Calcio » 13/01/2013

Promozione: Martano-Latiano=3-2

La Domenica “del riscatto” diventa “della disperazione” al triplice fischio del sig. Casula di Taranto.
Il pronostico iniziale sembra incoraggiante per i rossoblu. Due splendidi risultati utili consecutivi contro il Massafra e lo Stella Jonica lasciano presagire una giornata di festeggiamenti, contro un Martano sterile in attacco per tutto l'arco del campionato (per la squadra salentina solo 9 gol nelle precedenti 17 giornate) ma con una difesa tra le più solide del Girone B, con soli 11 gol subiti.
Sulla carta la tattica sembra anche abbastanza ovvia: cercare il gol grazie alla prolifica vena realizzativa del “nuovo” Latiano e tenere in difesa senza fare troppi errori.
In campo, tra i pali, l'under Recchia (classe '95) per guadagnare un “over” in mezzo al campo e rinforzare il reparto offensivo con le incursioni del rientrante Muri.
La partita sembra iniziare bene per i ragazzi di mr. Miglietta. Al 19' minuto del primo tempo Taurisano mette al centro un cross basso per Pica che si gira bene davanti a Rizzo e insacca sul palo opposto di sinistro.
Bastano 10 minuti, però, affinché la festa venga rovinata. Su fallo laterale nel metà campo latianese, Candita riceve un pallone alto e troppo forte che non riesce a controllare. La palla, recuperata, finisce su De Matteis largo a sinistra, il cui cross centrale viene intercettato e mandato in rete da Rizzo per il pareggio martanese.
La sfortuna continua ad accompagnare i ragazzi rossoblu. Al 40' minuto Cezza riceve palla su fallo laterale che il direttore di gara battezza a favore dei martanesi, contrariamente all'indicazione del guardalinee e inventa una parabola da sinistra che termina in rete sul palo opposto con una palombella imprendibile per Recchia. Un gol da cineteca che, forse, non avrebbe avuto lo stesso destino neanche a riprovarci un numero considerevole di volte. Il calcio, purtroppo, è fatto anche e soprattutto di occasioni, così il Martano rientra negli spogliatoi con due episodi favorevoli per tutta la gara e con piena percentuale di realizzazione.
Nel secondo tempo il Latiano continua ad invadere la metà campo avversaria, con il Martano che resiste e, come nel primo tempo, non si rende praticamente quasi mai pericolosa per i padroni di casa.
Al 5' minuto Pica, il migliore in campo per il Latiano Calcio, vede il taglio di Vendetta, il cui cross basso è però troppo debole per non essere intercettato da Rizzo.
Al 10' minuto altra occasione, altra marcatura martanese. Fariello si ritrova fortunosamente il pallone tra i piedi davanti a Recchia e indovina l'angolo giusto alla sinistra dell'estremo difensore portando a 3 gol il bottino dei propri.
La giornata storta di Rollo, che non riesce a replicare le due prestazioni precedenti, termina con il secondo giallo del direttore di gara e la doccia anticipata.
Al 28' minuto Summa, subentrato a Candita, si libera a cantrocampo del proprio marcatore e crossa in area dalla ¾.
La torsione di testa di Pica è millimetrica e regala la doppietta personale all'attaccante latianese.
Il Latiano cerca disperatamente in 10 di trovare il pareggio ma, complice una manovra nervosa e sterile e una difesa martanese furba e attenta, la partita termina con il punteggio di 2-3 e un altro espulso, Summa, che al 42' minuto regala qualche parolina di troppo al direttore di gara che ricambia il presente.
Non si può certo dire che il Latiano non abbia giocato, la sfortuna purtroppo è stata più forte della tattica di mr. Miglietta, che relega un giocatore in forma come Lamarina in panchina dando fiducia a Recchia, che però non lo ripaga con la stessa moneta.
Complice l'inesperienza e la giovane età, il portiere latianese si lascia trafiggere per 3 volte dall'attacco martanese, che incrementa del 30% il bottino dei gol fatti in campionato in una sola partita.
Se poi si pensa che tutto ciò è stato fatto per dare spazio a un irriconoscibile e inesistente Muri, allora le considerazioni da fare diventano tante.
C'è poi da valutare la prestazione di Rollo, che sicuramente è un giocatore che può dimostrare tanto se riesce a liberarsi dal senso di egoismo che troppo spesso lo ha assalito nelle gare di campionato con la maglia rossoblu. Egoismo che può di sicuro essere utile allo spettacolo quando si vince e quando è legittimato da dribbling e giocate riuscite. Quando però il dribbling o il semplice passaggio non vengono fuori e quando la propria squadra è in difficoltà, l'egoismo porta solo nervosismo, sugli spalti e in campo.
La situazione della parte medio bassa della classifica del Girone B lascia inoltre spazio ad un'ultima considerazione. Alla fine del girone di andata è palese come le squadre che lottano per la salvezza siano tutte abbordabili per l'attuale rosa del Latiano. E' quindi più che onesto credere nella permanenza, magari con un po' di cattiveria in più.

Pietro Andriulo,
Ufficio Stampa US Latiano.