Basket » 07/02/2006

Cors...i Ricorsi e Bonaccorsi...Di Maurizio Pesari

Il Consiglio di Amministrazione della società “New Basket Brindisi-Prefabbricati Pugliesi” ha deciso di adottare un provvedimento nei confronti del giocatore Claudio Bonaccorsi, per il grave comportamento assunto al termine della gara Cento - New Basket Brindisi di sabato scorso verso un dirigente della stessa società brindisina. Il giocatore, pertanto, è stato sospeso sia dagli allenamenti che dalle partite di campionato.
Il comunicato ufficiale della società arriva nel primo pomeriggio di Lunedi 6 Febbraio, ma, a tempo di record, la voce si era già diffusa in città dopo che la notizia era stata gia ampiamente divulgata dal quotidiano SenzaColonne attraverso il nostro sito.
Questa volta gli organi di stampa vengono risparmiati dal "comunicato stile Medeot" che annunciava la concessione di un periodo di permesso al coach giuliano a causa di "sopraggiunti" problemi di carattere personale. Ma ancora una volta la società, perfetta ed efficente per altri versi, dimostra di avere dei limiti nella gestione di eventi di straordinaria amministrazione.
Claudio Bonaccorsi va via... ufficialmente sospeso... e in questo c'è similitudine con il permesso a Medeot ma, ancor peggio, va via da capro espiatorio.
Il Bomba, l'uomo della rinascita del grande basket, tacciato di scarsa disciplina, con un comportamento che il consiglio di amministrazione definisce gravissimo tanto che il patron Ferrarese riferisce ai più che anche ad uno stretto familiare non avrebbe perdonato tale comportamento.
E cosa avrà mai fatto di tanto grave Bombaccorsi da far scoppiare la rivoluzione di Febbraio come titola la Gazzetta del Mezzogiorno?
I tifosi più cinici pensano e dicono che sia stato tutto un pretesto per giustificare una situazione oramai ingestibile, che Trullo con il quale Bonaccorsi ai tempi di Roseto non ha mai avuto un ottimo rapporto, abbia posto come condizione del suo arrivo la "Testa" del capitano, e che la sociètà abbia utilizzato l'accaduto a proprio comodo.
Non crediamo a tutto ciò, sarebbe veramente diabolico, ma restiamo perplessi del modo in cui è andata a finire.
Non sarebbe stato sufficiente elevare una multa al giocatore invece di allontanarlo definitivamente?
E se le motivazioni dell'allontanamento fossero diverse non sarebbe stato meglio renderle note?
Tanto nel piccolo paese Brindisi prima o poi come per magia la verità emerge sempre...
E poi, qual è il limite tra l'essere dirigenti ed essere tifosi?
Meglio, può un dirigente comportarsi da tifoso e criticare duramente un atleta in pubblica piazza, o dovrebbe risolvere i suoi "mal di pancia" tra le ristrette mura societarie?
Quanto può un giocatore ricevere critiche pesanti astenendosi dal poter replicare?
Il buon senso del padre di famiglia è la cosa che auspichiamo per questa società in cui noi crediamo e proprio per questo ci permettiamo di criticarla, speriamo in maniera costruttiva.
Stimiamo il lavoro di Corlianò, di Rubino, della dirigenza tutta, conosciamo da appassionati di lunga data della pallacanestro, quanto tutto l'accaduto stia lasciando dentro loro un segno profondo, saremo sempre avvezzi a coloro che vedono nella dirigenza affarismo e malafede, ma speriamo che sia finalmente giunto il momento di cominciare a crescere, per poter raggiungere i risultati che tutti insieme vogliamo e meritiamo.

A Claudio, croce e delizia di questo biennio, auguriamo di trovare nella sua ancor lunga carriera, "il calore e l'affetto" che i Brindisini gli hanno tributato.. a noi di lui mancheranno i tiri dell'impossibile e i pugni sul cuore, che crediamo, avrà sempre dentro, un po' della nostra Brindisi.

Maurizio Pesari
Brundisium.net