Altri » 17/12/2010

Ancora vivo l'eco della grande boxe a Brindisi

A Brindisi si continua a respirare l’atmosfera della grande boxe. Giovedì scorso, i riflettori del “PalaZumbo” di Via dei Mille, hanno illuminato il grande evento sportivo organizzato dall’Associazione “Olivier” di Brindisi, in collaborazione con la “Rosanna Conti Cavini” di Grosseto e ovviamente sotto l’egida della Federazione Pugilistica Italiana (Fpi). La manifestazione, inoltre, ha ricevuto il fattivo supporto da parte della Provincia di Brindisi, “Filia Solis” Terra di Brindisi, il Comune di Brindisi, E.A.C. Elaborazioni Arti Creative e da diverse aziende, le quali hanno contribuito nel far muovere la macchina organizzatrice.
Ad introdurre i quattro match professionistici, gli organizzatori hanno proposto un’interessante prologo con gli atleti della ”Rodio Brindisi”; a salire per primo sul quadrato, il 22enne (Elite I Serie) Luca Capuano, recentemente protagonista al "Palabarbuto" di Fuorigrotta (Na), durante le finali degli 88esimi “Campionati Italiani Assoluti Maschili”; Capuano, (Elite I Serie), ha vinto difatti, meritatamente la medaglia d’oro nella categoria kg 81, impreziosendo il suo score dopo il conseguimento della quarta edizione del Torneo Nazionale Guanto d’Oro d’Italia “Boxeur des Rues” Trofeo “Aldo Garofalo”, disputatosi lo scorso giugno a Gallipoli. Al “Palazumbo”, il brindisino Capuano, ha affrontato Javier Angel Spiteller della società abruzzese “Boxe San Salvo” (Ch). Il beniamino di casa, ha superato abilmente l’avversario superandolo ai punti. Identico risultato conseguito anche dal 22enne, Tony Sponziello (Elite I Serie), il quale ha battuto l’altro abruzzese, Floriano Di Tullio.
A questo punto a salire sul ring, il neoprof sardo – peso medio – Alessandro Murgia, il quale ha raccolto la sua seconda vittoria contro il romeno Marius Dimitru, dominandolo per tutte le sei riprese dell'incontro; mentre, subito dopo, il peso piuma laziale Giuseppe Di Micco – in predicato di combattere nel 2011 per il titolo italiano di categoria – ha affrontato l'ungherese Janos Vass, confezionando la sua nona vittoria – in altrettanti match – con un perentorio ko alla prima ripresa.
I terzo professionista a salire sul ring, è stato il campione italiano dei supermedi Andrea Di Luisa, protagonista al cospetto dell’altro magiaro, Norbert Szekeres. Con grande disinvoltura e sicurezza, a metà del secondo round Di Luisa ha aperto la guardia di Szekeres con un destro per poi metterlo al tappeto con un gran sinistro. Per il pugile napoletano, una vittoria per ko alla seconda ripresa, undicesima soluzione prima del limite in undici incontri: per lui è ormai in vista il record di ko vincenti a inizio carriera che appartiene, a quota dodici, al mediomassimo degli anni settanta Aldo Traversaro.

Il match-clou della serata, ha visto protagonista, Antonio De Vitis, brindisino doc, recentemente tornato nel Salento, dopo un periodo trascorso a Savigliano (Cn); il pluridecorato De Vitis, peraltro, è ancora a caccia del grandissimo successo. Guidato all'angolo dai maestri Bruno Vottero e Antonio Musio, De Vitis si è trovato davanti un avversario tutt'altro che malleabile come il coriaceo Zsolt Nagy, per confermare la bella condizione mostrata in questo 2010 e puntare decisamente, il prossimo anno, al titolo Europeo del quale a breve sarà nominato sfidante ufficiale.
Ma Monia Cavini, la sua manager, guarda anche verso altri obiettivi, ecco perché il combattimento di Brindisi, è stato è sotto l'egida dell'ente mondiale Wbo. Senza strafare De Vitis ha controllato l'avversario con ordine nelle prime due riprese, mostrando una buona serie di colpi e soprattutto svolgendo il compito con precisione e attenzione. Nagy non rinuncia a giocare le sue carte, ma il pugile pugliese passa anche la terza ripresa sempre all'attacco. Nel sesto round De Vitis capisce che Nagy non ci sta a fare la vittima sacrificale: l'ungherese lo impegna molto, colpendolo in più di una occasione.
La cosa non fa che mettere ancora più determinazione nei colpi del pugliese, il quale, ad inizio del settimo round, ferisce a un occhio l'avversario con un gran gancio destro, per poi metterlo alla frusta, intensificando la potenza dei colpi. Sul finale del round c'è un ulteriore controllo alla ferita all'occhio sinistro di Nagy, e il medico decide per lo stop. Per De Vitis è la diciannovesima vittoria in carriera pur con la lettura dei cartellini dei giudici e non con la più giusta soluzione del ko tecnico.
«Avere il sostegno del pubblico di casa spesso può essere un’arma a doppio taglio – spiega De Vitis – se da una parte puoi contare sul costante incitamento, dall’altra rischi di salire sul ring decisamente più nervoso, anche se ho gestito bene il match, con l’intenzione di voler forzare sul finale. L’avversario veniva avanti con la testa e quindi ho dovuto lavorare molto con il sinistro. Adesso – conclude De Vitis – puntiamo all’Europeo e vorrei ringraziare anche l’associazione Olivier, per aver intrapreso il progetto di far avvicinare al pugilato anche i meno abbienti e a chi vive delle problematiche serie».
Raggiante, anche uno dei responsabili dell’organizzazione, Olivier Cannalire: «Sono felice per aver regalato al pubblico di Brindisi una grande serata di boxe – spiega Cannalire – ma al contempo sono deluso per alcuni comportamenti ricevuti dalla signora Rosanna Conti Cavini, la quale aveva garantito la presenza a Brindisi del giornalista Mario Mattioli ma soprattutto quella di Nino Benvenuti, deludendo molti degli appassionati presenti al “PalaZumbo”. Inoltre, rivedendo una replica televisiva dell’evento, ho notato che il nome della mia associazione (Olivier), non è stato mai menzionato (come da accorsi intercorsi con la signora Rosanna). Da parte nostra, invece, siamo certi di aver profuso il massimo impegno nell’organizzazione e nell’ospitalità, riuscendo a non trascurare nemmeno il più minimo particolare, dimostrando la migliore professionalità».