Basket » 14/12/2005
Il Basket Club 2005 Brindisi replica al Sindaco Mennitti
In riferimento alle dichiarazioni fatte dal sindaco di Brindisi Domenico Mennitti sul tema del PalaPentassuglia ed apparse su organi di stampa cittadini in data 13 Dicembre 2005, il Brindisi Basket Club si sente in dovere di porre in evidenza alcuni punti di tale documento, che appaiono palesemente distorsivi della realtà dei fatti, suscitando gli stessi una sensazione di incredulità e stupore in chi legge, soprattutto per la fonte dalla quale provengono.
Innanzitutto non possiamo non sottolineare che il palazzetto in questione è una struttura della città intera, nella quale si sono disputate in passato manifestazioni sportive di vario genere, che riguardano non solo il basket, ma anche altri sport, portando alla ribalta nazionale il nome di Brindisi sportiva. Ci si riferisce ad incontri di boxe, trasmessi in diretta su canali televisivi nazionali, nonché a partite della nazionale italiana di pallavolo. Pensare quindi ad una “sistemazione“ dell’impianto solo a seguito delle recenti fortune del basket cittadino, ci sembra irriguardoso sia verso quei tanti atleti che da anni utilizzano una struttura “mal combinata“, che verso quei tantissimi tifosi che non possono più assistere a manifestazioni di elevato interesse sportivo ( come partite della nazionale di basket ) in quanto la rispettiva federazione non ritiene il PalaPentassuglia idoneo ad ospitare tali eventi.
Per tornare alle questione basket, siamo letteralmente stupefatti dall’aver letto che per il nostro primo cittadino la partecipazione ai play-off della New Basket nella passata stagione, sia stata quasi un evento imprevisto, tale da portare all’accorciamento dei tempi utili per l’esecuzioni dei lavori.
Stupefatti in quanto la squadra, nella passata stagione, ha chiuso il girone di andata al secondo posto in classifica; stupefatti in quanto la squadra era accreditata da fonti giornalistiche nazionali, già ad inizio stagione, come una delle più forti del campionato; stupefatti perché comunque, anche se play off non fossero stati, si sarebbero affrontati i play-out, con tempi di gioco simili a quelli che si sono resi necessari per la disputa dei play-off; ma ancor più stupefatti e forse molto più irritati, pensando che nonostante il campionato scorso sia sfortunatamente terminato a fine maggio, i lavori siano iniziati solo a metà agosto. Non capiamo quindi perché, nonostante, come lasci intendere il sindaco Mennitti, fosse tutto pronto, i lavori non siano iniziati i primi di giugno.
Mauro D’Attis, all’epoca assessore dello sport, affermò pubblicamente che i lavori sarebbero iniziati la prima settimana di giugno, promessa puntualmente non mantenuta.
Condividiamo con il sindaco Mennitti il fatto che il problema del PalaPentassuglia si trascina da troppi anni, ma questo non toglie che delle mancanze da parte dell’attuale amministrazione comunale ci siano state ed è giusto che vengano ammesse. Il progetto fu presentato a Marzo 2005, concedendo all’amministrazione comunale ben oltre 90 giorni per appaltare l’opera, terminando così i lavori in un periodo che avrebbe concesso alla formazione del patron Ferrarese di disputare fuori dalle mura amiche non oltre un paio di gare.
Troppo spesso noi tifosi ci sentiamo presi in giro. Un tipico esempio sono le affermazioni dell’assessore D’Attis, che in tempi non sospetti disse che la costruzione di un nuovo palazzetto sarebbe stata un’opera inopportuna per la città di Brindisi, preferendo ad essa la costruzione di diversi impianti “minori“. Lo Stesso D’Attis si smentì pochi giorni dopo, affermando che si pensava ad un impianto da 9000 posti. Un paio di giorni fa l’assessore Elmo ha dichiarato che si pensa ad un impianto da 5000 posti.
Siamo noi tifosi, a questo punto, a non saper più cosa pensare dei nostri amministratori.
Per chiudere vorremmo ricordare al sindaco Mennitti come difficilmente Egli possa “comprendere lo stato emotivo di noi tifosi“, essendo noi e non il nostro primo cittadino, a partir da casa alle 15 – 15:30 per assistere ad una partita di basket; essendo noi, e non Lui, ad aspettare tutti, giovani ed anziani, 2 ore immobili, in una struttura inospitale, che abbia inizio la partita; essendo noi e non Lui a parcheggiare le nostre auto in piena campagna, con tutti i rischi che ne conseguono; essendo noi e non Lui a sentirci quasi più ben accetti in palazzetti lontani da Brindisi, riscaldati, confortevoli e senza problemi di parcheggio.
Un pensiero va quindi, inevitabilmente, a quei poveri tifosi di Pistoia, che tanta strada hanno fatto per assistere allo scempio di domenica. Crediamo che risarcire loro delle spese sostenute, sia il minimo gesto che un’amministrazione cittadina degna di questo nome possa compiere.
Brindisi Basket Club 2005
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