Basket » 28/04/2011
GianPiero Lofoco a colloquio con Andrea Tundo
Ha iniziato a scrivere di pallacanestro che non aveva ancora compiuto 18 anni, mentre frequentava il Liceo Classico, e a 20 anni era già iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Ha calcato i campi della provincia prima come atleta del settore giovanile dell’Azzurra Brindisi e poi in forza a varie squadre del campionato di Promozione. Nello scorso autunno si è brillantemente laureato in Scienze della Comunicazione; scrive abitualmente per La Gazzetta dello Sport, Super Basket, Nuovo Quotidiano di Puglia, per il periodico locale Trezerocinque e…..solo nel prossimo giugno compirà 24 anni!
Andrea Tundo ha bruciato le tappe nel mondo dell’informazione e rappresenta (forse, senza neanche rendersene completamente conto) un punto di riferimento certo per i lettori dei giornali con cui collabora.
Ha la palla a spicchi nel sangue ed anche un innato senso civico ed amore per la sua città, il che non guasta (anzi!) nella continua ricerca della notizia, dell’analisi, dell’opinione, sul parquet e non.
Il suo fare apparentemente “guascone” può, a volte, urtare la suscettibilità altrui ma mai tralasciando un continuo (persino serrato) confronto con tutti. Esagerato definirlo, per Brindisi, il “personaggio sportivo” della stagione che volge al termine?
Si vedrà, ma se solo si considerano le sue innumerevoli presenze nelle trasmissioni delle varie tv che seguono l’Enel Basket...
Insomma, il classico bravo ragazzo che ha saputo, con grandissimo impegno, imporsi all’attenzione degli sportivi. E’ il caso di metterlo alla prova per convincersene: a lui, una raffica di domande.
Tre giornate alla conclusione della fase regolare in Lega A. Brindisi, Teramo, Biella e forse anche Montegranaro sono lanciate ad evitare l’ultimo posto in classifica e, magari, anche il penultimo. Come finirà?
L’Enel Basket deve vincere sempre. A questo punto non è il caso di stilare diversi ruolini di marcia. Saranno tre impegni difficili che bisognerà affrontare col piglio giusto, uno alla volta, con la massima concentrazione e determinazione.
Proprio vero: però, nell’opinione pubblica sembra che già la prossima gara con…..quel brutto cliente che è Treviso sia già vinta! Sbagliato pensarlo, no?
Già, me ne se sono accorto anche io. Parola d’ordine: tornare subito alla realtà. La squadra trevigiana ha avuto bisogno di tempo in questa stagione per trovare i giusti equilibri ma ora è tra le più temibili e competitive, specialmente fuori casa, nonostante a Siena, nel recupero, ha dovuto arrendersi (come previsto ma lottando per almeno 30 minuti) all’armata avversaria: coach Jasmin Repesa può contare su un gruppo affidabile e affiatato che ha ancora molto da dare.
Poi, ci sarà una trasferta per rendere visita a Biella. Altra tappa fondamentale. Luca Bechi l’allenava lo scorso anno e la salvò proprio alla fine; oggi guida Brindisi in una situazione (per entrambe le squadre) assai simile. Come finirà?
In settimana ho parlato con l’amministratore unico dell’Angelico Biella, Marco Atripaldi. Con lui si scherzava sul particolare intreccio di situazioni per questa partita, al di là della classifica: sarà Bechi contro Biella cioè la sua ex squadra ma anche Bechi contro Cancellieri (allenatore dei piemontesi) che è originario di Teramo, un’altra squadra in lotta per la permanenza. Insomma, con ironia si potrebbe dire: in gioco il passato di uno ed un pezzo di cuore dell’altro. Il tutto assolutamente affascinante e avvincente Partita…..complicata!.
All’ultima giornata l’Enel Basket ospiterà Avellino: è la vera sorpresa del campionato per un rendimento eccellente nonostante la crisi finanziaria societaria e i tanti infortuni?
Complimenti vivissimi agli irpini per aver battuto sinora anche tanti problemi. Pure quella sarà una partita delicata con la speranza che Brindisi possa ambire ai due punti per festeggiare la permanenza. Che finale di campionato da brividi!
All’oracolo Tundo si può chiedere una previsione sulla possibile carta vincente dell’Enel Basket per far punti necessari a restare in A, andando oltre le soluzioni tecniche e tattiche per battere gli avversari di turno?
Sinora nessuno mi aveva mai dato ….. dell’oracolo. Accetto la sfida, però. Due fattori possono essere determinanti per Brindisi. Il primo è il pubblico che dovrà pensare intensamente a offrire il solito generoso contributo per incoraggiare i giocatori, sia nelle partite in casa sia (forse, soprattutto) a Biella: lì si giocherà il giovedì sera ma dovrà essere forte il richiamo per chi vive da quelle parti ed è di origine brindisina per spingere Infante e compagni. Il secondo, di pari importanza e valore, è la tranquillità di coach Bechi che abbiamo avuto modo di apprezzare per il suo modo di star vicino ai giocatori, spronarli, incoraggiarli. Lui ha già vissuto, come detto, la stessa situazione a Biella lo scorso anno e, quindi, è una persona che ci crede sino alla fine, sino all’ultimo secondo dell’ultima partita.
Si, si, guai a pensare male, a immaginare una A senza Brindisi. Crederci, crederci fortissimamente. Per non disperdere un patrimonio che va ben oltre l’evento sportivo. Sbagliato definirlo un enorme elemento di marketing territoriale?
No, anzi. Questa stagione, sia pur con tanti travagli, ha dato ricchezza a questo territorio, facendosi conoscere, apprezzare, ammirare anche per i tanti tifosi al seguito in ogni angolo d’Italia. Proprio in tale ottica auspico la realizzazione del nuovo palasport, decisamente più capiente del Pentassuglia. Ospitare i tifosi delle altre squadre, far conoscere loro la nostra terra e i nostri prodotti devono essere non un contorno ma un completamento all’impegno sportivo nel massimo campionato italiano. L’Enel Basket è una società che ha un potenziale enorme ancora da sfruttare: è il punto di riferimento di una regione tra le più vive nel panorama cestistico nazionale ed è, come detto, vista di buon occhio da tutti. Investimenti, sponsor, turismo……quante opportunità nell’immediato futuro. Non dimentichiamo, però, ciò che si è già raccolto: questa maglia ha permesso ai brindisini sparsi nel mondo di coagulare una identica identità di vedute per la loro città, esaltandone le eccellenze. Sembra poco?
Anche grazie ad una stampa attenta e costantemente presente?
Già. In questo siamo al primo posto in Italia. Giornali, televisioni, radio, siti internet: si rasenta la sovraesposizione mediatica! 70-80 giornalisti accreditati per le gare interne, non meno di 15-20 inviati per quelle esterne. Tutto ciò è un enorme valore aggiunto a questa esperienza in A. Tra l’altro stanno crescendo nelle varie redazioni tanti giovani (con un pizzico di presunzione mi ci metto anch’io) che rappresentano la continuità di quanto di pregevole hanno fatto sinora (e ancora faranno) i veterani dell’informazione. Anche per questo la città cresce.
Forza e coraggio. Insieme si può. Gettiamo il cuore oltre l’ostacolo. L’unione fa la forza. Che il sogno continui. Questi ed altri 100 propositi e auspici affinché nella prossima stagione Brindisi possa ancora confrontarsi con Siena, Milano, Cantù, Treviso, Roma e le altre. Cosa dire, infine?
Semplicemente..…incrociamo le dita!
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