Basket » 27/10/2013

C Reg.: Cerignola-Ostuni=79-74

CERIGNOLA: Jonikas 14, Serazzi 14, Riccardi, V. D'Errissi 5, Rizzi, Defazio 2, Amoruso, Liguori 2, F. D'Errissi 5, Sierra 37. Coach: Totaro.
OSTUNI: Caliandro 0 (4 assist), De Leonardis 3 (1/3 da 2, 0/2 da 3), Morena 25 (7/11 da 2, 3/6 da 3, 10 rimbalzi), Marseglia 8 (2/3 da 3), Menzione 14 (4/6 da 2, 4 rimbalzi), Caloia 12 (6/11 da 2, 4 rimbalzi), Tanzarella, Argentiero 12 (4/9 da 3), Zito, Valente. Coach: Vozza.

Dopo quattro vittorie di fila, arriva la prima sconfitta per la Cestistica Ostuni, al Pala Dileo di Cerignola contro la forte Udas, sicuramente tra le favorite del girone per la promozione in DNC. Una corazzata, quella guidata da coach Totaro, che contro i ragazzi di coach Vozza ha perso molte delle sue certezze, fino ad aggiudicarsi nel finale due punti che potevano benissimo essere portati a casa dagli ostunesi.
Terminale e protagonista unico dell’Udas, il monumentale Hugo Sierra, autore di una prova monstre: 37 punti con una quantità indefinita di canestri impossibili, un’ira di Dio, sostenuto tra i suoi dal solo Serazzi. In casa Cestistica la solita partita maiuscola di capitan Morena (25 punti e 10 rimbalzi, 3/6 da tre, 7/11 da due), ma bene anche Menzione, Argentiero e Caloia.
Ostuni parte con Caliandro, Argentiero, Menzione, Caloia e Morena, fronteggiati da Serazzi, Sierra, Liguori, Jonikas e Defazio. E in apertura sono Jonikas da una parte e Menzione dall’altra a fare la voce grossa, con il lituano che segna prima in post basso contro Caloia, poi in arresto e tiro dalla media, infine con un sottomano sbilenco in contropiede. Il primo quarto è equilibrato, Sierra scalda la mano con un tiro da due e poi con una tripla da distanza siderale in faccia a Morena: è il segnale che il sudamericano è in serata.
Dopo la prima sirena sul 21-18, nel secondo quarto i biancoazzurri di casa provano a prendere il largo: complice qualche tiro aperto da tre sbagliato da Argentiero prima e De Leonardis poi, l’Udas si porta rapidamente sul +10. Sierra domina in lungo e in largo, forza ma segna canestri impossibili; Serazzi prima esce sofferente dal campo per un problema alla caviglia (portato a bordo campo addirittura a braccia), poi, dopo pochi minuti, risorge per “miracolo” e punisce la difesa gialloblù. L’attacco di Cerignola gira bene, ma Ostuni tiene botta e resta attaccata alla partita, rispondendo colpo su colpo ai canestri dei padroni di casa, nonostante un arbitraggio non molto equo e comunque non all’altezza (23-11 il computo totale dei falli). All’intervallo è +9 Udas (42-33), ma la partita è ancora lunga.
Il terzo quarto si mette subito male: dopo un canestro immediato di Morena, Cerignola prova a rimettere la partita sulla doppia cifra di vantaggio, trascinata, inutile dirlo, da un Sierra incontenibile. Ma anche Liguori, con un bell’arresto e tiro, e i due D’Errissi portano mattoncini preziosi alla causa. Nella Cestistica Argentiero scalda la mano da tre punti dopo un primo tempo non brillante, Morena prova a caricare di falli Jonikas, mentre l’ingresso di Marseglia dà intensità alla difesa, soprattutto su Serazzi. I canestri impossibili di Sierra scaldano il palasport, ma i gialloblù continuano a non mollare, e la penultima sirena dice 63-52 Udas.
E’ una battaglia. In apertura dell’ultimo periodo Argentiero sbaglia da tre punti, De Leonardis spizzica il rimbalzo d’attacco e si scontra con D’Errissi: il biancoazzurro lo provoca, il numero 6 ostunese reagisce e viene espulso, scatenando la rabbia, non si sa quanto giustificata, di coach Totaro. L’uscita di De Leonardis risveglia, se ce n’era bisogno, l’orgoglio ostunese: con un Morena tambureggiante e la grinta di Caloia, la Cestistica si porta prima a -6, poi a -4. Sul 71-67 è Argentiero ad avere tra le mani la palla del -2: in penetrazione dal lato sinistro, si trova solo sotto canestro, ma, forse stupito dal clamoroso errore difensivo avversario, sbaglia il più facile degli appoggi. Dall’altra parte Serazzi vanifica una grandissima difesa gialloblù sparacchiando da otto metri allo scadere dei 24 secondi, e riporta i suoi sul +7. Sierra non vede più la palla, francobollato da una difesa perfetta di Marseglia, ma due attacchi sbagliati da Ostuni (due tiri da tre di Caloia prima e Marseglia poi) aprono la strada all’Udas verso un successo meritato ma faticosissimo.
Nel finale, un po’ di apprensione per Carletto Menzione, portato al Pronto soccorso per un colpo alla testa. Piccola nota a margine, il parapiglia nel tunnel degli spogliatoi a fine partita, che ha peraltro ostacolato anche il passaggio della barella stessa: non bastassero le parole provocatorie della speaker cerignolana (“Le sconfitte si accettano con sportività”), il secondo round del battibecco Totaro-De Leonardis è stato appannaggio di tanti, troppi “spettatori”, a pochi metri dagli spogliatoi gialloblù e da quelli degli arbitri, nel frattempo chiusi forse per evitare che assistessero a scene poco edificanti. E’ servito l’intervento energico dei custodi del Pala Dileo e di alcuni dirigenti Udas (evidentemente consci del pericolo di sanzioni dalla Fip) per liberare l’ambiente dagli estranei, evitando che accadesse il peggio. Ma il campionato è lungo, le sfide tra Udas e Cestistica saranno ancora tante (si spera, nei playoff), e da parte nostra ci auguriamo di vedere in futuro, da parte dei tesserati cerignolani (in primis l’allenatore), la stessa correttezza tenuta dal pubblico sugli spalti, senza provocazioni stupide quanto ingiustificate.

Ufficio stampa e comunicazione – CESTISTICA OSTUNI