
Cremona:Rowland 16, Zampolli n.e., Conti n.e., Sekulic 2, Formenti, D'Ercole 5, Perkovic 8, Milic 20, Lottici n.e., Foster 5, Zacchetti n.e., Drozdov 15. All. Mahoric
Arbitri: Carmelo Lo Guzzo, Luciano Tola, Saverio Lanzarini.
Note:Tiri: Brindisi 12/33 (36%) da due, 10/22 (45%) da tre, 10/15 (67%) liberi; Cremona 24/39 (62%) da due, 2/18 (11%) da tre, 17/24 (71%) liberi. Rimbalzi: Brindisi 41, Cremona 35. Palle Rec/Per: Brindisi 13/22, Cremona 22/12.

Dopo la promettente vittoria di sette giorni fa contro la Virtus Bologna, Brindisi torna a vedere in chiaroscuro e perde la seconda gara tra le mura amiche. Di fronte ad un solido Cremona (che nelle prime due gare della stagione aveva fatto penare compagini di alto rango come Siena e Cantù), Diawara e compagni non riescono a ripetere la prova di orgoglio e di qualità che aveva portato i primi due punti e meritano di rientrare negli spogliatoi con le pive nel sacco.
La New Basket Brindisi non onora la memoria di Pentassuglia (ricordato con un commovente striscione dal pubblico del Palasport intitolato a Big Elio) e porta in scena un copione abulico, senza nerbo e con poche fiammate.
A fine gara Perdichizzi conferma quella che è stata l'impressione comune: se qualcuno avesse messo in campo la grinta di Infante (con tutti i suoi limiti) la gara avrebbe potuto avere un risultato diverso. Ed infatti è apparso evidente che molti atleti biancazzurri sono deficitari nella voglia di lottare su ogni pallone e nella capacità di restare concentrati per tutta la gara. Certamente ai cestisti di Brindisi è mancato altro (leggasi l'indecorosa percentuale da 2 punti, l'inaccettabile rapporto tra palle recuperate e perse e l'apporto offensivo dei due numeri 4 e di Diawara) ma, agli attenti osservatori, resta il dubbio che qualche minuto di zona avrebbe potuto rendere la vita più difficile ad un'avversario che ha la peggiore percentuale da tre punti di tutta la Serie A e che oggi, con i tiri dalla lunga distanza, avrebbe fatto fatica anche a centrare una vasca da bagno (2/18 alla fine...).
In ogni caso non tutto ciò che si è visto oggi sul parquet del PalaPentassuglia è da buttare via. Brindisi ha confermato l'ottima compattezza difensiva (vincendo il face to face dei rimbalzi) e ha messo in luce la buona mano di Roberson (19 punti in 24 minuti alla prima italiana rappresentano un bottino di tutto rispetto soprattutto se si tien conto che è ancora avulso dai giochi di squadra).
La gara.

Brindisi schiera Dixon, Maresca, Diawara, Radulovic e Lang. Mahoric inserisce nello startin' five Rowland, Sekulic, Foster, Milic e Drozdov. I locali partono forte sulle ali della velocità di Dixon. Il folletto di Chicago annichilisce Rowland e realizza i primi sei punti per la sua squadra (6-2 dopo 2' di gioco). Brindisi sembra in palla ed allunga a +5 mandando a canestro quattro giocatori su cinque, poi smarrisce la concentrazione iniziale e comincia a perdere diverse palle che Cremona trasforma in canestri grazie a rapidi contropiede (11-10 dopo 7'). A 2'50 dalla fine del primo quarto Perdichizzi manda in campo Roberson e l'americano si presenta subito con una bella tripla, subito "imitato" da Dixon (17-10, massimo vantaggio per i locali). Cremona reagisce e chiude il primo quarto a soli 3 punti di distanza da un buon Brindisi - 19-16).
L'avvio del secondo quarto è completamente da dimenticare per i colori biancazzurri: in 7 minuti di gioco Dixon e compagni vanno in confusione e mettono dentro un solo canestro. Dall'altra parte comincia ad ingranare la coppia Milic e Drozdov e cambia l'inerzia della gara. Cremona va a + 8 (21-29) prima che una fiammata di Brindisi esalti il PalaPentassuglia. Dixon, Roberson e Maresca infilano tre bombe consecutive che portano Brindisi a ruota dei lombardi (32-33). Ma di fiammata si tratta perchè la squadra non regge il confronto con la Vanoli che allunga prima del rientro negli spogliatoi (32-37).
Il terzo quarto vive di break e controbreak. Cremona cerca di mettere un macigno sul risultato della gara ed opera un break di 11-2 (36-48). Perdichizzi, dopo un time out, riesce a bloccare l'inerzia della gara permettendo ai suoi di tornare in carreggiata (11-0 firmato Roberson e Diawara - 47-48 a 2'50'' dalla terza sirena). Mahoric imita il collega: chiama a raccolta i suoi ed al rientro Rowland e Milic mettono il sigillo sulla gara con un 9-0 che uccide Brindisi.
L'ultimo quarto parte con gli ospiti in vantaggio di 10 punti (47-57). Un divario troppo netto per la Brindisi vista oggi sul parquet. Ci si crede solo quando Roberson mette dentro due triple che riducono il divario a -4 (56-60). Ma gli errori di Bavcic e Diawara sotto canestro e i tre 1/2 consecutivi dalla lunetta dello stesso Diawara e di Lang la dicono tutta sull'incapacità odierna di raddrizzare una gara che, tutto sommato, avrebbe potuto essere anche riacciuffata per i capelli. Ma Cremona aveva molta più voglia di vincere di Brindisi. E cosi, grazie alla concentrazione ed alla precisione dimostrata nei secondi finali, i lombardi abbandonano quota zero. Brindisi, invece, resta a due punti e con prospettive non rosee, considerate le due prossime partite "proibitive" contro Milano e Varese.

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